La tecnica di Isadora Duncan

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La tecnica di Isadora Duncan, a cura di Francesca Falcone e Patrizia Veroli, costituisce l’edizione italiana del manuale che raccoglie in dodici lezioni i principi fondamentali dello stile di “Isadora Duncan”.

Esso fu pubblicato nel 1937 da Irma Erich-Grimme (1897-1977), nota come Irma Duncan, una delle figlie “adottive” di Isadora, e venne ristampato in seguito negli Stati Uniti.

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Allieva tra le prime di Isadora, Irma è stata molto vicina a lei, in particolare negli anni Venti, quando Isadora la incaricò di insegnare nella scuola da lei fondata a Mosca e a cui si iscrissero alcune decine di allieve.

Con loro Irma si esibì più volte e realizzò anche alcune tournée in Russia e negli Stati Uniti. Stabilitasi definitivamente a New York nel 1930, dedicò tutta la sua vita alla divulgazione dei principi tecnici della danza di Isadora.

La tecnica di Isadora DuncanIl manuale (104 pagine) è corredato da tre interventi di altrettante studiose di danza. Il primo testo, di Laetitia Doat, è una testimonianza del ruolo cruciale giocato dal manuale nel suo apprendimento della tecnica Duncan.

Alcuni dei fondamenti tecnici dello stile di Isadora vengono discussi da Francesca Falcone, che li mette a raffronto con altre impostazioni di tecnica moderna dei primi decenni del Novecento.

Patrizia Veroli tratta invece delle scuole fondate da Isadora in Germania e in Russia e ne contestualizza gli insegnamenti.

La pubblicazione, che include le foto d’epoca con cui il manuale apparve nel 1937 oltre ad altre immagini, celebra varie ricorrenze: onora la memoria di Irma Duncan quarant’anni dopo la sua morte, il suo manuale redatto ottant’anni fa, e infine Isadora Duncan nel 90° anniversario della sua tragica scomparsa.

Le autrici

Irma Duncan si è a lungo esibita come danzatrice duncaniana, per poi dedicare tutta la sua vita all’insegnamento. È autrice di: “Isadora Duncan’s Russian Days & Her Last Days in France” (con A.R. Mcdougall, 1929), “The Technique of Isadora Duncan” (1937) e “Duncan Dancer”, la sua autobiografia (1966).

Laetitia Doat, danzatrice, Maître de conférences nel Dipartimento Arts/danse dell’Università di Lille – Sciences Humaines et Sociales, ha conseguito il dottorato con una tesi sull’estetica di Isadora Duncan.

Francesca Falcone, docente di Teoria della Danza presso l’Accademia Nazionale di Danza, è autrice di vari volumi e saggi, nonché di alcune ricostruzioni di brani di coreografie dell’Ottocento e del primo Novecento.

Patrizia Veroli, curatrice dell’“Arte della danza” di Isadora Duncan per la Dino Audino editore, è autrice di diversi volumi sulla storia della danza del primo Novecento e sul periodo del Romanticismo.

La casa editrice

Dino Audino editore è una casa editrice fondata nel 1897, con sede in Roma, specializzata nella formazione delle discipline dello spettacolo: cinema, teatro, televisione e altri media.

Dall’inizio, è sempre stata diretta da Dino Audino che era stato direttore editoriale e comproprietario fino al 1984 di una nota casa editrice della sinistra giovanile degli anni ‘70, la Savelli (Samonà e Savelli) che, tra le altre cose, in quegli anni pubblicò il best seller “Porci con le ali”.

Una delle attività più recenti e importanti della Dino Audino editore è stata la diffusione in Italia delle più note teorie americane sulla sceneggiatura, da quelle di Christopher Vogler a Linda Seger (Come scrivere una grande sceneggiatura), da Dara Marks (L’arco di trasformazione del personaggio), a Syd Field, infine, recentemente, anche a John Truby (Anatomia di una storia) e a Lajos Egri (L’arte della scrittura drammaturgica e L’arte del personaggio).

La diffusione di queste teorie è sfociata poi in due attività collaterali. La pubblicazione della rivista “Script”, in cui sceneggiatori italiani e internazionali dibattono intorno alla teoria e alla politica della sceneggiatura.

E la creazione del “Corso di formazione e perfezionamento per sceneggiatori RAI / Script” che, con la collaborazione di Rai Fiction, si occupa delle selezione e formazione di alcuni giovani talenti da destinare alla scrittura per l’audiovisivo. La casa editrice ha diverse Collane in catalogo tra cui Cinema, Media, Musica, Scrittura, Teatro.

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