Le Cardamomò. La poetica della sonorità

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Un percorso evoca viaggi retrò e immaginari tra passato e presente. La musica particolare è coadiuvata da strumenti della tradizione popolare. Molte le partecipazioni a festival italiani e europei. L’ultimo tour negli Stati Uniti è denso di vitalità e successi.

Un quartetto assai particolare si affaccia nel panorama musicale nel 2010. Le Cardamomò, voce lirica, violino, organetti e chitarra, si esprimono seguendo un gusto retrò che ci riporta indietro negli anni. Antonia Harper, voce e violino, Gioia Di Biagio, organetto e glockenspiel, Marta Vitalini, organetto e percussioni, e Ivan Radicioni, fiati e chitarra, fanno delle chansons francesi e dei balli balcanici i loro punti di partenza e di riferimento.

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Abbracciando altre forme di arte, quali video-proiezioni, il teatro di marionette e le ombre cinesi, ci fanno sognare grazie alle ballabili melodie e ai ritmi danzanti e folcloristici. La formazione de Le Cardamomò nasce da esigenze e curiosità precise, proponendo un repertorio musicale antico e ricercato. Attraverso incastri armonici raffinati e nostalgici, dovuti all’uso di strumenti caratteristici della tradizione popolare, il loro percorso evoca viaggi retrò e immaginari tra passato e presente.

Attingendo a repertori musicali contemporanei, come per esempio Massimo Ombres, Yann Tiersen, Mario Salvi, Riccardo Tesi, Goran Bregovic e Stefan Delicq, ma anche quelli appartenenti al passato, quali Edith Piaf, Luis Gardel e Lucienne Delyle, le dolci melodie ci lasciano sfiorare e inoltrare mondi calmi e fuori dall’ordinarietà.

A seguito di varie esibizioni tra festival, locali e teatri italiani – Casa del Jazz, Roma –, francesi, tedeschi – Platoon Kunsthalle, Berlino – e americani, nel 2012 esce il primo album Cardamomò, con la collaborazione di Alessandro Pieravanti del Muro del Canto alle percussioni e di Pietro Santangelo degli Slivovitz agli effetti sonori. Presentato dal vivo e in diverse radio, è recensito sulla rivista il Mucchio selvaggio.

L’anno seguente realizzano il videoclip Valse de Meduse, ideato da Gioia Di Biagio. Vanta la collaborazione dei collettivi SoWhat e Rat Creative di Roma, si ispira al teatro delle ombre cinesi ed è animato con la motion graphics. Ha ricevuto molti premi e nomination sia in Italia che all’estero, e nominato ai Berlin Music Video Awards 2014.

Un video delicato, il quale incentra l’essenza nella malinconia dei film antichi in bianco e nero, ove la magia incanta. Il sapore degli anni ’20, e lo stile vittoriano, sono un susseguirsi di energie tranquille, invitando l’essere verso una dimensione innocua e linda. Il Valse de Meduse Show, è la costola del videoclip. Lo spettacolo debutta al Théatre de Verre di Parigi, Teatro del Sale a Firenze e al Nuovo Cinema Palazzo di Roma, riscuotendo un buon successo.

Nel 2013 hanno accompagnato le letture di Concita De Gregorio in Manchi solo tu, al Teatro Valle Occupato di Roma, in grande fermento per apportare un clamoroso cambiamento. Soprattutto dando voce alla protesta per non chiudere e far morire uno spazio storico e prezioso.

Lo scorso 16 ottobre Le Cardamomò sono approdati negli Stati Uniti. Molte le tappe del tour, prendendo parte a diversi festival e eventi musicali sia a Miami che a New Orleans. Hitweek, Unexpected Sounds from Italy, ha visto la loro partecipazione come anche quella dei Kalascìma, Chiara Civello e la PFM. Al Festival Moon Cake il quartetto ha affiancato artisti del luogo, infine si sono esibiti al Lagniappe House, il locale più famoso di Winwood, art district di Miami.

Hanno riscosso successo partecipando all’evento La Festa Italiana, organizzato dal Consolato Generale italiano a Miami, al Coral Global Museum. Alcuni eventi privati li hanno visti protagonisti e alla Live! Modern School of Music hanno tenuto una lezione-concerto per gli allievi. Prima di volare a New Orleans Le Cardamomò sono stati ospiti della trasmissione radiofonica Folk & acoustic music di Micheal Stock su WLRN, principale radio di Miami.

La meta folk ha permesso loro di incontrare artisti locali, e a Frenchmen’s street, il quartiere musicale per eccellenza, hanno suonato nel rinomato locale Marigny Brasserie che mantiene ancora il suo stile rigorosamente anni ’30.

Un sogno avveratosi grazie alla volontà e all’impegno del crowdfunding, realizzato sulla piattaforma Ulule e ai molti sostenitori e organizzatori che hanno sempre creduto nel messaggio artistico del quartetto sonoro.

Un diario di bordo, scritto giorno per giorno, dal 16 ottobre al 2 novembre, arricchisce il viaggio con descrizioni, foto e impressioni. La partenza e il ritorno in Italia, luoghi, emozioni, entusiasmo, atmosfere. Musica, quella di Miami e New Orleans, le quali si respirano fresche, intense e vitali. Le usanze. Gli alberghi, le colazioni, le persone, i musicisti, l’ospitalità. I parenti che abitano dall’altra parte dell’oceano e il senso conviviale non si risparmiano nell’aiutare il gruppo.

Sembra lo scandire del tempo. Le ore e i minuti per tenere tutto a mente e ritornare ricchi di esperienze. I parchi, la natura, i mezzi di locomozione. I sorrisi, la spensieratezza, le idee. Tanto ricco il diario de Le Cardamomò, che percorre strade lunghe, larghe e spaziose. Come lo è quel piccolo angolo di America che hanno vissuto per proporre la loro musica oltre oceano e far conoscere il loro lavoro con entusiasmo e semplicità.

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