In scena al teatro Bobbio di Trieste, per una data unica nel pomeriggio del 17 Novembre “Le Maldobrie di stagione” a cura di Ariella Reggio e Julian Sgherla.
Tratto dai testi di Lino Carpinteri e Mariano Faraguna, le Maldobrie possono essere paragonate a un “Decamerone non piccante alla Triestina” (spunto offertomi dalla mia compagna di poltrona a teatro) in cui trovano spazio vari aneddoti e varie peculiarità triestine.
Aneddoti accompagnati dalla musica dal vivo, al pianoforte e alla fisarmonica, di Carlo Moser.
Dalla comare Bora, al traiber che organizza un nuovo reparto nella caserma dove frequenta il periodo di leva, dalla Lili Marlen di Cavana, al capitano che cerca la sua Shangai-Lin alle navi del Lloyd che..dove vanno? Da nessuna parte ormai, purtroppo.
Da’ vita ai personaggi evocati un cast con nomi come Adriano Giraldi, Marzia Postogna, Leonardo Zannier, Ariella Reggio, Julian Sgherla e Enza De Rose.
È la polvere del tempo
Così dice la nonna (Ariella Reggio, voce e anima delle Maldobrie da sempre) alla nipote (Enza De Rose).
Una giovane studentessa prossima ad immatricolarsi alla Scuola per interpreti e per questo motivo appena tornata in pianta stabile a Trieste.
Una brava studentessa moderna che però, come rimarca la nonna, non deve dimenticare la sua Trieste e soprattutto il triestino.
A sostegno di questo intento parte il viaggio nel passato della nonna, che alterna proiezioni delle messe in scena precedenti delle Maldobrie ai volumi storici in cui erano contenuti, a spezzoni di testi e canzoni dai più grandi successi targati Carpinteri e Faraguna.
Titoli come Putei e putele, Pronto, mama?, Co ierimo putei, Cossa dirà la gente?, Noi delle vecchie province e molti altri.
Le Maldobrie di stagione sono anche un occasione per commuoversi, abbracciare nel ricordo e ri-applaudire vecchi amici del teatro e di Trieste: Orazio Bobbio, Francesco Macedonio, Lino Savorani, Mimmo Lo Vecchio, Gianfranco Saletta, Giorgio Valletta, Riccardo Canali e tanti, tanti altri.
Maldobrie che, dal successo della replica di domenica pomeriggio, sono un pezzo di Trieste che sembra non subire la polvere del tempo.
Lo spettacolo è stato ideato e commissionato in collaborazione tra La Contrada – Teatro Stabile di Trieste e CISL pensionati – Trieste e Gorizia.