Essere una “brava madre” vuol dire stare zitta e non lamentarsi, anche se gli asili nido sono troppo pochi e se i congedi parentali sono praticamente inesistenti? La brava mamma è davvero quella che si dimentica di essere una persona prima di una madre?
Nell’era di internet, della “medicina fai da te” e degli esperti del sonno quello di Francesca Bubba, creator digitale e attivista, è un libro di cui avevamo bisogno.
Già il titolo provocatorio “Preparati a spingere”, il tipico avvertimento impartito dall’ostetrica, non riguarda solo il momento del parto. Bisognerà essere preparati a spingere anche dopo la nascita, per difendere il proprio lavoro e la propria indipendenza economica, per mantenersi spazi di realizzazione personale. Anche se, rileva Bubba, tutto in realtà inizia ben prima, durante la gravidanza, quando il rischio di violenza ostetrica è dietro alle porte.
In una società, dove apparentemente vigono le pari opportunità di genere e in cui invece per la denatalità si da la responsabilità alle donne che sarebbero costrette a lavorare invece di adempiere alloro compito di fare figli, il libro di Francesca Bubba ci aiuta a far luce sugli aspetti più contraddittori dell’essere madri oggi in Italia.