Dal 12 al 17 febbraio la Compagnia inglese The Rome Savoyards, diretta da Sandra Provost, ha presentato in lingua originale “The Skin of Our Teeth” (tradotto come La famiglia Antrobus, ovvero per il rotto della cuffia) al Teatro San Genesio di Roma. L’opera di Thornton Wilder, è stata vincitrice del Premio Pulitzer per il teatro nel 1943.

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La pièce può essere interpretata come una sorta di parabola in cui i personaggi assumono una connotazione simbolica, rappresentando un’esperienza umana universale. La storia ruota attorno  a George e Maggie Antrobus (Michael Fitzpatrick e Carolyn Gouger), i loro due figli Gladys (Lydia O’Kane) e Henry (Colin Clay) e la spumeggiante cameriera, Sabina (Gina Ferraris). Ci troviamo di fronte a una tipica famiglia medio borghese della provincia americana che conduce un’esistenza apparentemente fin troppo banale.

La Famiglia Antrobus resisterà alle più tragiche vicissitudini passando per tre episodi paradigmatici della Storia (uno per ogni atto) e riuscirà sempre a salvarsi, per il rotto della cuffia.

Nel primo atto ci troviamo nel New Jersey, una tremenda glaciazione minaccia la terra e i personaggi che si susseguono sul palco, e che cercano riparo in casa Antrobus, lasciano intravedere delle figure mitologiche: tre giovani donne che ricordano le tre muse (Ayse Agar, Susan Hodges, Ghyslaine Archer) e dei vagabondi, Omero (Gabriele Valletta) e Mosè (Lee Archer). Si uniscono al gruppo anche due animali domestici piuttosto singolari: un mammut (Patricia Standingford) e un dinosauro (Fabiana De Rose).

Il secondo atto si apre ad Atlantic City e i riflettori sono puntati su George Antrobus in occasione della sua elezione come presidente dell’umanità. Questa volta vengono tirati in ballo il potere, i valori della famiglia (spesso camuffati dall’ipocrisia) e le tentazioni della carne che per l’occasione vestono i panni di Sabina, la quale, da cameriera, diventa un’intrigante regina di bellezza e il cui scopo primario è quello di ‘sottrarre tutti gli uomini di tutto il mondo all’affetto delle loro mogli’, iniziando, naturalmente, da George Antorbus.

La glaciazione è ormai scongiurata, ma una nuova minaccia è alle porte: una terribile alluvione rischia di spazzare via ogni cosa. L’atto si chiude con la riconciliazione della famiglia Antrobus che, come fece Noè, salverà gli animali su una grande arca.

Il terzo atto si apre alla fine di una guerra devastante. Siamo di nuovo a casa degli Antrobus, nel New Jersey. La famiglia riesce a scamparla di nuovo, ancora per il rotto della cuffia. Adesso non rimane che ricostruire e ricostruirsi per far rinascere la civiltà. Il messaggio che suona molto americano per il suo ottimismo, è quello di non smettere mai di lottare per costruire un mondo migliore.

Questa commedia brillante è anche un divertente gioco metateatrale. Gli attori durante la pièce si rivolgono direttamente al pubblico pur mantenendo la loro veste di personaggi: Sabina, spettegola sulla famiglia Antrobus e si rifiuta di recitare una scena nel secondo atto. George Antrobus interrompe lo spettacolo all’inizio del terzo atto annunciando che ci sono state alcune defezioni e chiede al pubblico di pazientare mentre il regista prova con i nuovi attori. Lo spettacolo in lingua originale dà quel tocco in più che aiuta a stare ‘dentro’ la storia, non dovendo passare per la traduzione in italiano che per quanto possa essere efficace, rischia di allontanarci dalla vera essenza del testo.

Sono molti gli spunti di riflessione accompagnati da intrattenimento, ilarità e divertente follia. La commedia si apre e si chiude con un monologo di Sabina (che da cameriera diventa vamp per poi tornare di nuovo in cucina) e ci dà l’idea del ripetersi della storia. È la stessa ragazza a dirci che lo spettacolo ricomincia e che è sempre così, si ricomincia sempre, come nella vita. L’indiscutibile bravura degli attori, in grado di sostenere Il ritmo serrato per l’intera durata dello spettacolo, rende la performance godibile, nonostante la sua complessità. Lo spettatore vive un clima, per così dire, di piacevole assurdità accompagnato da tanta leggerezza che stride con le importanti tematiche affrontate.

Cast in ordine di apparizione

Annunciatore   Lee Archer

Sabina    Gina Ferrarin

Mr. Fitzpatrick   Rick Breco

Mrs. Antrobus   Carolyn Gouger

Dinosauro   Fabiana De Rose

Mammut   Patricia Standingford

Telegrafista   Rick Breco

Gladys   Lydia O’Kane

Henry   Colin Clay

Mr. Antrobus   Michael Fitzpatrick

Mosè   Lee Archer

Omero   Gabriele Valletta

Le Muse   Ayse Agar, Susan Hodges, Ghyslaine Archer

Bingo Caller   Patricia Standingford

Chiromante Fabiana De Rose

Metereologo   Rosie Hillesley

Mr. Tremayne    Gabriele Valletta

Hester   Ayse Agar

Ivy Susan Hodges

Fred Bailey  Lee Archer

Regia Sandra Provost

Scenografia Sandra Provost e Michael Fitzpatrick

 

 

 

 

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