«“L’attimo fuggente” è una storia d’Amore. Amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’Amore che ci fa aiutare il prossimo a eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali. Seguendo quegli Yawp che spingono un uomo a lottare per conquistare la donna amata, a compiere imprese per raggiungere i tetti del mondo, a combattere per la giustizia con la non violenza» scrive Marco Iacomelli, regista della versione teatrale de “L’attimo fuggente” in scena al Politeama Rossetti di Trieste il 3 e il 4 maggio alle 20.30. «Tom Schulman – continua Iacomelli – ha scritto una straordinaria storia di legami, di relazioni e di incontri che cambiano gli uomini nel profondo.“L’attimo fuggente” rappresenta ancora oggi, a trent’anni dal debutto cinematografico, una pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo».
Interpretato da Ettore Bassi nel ruolo del professor Keating lo spettacolo sta emozionando il pubblico di tutta Italia, nel corso di una lunga tournée e perpetua il messaggio dell’originale cinematografico. Oscar per la sceneggiatura di Tom Schulman, il film con la memorabile interpretazione di Robin Williams è divenuto un’icona nell’immaginario collettivo, con quei ragazzi che grazie al loro professore assumono il coraggio di prendere in mano la vita, di evitare percorsi scontati, di cambiare prospettiva, magari – metaforicamente – guardando il mondo issandosi in piedi su un banco di scuola.
Ambientato alla Welton Academy, un collegio maschile del New England alla fine degli anni Cinquanta, “L’attimo fuggente” racconta l’incontro di un gruppo di giovani con un nuovo professore, ex allievo della scuola, appassionato e molto lontano dai rigidi e polverosi cliché che allora determinavano i modelli d’insegnamento. La poesia, la storia, la letteratura – secondo il professor Keating – devono insegnare agli allievi i veri valori della vita, a “cogliere l’attimo”: solo in questo riconosce il senso e la motivazione del suo lavoro. Ed il suo entusiasmo conquista immediatamente gli allievi, in particolare Neil Perry e Charlie Dalton, che fanno parte della setta segreta dei “Poeti estinti”. Il vento di rinnovamento e la fiducia che il professore infonde nei ragazzi si rispecchia immediatamente nei loro comportamenti, in ciò che scrivono nel giornale della scuola, nella loro autoaffermazione e ciò indispettisce il preside. Emblematica è la scelta ribelle di Neil che, incoraggiato dal suo mentore e in contrasto con il volere del padre, si dedica al teatro per cui possiede uno spiccato talento e una vera passione. Il ragazzo disobbedendo al padre arriva al debutto, riscuotendo enorme successo: altrettanto profonda sarà però la voragine in cui cadrà a causa della reazione rabbiosa del genitore, che gli impone l’abbandono del palcoscenico e l’iscrizione a un’accademia militare. La vicenda prende così una piega tragica, che porta al licenziamento del professore. Il suo insegnamento però non è caduto nel nulla: ormai i suoi ragazzi sono cambiati, sono dei giovani adulti liberi e consapevoli, pronti a “fare della propria vita un’opera d’arte” e lo salutano salendo in piedi sui loro banchi e recitando i celebri versi di Walt Whitman “O capitano! Mio capitano!”.
“L’attimo fuggente” va in scena alla Sala Assicurazioni Generali alle ore 20.30 martedì 3 e mercoledì 4 maggio per il cartellone Teatro Brillante del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, in sostituzione dello spettacolo “La ristrutturazione” inizialmente annunciato. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti, agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it.