[tps_title]S/paesati – eventi sul tema delle migrazioni 2017- XVIII edizione[/tps_title]
La diciottesima edizione di S/paesati- eventi sul tema delle migrazioni è dedicata al tema dell’Europa e delle identità plurali perché la questione delle identità e dell’Unità europea sono i temi complessi che sono all’ordine del giorno nella vita dei cittadini.
Da tempo si pensa ormai alle identità come identità, da una parte da salvaguardare e valorizzare , e dall’altra come identità non monolitiche, nel senso in cui un individuo è composto di varie identità, non solo nazionali ma di vario tipo, dal livello culturale all’orientamento sessuale.
Per questo motivo l’edizione di quest’anno vuole presentare 4 spettacoli che fanno la somma di tutto il lavoro svolto in questi anni: Come diventare italiani. Il tutorial, attualizzando lo spettacolo precedente, Come diventare sloveni in 50 minuti e l’ultima produzione Condominio Europa ovvero Come diventare europei doc! che ha debuttato in forma ridotta a Mittelfest e in forma integrale a Slofest, e la prossima produzione di quest’anno Come diventare africani in una notte.
Una quadrilogia che si permette riflettere su noi stessi con ironia e capire quanto il tema dell’identità possa essere sia fonte di ricchezza, ma anche fonte di violenza- non a caso abbiamo citato una frase di Amartya Sen dal libro “Identità e violenza” nella copertina del nostro libretto:
“La principale speranza di armonia nel nostro tormentato mondo risiede nella pluralità delle nostre identità che si intrecciano l’una con l’altra e sono refrattarie a divisioni drastiche lungo linee di confine invalicabili a cui non si può opporre resistenza.”
Gli autori degli spettacoli sono Sabrina Morena, Martin Lissiach e Daniel Dan Malalan per Condominio Europa e Come diventare sloveni in 50 minuti.
Daniel Dan Malalan è il protagonista assieme a Nikla Petruska Panizon e in sostituzione Marzia Postogna in Condominio Europa che è una coproduzione del Teatro Stabile Sloveno con Bonawentura/Teatro Miela, ZSKD e Mittelfest e vede la partecipazione in video di numerosi attori come Laura Bussani , Vesna Guštin , Tiina Hallikainen, Franko Korošec, Alessandro Mizzi, Marcela Serli, Mefehnja Tatcheu.
Della felice coproduzione fra Teatro Stabile Sloveno, Associazione Spaesati e ZSKD Come diventare sloveni, che ha avuto 45 repliche, sono i protagonisti Daniel Dan Malalan e Alessandro Mizzi che compare in video.
La riedizione di Come diventare italiani di Laila Wadia e Chiara Boscaro ha come protagonista dello slide show Marcela Serli, mentre Come diventare africani in una notte scritto da Mohamed Ba, Alessandro Mizzi e Stefano Dongetti vede protagonisti sulla scena Mohamed Ba e Alessandro Mizzi, un’inedita coppia comica in una produzione Bonawentura.
La regia della quadrilogia è di Sabrina Morena. Gli spettacoli andranno in scena al Teatro Miela e al Teatro Stabile Sloveno.
Per approfondire e analizzare la questione dell’Europa abbiamo organizzato degli incontri Europa al presente e al futuro dove alcuni degli intellettuali del territorio italiani e sloveni dialogano sul tema dell’Europa: Marta Verginella, Luisa Accati, Igor Pribac aprono il ciclo di incontri.
Gli altri ospiti saranno Giacomo Todeschini, Roberta Altin, Natka Badurina, Stefan Cok, Giovanni Leghissa.
Storici, antropologi, filosofi partiranno dal presente per proporre delle soluzioni per il futuro. Sempre sull’onda del pensiero di Amartya Sen il film spagnolo Walls di Pablo Iraburu e Migueltxo Molina e il film sloveno e tedesco Brezmejno / Oltre le frontiere / Beyond Boundaries di Peter Zach raccontano rispettivamente il limite del confine e l’assenza del limite. Walls porta il pubblico sui confini ai quattro angoli del mondo – Spagna e Marocco, U.S.A. e Messico, Sud Africa e Zimbabwe, Israele e Palestina – con eccezionale potenza visiva. Brezmejno invece racconta l’assenza dei confini europei. Aleš Šteger, noto poeta sloveno, ha scritto un testo lirico per accompagnare il film.
È una meditazione filosofica su qualcosa che potremmo perdere: l’Europa. Entrambi sono organizzati in collaborazione con La Cappella Undreground e l’Associazione Casa del Cinema di Trieste, rispettivamente al Teatro Miela e al Cinema Ariston.