Ormai da 21 anni, la stagione dei festival estivi, e quindi all’aperto, si chiude con una manifestazione che ha il suggestivo titolo de “L’ultima luna d’estate” e si svolge nella parte di Brianza, la zona a nord di Milano, ancora incredibilmente non devastata dalla speculazione immobiliare e quindi piuttosto simile a quella boscaglia di manzoniana memoria.
Qui, dal 30 agosto al 9 settembre, in luoghi normalmente non teatrali (il cortile di un municipio, i parchi delle ville storiche, le cascine, i monasteri, e così via), si esibiranno artisti di vario genere, che uniscono teatro, arti performative, musica e arte, dando vita a un festival ideato e organizzato da Teatro Invito, realizzato con il contributo di MIBAC, Regione e Fondazione Cariplo e l’infaticabile direzione artistica di Luca Radaelli, e che non ha timore di chiamarsi “del teatro popolare di ricerca”, quasi a unire due anime che troppo spesso sono divise.
In questa ventunesima edizione, si parla di vita di provincia, di borghi, con una storia e con una comunità, in equilibrio tra cultura e natura, e data la natura popolare della kermesse non potranno mancare incontri e degustazioni di prodotti tipici, teatro per i più piccini, aperitivi e passeggiate teatral/musicali.
Fra gli spettacoli più interessanti, ricordiamo Lettera a una professoressa, che aprirà il festival giovedì 30 agosto alle ore 21, in cui Chille de la Balanza, storica compagnia underground fondata nel 1973 da Claudio Ascoli, si misura con l’opera di don Milani e alla scrittura di collettiva degli allievi di Barbaria che nel 1976 sconvolse la scuola e la società italiana.
Proseguiamo poi con Anima Blu di Tam Teatromusica (in scena alle ore 21 del 31 agosto) che attraverso il ritmo visivo e sonoro di colori e forme plastiche riesce a dare corpo e voce alle creature che popolano le tele di Chagall.
Affascinante la rilettura di Buzzati in calendario nella notte dell’1 settembre, Misteri, con Renata Coluccini e il contrabbasso di Enrico Fagnoni, un viaggio nell’immaginario di Dino Buzzati attraverso i racconti tratti da La boutique del mistero.
Il 6 settembre protagonista sarà Ascanio Celestini con Storie e Controstorie, racconti a margine di altri spettacoli, scritti in fretta e poi riletti e ri-detti, messi da parte e ripescati, microstorie che iniziano e finiscono in pochi minuti, una specie di concept album dove canzoni diverse raccontano un unico luogo nello stile inconfondibile del grande artista romano.
Dulcis in fundo, il 7 settembre due fra gli spettacoli più attesi: Teseo e Arianna di Pleiadi Art Productions, spettacolo itinerante che si immerge e si nutre di natura e paesaggio per raccontare del mito greco, e Il sogno dell’arrostito, di AstorriTintinelli, comizio surreale di un uomo e una donna, compagni e militanti politici, per indagare come il sogno del cambiamento si trasformi lentamente in repressione e restaurazione.