Studio Universal (Mediaset Premium DT) presenta con Paradise Pictures il cortometraggio, in concorso ai David di Donatello 2017: “Lettere a mia figlia”, di Giuseppe Alessio Nuzzo interpretato da Leo Gullotta nei panni di un anziano padre che scrive delle lettere alla figlia nel tentativo di spiegare la sua malattia.
Il corto verrà presentato il 2 febbraio a Los Angeles nell’Istituto Italiano di Cultura per poi proseguire con una serie di proiezioni in diverse città Italiane e sarà in onda, in Prima TV, sul Canale del grande cinema americano classico il 27 Marzo alle 20.40 all’interno del magazine A Noi Piace Corto.
Calendario appuntamenti:
- Giovedì 2 febbraio ore 18:30, Los Angeles, Rossellini Teathre – l’Istituto Italiano di Cultura;
- Mercoledì 15 febbraio ore 17:00, Reggio Calabria, Auditorium di ReggioTV;
- Sabato 18 febbraio, ore 19:30, Napoli – Cinema Posillipo.
Un corto che serve a far entrare chi guarda in questa piccola storia di una malattia terribile, l’Alzheimer
così Leo Gullotta, protagonista del film breve “Lettere a mia figlia”, già vincitore di numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero. Girato in Campania tra Napoli e provincia e prodotto da Paradise Pictures con Pulcinella Film, vede la regia di Giuseppe Alessio Nuzzo, che il 12 aprile sarà al cinema con il suo primo lungometraggio “Le verità” con Francesco Montanari, Nicoletta Romanoff, Anna Safroncik e la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta.
La storia che si racconta è quella di un uomo che ha vissuto la sua vita gioiosa in famiglia con la moglie e la bambina che diventerà presto donna – racconta Gullotta – In questo percorso lo aggredisce la malattia che porterà lui e la sua famiglia ad attraversare un dolore quasi “cosciente.
«Raccontare di una malattia così delicata non è facile – dichiara il regista partenopeo, già direttore generale del Social World Film Festival – Ho ritenuto necessario far trasparire sin dai primi script il rispetto della dignità della persona in quanto tale cercando collaborazione nella stesura della sceneggiatura da parte di scienziati ed esperti in materia».
L’emozionante storia sarà presentata sia come cortometraggio che come parte di finzione di un docufilm sull’Alzheimer girato tra Milano ed Amsterdam che, tra interviste a studiosi, operatori ed istituzioni, mira a far conoscere al pubblico la malattia ma soprattutto quelle che sono le prospettive future in ambito scientifico e terapeutico-assistenziale.
Questo è un comunicato stampa, pertanto le immagini sono fornite dall’Ufficio Stampa dell’artista/manifestazione. Si declina ogni responsabilità riferibile ai crediti e riconoscimento dei relativi diritti.