La domenica mattina Radio Rai 3, in diretta dalla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, e in collaborazione con la Presidenza della Repubblica e con Rai Quirinale, offre una stagione di concerti di notevole pregio. Non solo si possono ascoltare in radio (e riascoltare in podcast), ma con il giusto anticipo si può partecipare dal vivo, anche se la possibilità di entrare è spesso limitata.
Vale la pena, tuttavia, tentare e, se la fortuna assiste, riuscire a intrufolarsi tra le sedie pregiate, i soffitti decorati e le pareti grandiose, in uno dei più bei palazzi di Roma, per ascoltare i programmi musicali più inaspettati.
Il concerto del 20 ottobre ha regalato, in più, le sonorità clandestine e notturne di una compagine orchestrale variegata e originale – come il suo fondatore e direttore Enrico Melozzi – sotto la cui guida la ONC ha eseguito non solo brani della classicità, ma anche del repertorio contemporaneo, accompagnando con gusto, precisione e un pizzico di follia una violoncellista di talento e bellezza rari come Leila Shirvani.
Musicista di origini persiane, figlia di violoncellisti e già solista affermata, la Shirvani conta al suo attivo numerose partecipazioni in festival e stagioni musicali nelle sale da concerto più prestigiose, menzioni e diplomi nelle più rinomate istituzioni internazionali, ma soprattutto possiede un senso intimo e malinconico dello strumento. Una dote che le permette di esprimere i sentimenti più distanti senza mai perdere di vista lo strumento, in termini tecnici, eppure lasciando che il pubblico si dimentichi – quasi – di esso. La melodia sembra sorgere spontanea dalle dita di questa novella Dafne che si trasfigura in violoncello, o il violoncello in lei, senza mai abbandonare il sorriso, persino nei brani più impegnativi.
Enrico Melozzi, che guida con fuoco, passione, originalità ed estro la sua personale creazione orchestrale, ha tagliato per lei e con lei un programma originale e per nulla scontato. Apre il Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello e orchestra che il musicologo Oldrich Pulkert scoprì, in una copia manoscritta settecentesca, al Museo Nazionale di Praga nei primi anni 60. Questa copia era appartenuta a Joseph Weigl, violoncellista dell’orchestra degli Esterhazy dal 1761 al 1769, per la cui abilità esecutiva è estremamente probabile che Haydn lo abbia composto.
L’ONC non teme il confronto con orchestre più blasonate e si getta, con perizia e carattere, nei tre tempi, forse senza la nitidezza degli esecutori specializzati, ma con il brivido di un ardimento giovanile, senza mai perdere di vista il centro focale della scrittura musicale: il violoncello solista.
La seconda parte del programma è completamente diversa e l’orchestra è certamente più a suo agio, sfrutta le singole sonorità e la timbrica delle differenti famiglie per creare un impasto armonico di grande effetto. Illumina gli stralci melodici e infiamma gli schemi ritmici per regalarci esecuzioni di rara bellezza: Igiul di Giovanni Sollima, The Never-Ending Childhood di Melozzi e la Melodia popolare persiana, arrangiata dallo stesso Melozzi, sono un crescendo di tensione emotiva e di incanto sul pubblico sempre più attento.
Il finale rossiniano nella trascrizione di Sollima, scherzoso eppure musicalmente attento all’originale, conclude un’ora di gusto per tutti gli ascoltatori, dal vivo e in radio, facendo esplodere applausi e sorrisi ovunque!
Se lo avete perso, ascoltatelo qui
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In diretta dalla Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale, Roma
I CONCERTI DEL QUIRINALE DI RADIO3
In collaborazione con la Presidenza della Repubblica e con Rai Quirinale
violoncello, Leila Shirvani
ONC
direttore, Enrico Melozzi
Franz Joseph Haydn (1732-1809)
Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello e orchestra Hob:VIIb:1 (1761-65)
– Moderato
– Adagio
– Allegro molto
Giovanni Sollima (n. 1962)
Igiul, da LB Files (2007)
per violoncello e orchestra
Enrico Melozzi (n. 1977)
The Never-Ending Childhood
per violoncello e orchestra
Trad.
Melodia popolare persiana
(arrangiamento per violoncello e orchestra di E. Melozzi)
Gioachino Rossini (1792-1868)
Una voce poco fa
Aria da Il Barbiere di Siviglia
(trascrizione di Giovanni Sollima)