Una delle opere più intriganti del repertorio del grande commediografo Carlo Goldoni. Sabato prossimo, 16 novembre 2024, ore 21.00, presso il Teatro a L’Avogaria di Venezia (Dorsoduro 1607, Corte Zappa), va in scena “L’incognita”.
L’allestimento de L’incognita, è ideato e costruito da Piermario Vescovo e Antonella Zaggia che unisce teatro di persona e teatro di figura. Cast interamente al femminile con Manuela Muffatto, Federica Mulas, Bianca Padoin, Marika Tesser, Antonella Zaggia, Francesca Zava per una produzione della Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona e il Centro Teatrale Da Ponte.
Una commedia poco conosciuta che appartiene alla stagione delle “sedici commedie nuove” (1750-51) e rappresenta senz’altro il culmine del procedimento romanzesco in Goldoni, caratterizzante nel periodo della concorrenza con l’abate Pietro Chiari, che metteva allora in scena, peraltro “a puntate”, proprio i romanzi di Marivaux e Fielding.
Ecco una commedia in cui l’azione procede rapida come un ideale piano-sequenza continuato, con luoghi che entrano l’uno nell’altro, si modificano e si sospendono, tra realtà (quella degli attori che fingono) e finzione (quella dei personaggi che si devono credere veri). Ventiquattro ore – da un’alba a un tramonto –stipate di accadimenti fino all’inverosimile, che – come osservano gli stessi personaggi – sembrano degni un romanzo, dal quale si potrebbe eventualmente ricavare una commedia. La storia appare tanto falsa, rocambolesca, densa di fatti e situazioni, da sembrare più adatta a burattini che ad esseri umani. Ma in realtà, come sappiamo, la dimensione romantica è tessuta di menzogna, mentre il romanzesco rivela la verità, come ci dicono le donne che si scoprono sotto le vesti di manovratrici di fantocci.
Lo spettacolo in replica domenica 17 novembre, ore 18.00
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