Sarà un evento speciale ad inaugurare la seconda edizione del Festival Approdi che si terrà a Trieste dal 25 Agosto al 9 Settembre.
L’evento speciale sarà lo spettacolo “Itaca” di e con Lino Guanciale e Davide Cavuti, che andrà in scena domenica 29 Luglio al Cortile delle Milizie di San Giusto, e che è stato presentato martedì mattina in un’affollata conferenza stampa svoltasi all’Antico Caffè San Marco.
L’incontro ha visto la presenza dell’assessore ai teatri Serena Tonel, del direttore artistico del Festival Approdi, Lorenzo Acquaviva, di Guanciale stesso ed è stato moderato dal giornalista Alessandro Mezzena Lona.
La cultura è un ottimo biglietto da visita per la città, oltre ad essere un settore economico importante
ha affermato l’assessore Tonel, fiera di supportare questo progetto cittadino e ribadendo come non sia un caso che un Festival così variopinto si svolga proprio a Trieste.
Molti i temi trattati nella conferenza, a partire da Itaca.
Itaca, viaggio nella mia formazione
Itaca ‘luogo del cuore’ che richiama la patria di Ulisse da cui egli si separa per poi tornare ma durante la lontananza dalla quale inizia una serie di incontri.
Incontri come quelli che racconta Guanciale, in un viaggio- testimonianza sull’effetto che vari autori hanno avuto sulla sua formazione.
Un’esperienza nata in principio per le scuole con una serie di “Racconti d’Autore” poi divenuta una composizione scenica in cui Ulisse è il punto di partenza.
Tra i primi autori di cui si narra in Itaca c’è il Principe De Curtis, Totò, per lui una delle prime memorie familiari di cosa fosse il teatro.
Un teatro e un artista conosciuti tramite la televisione, visto che ad Avezzano (paese natale di Guanciale) c’erano sì compagnie amatoriali che facevano teatro ma mancava un edificio a cui poter fare riferimento.
Quello che Guanciale ha tenuto a sottolineare durante la conferenza è come Itaca non sia una lezione sull’importanza della cultura ma più un invito a scoprire qualcosa di utile per la propria cultura personale.
A questo è funzionale la scelta di mescolare elementi “d’elite” e più nazional-popolari, unendo ad esempio opere di Carlo Emilio Gadda, delle cui opere nove spettatori su dieci non hanno mai sentito parlare, a testi che riecheggiano nella memoria di chiunque, come i testi delle canzoni di Lucio Dalla.
Questo perché
uno dei compiti dell’attore deve essere quello di divulgatore e deve funzionare da abbattitore del pregiudizio.
la cultura è accessibile a tutti e non esistono testi così difficili da non potervi attingere nulla
Ulisse, Enea e i moderni profughi
Si è poi accennato, grazie ad una domanda del pubblico, al confronto tra due personaggi storici: Ulisse ed Enea (su cui verterà uno dei prossimi lavori di Guanciale), al loro approccio al viaggio e alla questione migranti.
Ulisse che lascia la sua Itaca senza l’idea fissa di tornarci però sa che quella è la sua Patria, la sua casa e che ha bisogno di tornarci.
Una Patria che portiamo sempre con noi e che molto si avvicina al sentire di Guanciale stesso.
Bisogna sapere da dove si viene, rifarsi un tuffo nelle proprie tradizioni. Ricordarsi che la vita non può essere solo quello altrimenti ci si chiude.
Approccio molto diverso da quello di Enea, il quale non vorrebbe partire, ma essendo costretto a farlo e non potendo ritornarvici, rifonda la propria Patria in altro luogo.
Per Guanciale “Enea è l’immagine più prossima possibile all’immagine odierna del profugo”, (tema a cui l’attore è particolarmente sensibile, come raccontato qui )
La seconda edizione, internazionale, di Approdi.
Approdi è un festival itinerante che corrisponde a un desiderio insito nel Dna del direttore Acquaviva, quello di “fare il teatro nei luoghi” e far vivere i luoghi attraverso l’arte.
Quest’anno ad approdare sul palco, oltre ad artisti locali, ci sarà una moltitudine di artisti internazionali: una danzatrice messicana, un gruppo di flamenco sloveno e una cantante polacca ad esempio.
Appuntamento intanto però a “Itaca” domenica 29 Luglio a Trieste!
Foto © Massimo Tommasini