L’opera a luci rosse di Federico Fornoni
Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento
Un affascinante e curioso excursus (Centro studi Giacomo Puccini “Premio Rotary Giacomo Puccini” Ricerca, vol. 3, xiv-394 pagine con 64 esempi musicali, pubblicato da Olschki Editore) su una parte della storia dell’opera poco dibattuta e, forse anche poco conosciuta. Fornoni sviluppa, con autorevolezza, una nuova estetica, un’inedita traccia all’interno della quale viene elencato il potere trasformativo (e performativo) del melodramma.
Nella classificazione estetica troviamo un ruolo centrale nella presenza corporea degli artisti, aprendo così visioni riflessive sull’arte lirica. Tra la ripetizione dei classici, che si fondono più sulla storia passata che su quella presente, tra trucco e parrucco, costumi, scene, personalità, voci e luci (senz’altro rosse con i suoi rimandi ai luoghi di piacere), il rito prosegue comunicando emozioni altalenanti secondo il gusto e la morale dell’epoca.
L’autore ci aiuta a trovare le risposte ai quesiti rimasti sospesi sulla sessualità vissuta nell’Ottocento quale difficoltà che ha richiesto un adattamento o un comportamento particolare in situazioni che potevano presentare difficoltà sugli usi e costumi della società in voga.
Tale concetto si è insediato negli allestimenti teatrali nell’affrontare l’insieme di temi e motivi più idonei e caratterizzanti, in un dato autore, o in un dato allestimento.
Temi sulle manifestazioni morbose quali la prostituzione, l’adulterio, la malattia, la violenza, l’incontro carnale, il ruolo della donna. Pagina dopo pagina si legge di censura e autocensura, dei processi di seduzione, della sessualità e delle questioni di genere, ma anche di emancipazione femminile, adulterio, esotismi erotici e una ampia varietà di comportamenti in un “velato teatro dei sensi”.
Il libro, ben curato nella veste editoriale e nell’esposizione dei contenuti, è stato pubblicato in occasione della sesta edizione del “Premio Rotary Giacomo Puccini”, riconoscimento assegnato con cadenza triennale, e vinto nel 2014 proprio da Federico Fornoni.
L’autore
L’autore insegna Storia della musica nel Conservatorio di Novara. Cura la collana “Vox Imago”, dirige la rivista “Donizetti Studies” ed è autore della monografia Oltre il belcanto. Direttrici drammaturgiche del teatro donizettiano (Musicom, con il patrocinio dell’Université de Fribourg).
Ha curato diversi volumi miscellanei e ha pubblicato per riviste (“Verdi Perspektiven”, “The Opera Quarterly”, “Musica/Realtà”, “Studi pucciniani”, “La Fenice prima dell’opera”), teatri (Scala, La Fenice, Massimo di Palermo, Regio di Torino), case editrici (Olschki, Marsilio, Skira, Electa, Silvana, ETS, Lim, Treccani), stagioni concertistiche e festival (Teatro alla Scala, Orchestra Verdi di Milano, Festival MiTo, Società del Quartetto di Milano, Settimane barocche di Brescia).
Per il Comune di Bergamo ha curato la mostra “Gavazzeni a Bergamo nel nome di Donizetti” (2016-2017).
La casa editrice
La Casa Editrice Leo S. Olschki, che nel 1986 ha compiuto cento anni, costituisce una forza di particolari caratteristiche nel vasto panorama dell’editoria nazionale.
Per lunga tradizione, l’attività si identifica con il settore delle scienze umanistiche nella più vasta accezione del termine. Un campo difficile nel mondo dei libri, con tirature estremamente limitate per una distribuzione lenta nel tempo.
La sigla “dal cuore crociato e diviso”, come la definì Gabriele D’Annunzio, è familiare agli specialisti, agli studiosi, ai bibliotecari di tutto il mondo e ha un particolare significato per gli Istituti culturali e le Università.
La storia della Casa Editrice, proposta in due grossi tomi nella celebrazione del centenario, poggia sull’arco di cinque generazioni della stessa famiglia e questa rara continuità costituisce il presupposto per un lungo cammino ancora da percorrere nel mondo e per il mondo della cultura.
Da Leo ad Aldo, da Aldo ad Alessandro, a Costanza e Daniele Olschki, la quarta generazione, a Serena, la quinta: una grande tradizione nel campo delle scienze umane.