La musica classica fa rete ed i numeri le danno ragione

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NEI SUONI DEI LUOGHI, CARNIARMONIE E
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DI PORTOGRUARO INSIEME 

Presentati i risultati del 2015 della rete tra i tre festival che portano la musica classica al grande pubblico.

Oltre 21.000 gli spettatori e 60 le amministrazioni comunali coinvolte a cavallo tra FVG e Veneto

Fine anno, tempo di bilanci. Tirano le somme anche i due festival musicali del Friuli Venezia Giulia e quello del Veneto orientale che hanno come minimo comune denominatore la promozione della musica classica: Nei Suoni dei Luoghi, organizzato dall’Associazione Progetto Musica di Udine e vetrina dei migliori giovani talenti provenienti dai Conservatori del nord est italiano e dalle Accademie musicali straniere del vasto territorio che va dal Veneto ai Balcani, Carniarmonie capace, sotto la regia della Fondazione Luigi Bon e del Comune di Tolmezzo, di farci scoprire luoghi di rara bellezza della Carnia, e il Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia, dedicato quest’anno agli esotismi, alle influenze, agli arcaismi e all’avventura del suono del ’900.
A luglio di quest’anno gli organizzatori dei tre festival avevano annunciato l’inizio di un percorso di condivisione che già dall’edizione 2015 li ha portati a costruire un circuito per offrire al pubblico quasi 100 concerti in oltre 60 Comuni. Un’offerta culturale, con musica di alta qualità in luoghi suggestivi e ricchi di fascino, che varca i confini delle singole regioni promuovendo i territori, le loro peculiarità e le loro eccellenze.
Una collaborazione che in futuro potrà essere ulteriormente rafforzata ed estesa, anche alla luce degli incoraggianti risultati che sono emersi a poca distanza dalla chiusura delle singole edizioni: sono stati complessivamente quasi 21.000 gli spettatori, 98 i concertiorganizzati in soli 3 mesi, con il coinvolgimento di 750 artisti, 61 amministrazioni comunali, oltre 20 sponsor privati, 3 conservatori italiani, 5 accademie estere e quasi 40 persone coinvolte nell’organizzazione. Numeri aggregati, quelli presentati, che non sono da meno quando si parla dell’impatto che i tre festival hanno avuto sul fronte del comunicazione: sono in totale quasi un migliaio gli articoli tra web, carta stampata e trasmissioni radio e tv che hanno parlato delle tre manifestazioni, con l’aggiunta di 125.000 pagine dei rispettivi siti web (carniarmonie.it, neisuonideiluoghi.it e festivalportogruaro.it) visitate e 6.000 follower su Facebook. 
Una sinergia dunque, che fin da subito ha prodotto risultati concreti. Tutto questo senza creare nulla di nuovo, ma semplicemente trasformando, condividendo e valorizzando il lavoro costruito passo dopo passo in tutti questi anni: 17 per Nei Suoni dei Luoghi, 24 per Carniarmonie e 33 per il Festival di Portogruaro. Una rete che va nella stessa direzione indicata dal patto per la cultura a Nordest firmato pochi giorni fa a Venezia.
La musica che collega note, persone e luoghi e che supera i confini, anche quelli più tradizionali che la vogliono suonata nelle sale di teatri o altri templi della cultura e che è capace invece di portare i concerti anche in luoghi insoliti, magari poco conosciuti, in un’ottica di valorizzazione del nostro territorio regionale, delle sue unicità e potenzialità. È questo che accomuna i tre festival, che in un’ottica di economie di scala sono stati capaci di dialogare tra loro e unirsi per proporsi in modo ancora più forte nel settore culturale, dimostrando che sviluppare progetti transregionali è possibile
ha dichiarato Gianni Torrenti, assessore alla Cultura della Regione FVG, che sostiene Nei Suoni dei Luoghi e Carniarmonie.
La collaborazione tra i tre festival, infatti, non si riduce a una semplice aggregazione di numeri finali, ma si è concretizzata sotto quattro diversi aspetti: il primo che ha portato alla condivisione della Direzione artistica del Maestro Enrico Bronzi tra Nei Suoni dei Luoghi e il Festival di Portogruaro, il secondo che ha visto impegnati in alcuni dei concerti dei tre Festival giovani musicisti selezionati dall’Associazione Progetto Musica provenienti dai Conservatori del triveneto e dalle Accademie dell’est Europa, (cfr. Big Tartini Band, il solista Pavel Cyargeenka, il Quartetto di Udine, il Meridian Sax Quartet, il Trio Evterpa,  lo Zari Percussion Duo e il pianista Nicola Losito); il terzo aspetto ha messo in campo una promozione congiunta sia attraverso la distribuzione durante tutti i concerti del materiale promozionale dei tre festival e sia riportando in ciascun programma di sala i successivi concerti di tutte e tre le iniziative. Infine il quarto aspetto ha riguardato un supporto congiunto su aspetti tecnici e logistici. 
Un’esperienza dunque, quella di Nei Suoni dei Luoghi, Carniarmonie e del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, che ha permesso di aggregare realtà pubbliche e private coordinando le esperienze, creando circolarità, scambio e sperimentazione fra tutte le forze vive del nostro territorio e al di là dei confini regionali con il Veneto e fino alle terre dell’Est Europa.
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