La nuova stagione del Teatro Sala Fontana di Milano

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TEATRO SALA FONTANA

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Milano

Stagione 2014/2015

Dodici proposte di spettacolo, tre prime nazionali e ospitalità prestigiose, un focus particolare sul punto di vista e il talento femminili. A inaugurare la stagione 2014/2015 è Elisabetta Pozzi con “La diva”, spettacolo presentato in prima nazionale – dal 5 al 9 novembre – e tratto dall’omonimo testo di W.S. Maugham, che descrive l’ambiente del teatro e il divismo di un attrice costretta a fare i conti col tempo che passa. Dal 12 al 14 novembre segue “Giusto la fine del mondo” di Jean Luc Lagarce, messo in scena da una compagnia di giovani attori toscani diretti dalle due registe Simona Arrighi e Laura Croce. Dal 20 al 30 novembre il Teatro del Carretto prosegue con “Le mille e una notte” – spettacolo/labirinto firmato da Maria Grazia Cipriani e costruito sulla scia delle famose novelle orientali, punto di partenza ideale per parlare di violenza sulle donne in occasione dell’internazionale ricorrenza del 25 novembre. Chiude questo primo trimestre l’attore e fantasista Gennaro Cannavacciuolo con uno spettacolo/concerto dedicato a Domenico Modugno, in scena dall’11 al 14 dicembre.

Anche quest’anno il Teatro verrà abitato da una compagnia milanese in residenza, la  babygang, che in ottobre userà gli spazi del Sala Fontana per fare laboratori e presentare, dal 16 al 19 ottobre,  “Zia Severina è in piedi”, storia di una lotta silenziosa contro la mafia compiuta da un’anziana signora del quartiere di Niguarda.

La residenza è articolata in quattro diversi momenti: prove e allestimento dello spettacolo “Zia Severina è in piedi”, laboratorio teatrale – dal 12 al 19 ottobre – contro le mafie aperto alla cittadinanza, ospitalità di una giornata dedicata all’argomento in collaborazione con Libera e conferenza/incontro con lo scrittore e giornalista Giuseppe Catozzella, autore del romanzo-inchiesta “Alveare” a cui lo spettacolo della compagnia babygang si ispira.

Novità di quest’anno è l’Ah – Um Milano Jazz Festival che apre, in novembre e in dicembre, con due progetti inediti promossi e organizzati dal direttore artistico Antonio Ribatti.

La stagione riprende, dal 27 gennaio all’8 febbraio, con la riproposta di “Luomo, la bestia e la virtù” firmato da Monica Conti e Nuda e cruda, dal 12 al 15 febbraio, con una inedita Anna Mazzamauro impegnata in un monologo divertente e al contempo impegnato di cui è anche autrice. Dal 26 febbraio al primo marzo Il Teatro Popolare darte farà vestire i panni di “Re Lear” a Giusi Merli, reduce dai fasti de “La grande bellezza” in cui interpretava il personaggio dell’anziana santa. Le serate del 5 e del 6 marzo sono dedicate invece ad uno degli spettacoli selezionati all’interno del Premio Sonia Bonacina 2014 che vede Silvia Zoffoli impegnata in “Amalia e basta”, monologo sulla disabilità invisibile di una ragazza sorda, da lei scritto e interpretato.

E sarà ancora la regista Monica Conti a portare in scena “Le intellettuali”, dal 12 al 29 marzo, e “Dispetto damore di Molière, dal 10 al 21 giugno. Quest’ultima produzione firmata Elsinor inaugurerà un nuovo progetto denominato Cantera, che vedrà protagonisti giovanissimi attori neodiplomati nelle principali accademie di teatro italiane.

Al centro la ripresa dell’applauditissimo “Uno, nessuno e centomila”, in scena dal 14 al 26 aprile  con la regia e l’adattamento di Roberto Trifirò.

Un cartellone ricco di apporti e tradizioni diverse, attento a dare risalto a un punto di vista prettamente femminile, alla ricerca di raffinate novità, arricchito dall’impegno produttivo che connota una stagione impegnata a provare, rischiare e investire sul futuro, confermando la vocazione a  riscoprire i grandi classici misurandosi con la tradizione e la sua “tenuta semantica” con occhi attenti ai nostri tempi, indagati attraverso autori che solo apparentemente nulla hanno a che fare con l’oggi.

Una stagione in un certo senso divisa in due parti, la prima dedicata in gran parte a prestigiose ospitalità e al progetto di residenza, la seconda, da gennaio a giugno, destinata anche alle nuove produzioni col progetto “Molière fronte/retro( “Le intellettuali”, al debutto il 12 marzo, e “Dispetto d’amore” il 10 giugno) che prevede la messa in scena di due testi procedendo  dall’allestimento di una pièce conosciuta fino al ripescaggio del repertorio più nascosto o cosiddetto ‘minore’ se paragonato ai capolavori universalmente noti. Due facce dello stesso prisma, indispensabili entrambe per mostrare le diverse modalità di approccio ad uno stesso autore in un gioco di deformazioni e messe a fuoco.

Oggi come non mai la lezione di Molière è attuale, per la sua capacità di penetrare il male in tutte le sue forme (sociali e psichiche), utilizzando il comico come dispositivo per raccontare la violenza del mondo.

“Loperazione Molière” è affidata a Monica Conti, poliedrica regista che con spirito di ricerca spazia dai grandi classici del teatro a lavori più sperimentali.

Mettere in scena un testo classico significa farne emergere la necessità, bucando la superficie testuale, giocando tra rigore filologico e re-invenzione, alchimizzando rispetto e visionarietà, rimescolando settecento e miserie contemporanee per restituirne l’originalità e la forza.

In ripresa, a gennaio e aprile, i “Pirandello files”, due opere fortemente rappresentative della drammaturgia del ‘900: “L’uomo, la bestia e la virtù” diretto da Monica Conti e “Uno, nessuno e centomila” con la drammaturgia e la regia di Roberto Trifirò. Simbolo della tradizione teatrale italiana, esse racchiudono in sé elementi di innovazione e di ricerca, che attualizzano il classico rendendolo tutt’ora contemporaneo.

Fuori tempo massimo: gli incontri nel foyer.

La voglia di chiacchierare con il pubblico e conoscerlo meglio, ha spinto quest’anno il teatro ad inserire alcuni piacevoli appuntamenti: dall’aperitivo in occasione della prima di ogni spettacolo al ciclo di incontri “Fuori tempo massimo” sul teatro e sull’arte curati dal critico teatrale Renzo Francabandera, legati in particolare ad alcune delle messe in scena della stagione e pensati nella prospettiva di fornire allo spettatore utili strumenti di lettura del linguaggio teatrale.

EXPO IN CITTÁ

Anche il Teatro Sala Fontana aderisce a Expo in città proponendo per il mese di luglio una serie di spettacoli per grandi e piccoli all’interno della suggestiva cornice dei chiostri Bramanteschi di Santa Maria alla Fontana, adiacenti al teatro.

Ai bambini sono dedicati “Bolle di sapore”, il 7 luglio, spettacolo di e con Anna Tempesta, e, il 14 luglio, “La ricetta della felicità, ovvero giro del mondo in tante cucine”, messo in scena dalla compagnia Liberi Svincoli. Chiude il ciclo, il 21 luglio, “Leonardo”, firmato dalla storica compagnia milanese Arteatro3.

Per la prosa dedicata a un pubblico adulto si comincia il 9 luglio con “Si cucine cumme volg’I’. In cucina con Eduardo De Filippo”, recital a cura di Roberto Trifirò ispirato al poemetto gastronomico scritto negli anni ‘60 dal celebre attore e drammaturgo napoletano.

Dal 16 al 19 luglio prosegue Emanuela Grimalda con “Il giorno è servito”, un giocoso divertimento sul linguaggio della cucina che diventa pretesto per parlare d’altro, affrontare temi scottanti e argomenti delicati.

TEATRO SALA FONTANA

Via Boltraffio 21 – Milano

Tel. 0269015733

E-mail fontana.teatro@elsinor.net

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BUS ( 82 – 90 – 91 – 92 )

PREVENDITE

www.teatrosalafontana.it – www.vivaticket.it

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

prenotazioni telefoniche al numero 02 69015733 da lunedì a venerdì dalle ore 9.30 alle ore 18.00 via mail a fontana.teatro@elsinor.net

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