La danza del presente deve ritrovare la propria vocazione originaria di evento sociale, rituale, sacro, e al tempo stesso ripercorrere la strada della riaffermazione, sul piano corporeo, della centralità del soggetto umano, in una società sempre più complessa.
Per farlo reinventa la tradizione, cerca forme e contaminazioni inedite, invade nuovi spazi, trova nuovi sguardi e incontri. È una sfida estetica che ha immediate ricadute organizzative.
“La danza: organizzare per creare” (Franco Angeli editore, 200 pagine, collana “Lo spettacolo dal vivo”) si propone di analizzare gli assetti, le pratiche, il quadro normativo, il pubblico e le prospettive dell’organizzazione della danza contemporanea in Italia, inquadrandola nella storia recente e individuandone le specificità tecniche anche in un’ottica di miglioramento delle condizioni del settore.
Il libro si rivolge a studenti e a giovani organizzatori appassionati di danza contemporanea, o che alla danza intendono dedicarsi, a danzatori e coreografi che desiderano muoversi con maggiore competenza ed efficacia sul terreno dell’organizzazione e a quei direttori di teatro, operatori, amministratori pubblici che intendono promuoverla con maggiore incisività e competenza.
Con i contributi di Anna Abbate, Emanuela Bizi, Cristina Carlini, Gaia Clotilde Chernetich, Patrizia Coletta, Roberto De Lellis, Lorenzo Donati, Emanuele Giannasca, Enrica Palmieri, Velia Papa, Antonio Taormina e con un approfondimento sulla drammaturgia di Guy Cools.
Gli autori
Alessandro Pontremoli insegna “Storia della danza” all’Università degli Studi di Torino ed è Presidente della Commissione consultiva per la danza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Le sue ricerche vertono sulle forme e le estetiche coreiche dell’Età moderna e della contemporaneità. Fra le sue ultime pubblicazioni, “La danza 2.0. Paesaggi coreografici del nuovo millennio” (2018, Editori Laterza).
Gerarda Ventura, ex danzatrice, come organizzatrice ha lavorato per la Fondazione Romaeuropa, Biennale Danza, Teatro alla Scala, Premio Equilibrio, Teatro Stabile dell’Umbria. Cura progetti dedicati alla danza in partenariato con artisti e strutture del mondo arabo e dell’Asia. Attualmente è direttrice artistica di Anghiari Dance Hub, centro di promozione della danza.