(Modelli culturali e processi di ricezione fra natura e arte)
di Alessandro Pontremoli
Il cattedratico volume La danza nelle corti di antico regime pubblicato da Edizioni di Pagina nella collana “Duepunti n. 21” (152 pagine, disponibile anche in eBook) presenta la danza in voga presso le corti di antico regime: una ricostruzione delle arti dello spettacolo fra Cinque e Seicento.
I trattati di danza stampati in Italia fra Cinque e Seicento devono essere inquadrati in quel processo culturale della società di antico regime che è stato definito della riduzione ad arte delle pratiche e delle tecniche e che contribuì fortemente all’emersione di nuove figure professionali (i maestri di danza), all’individuazione di nuovi lettori e di nuovi pubblici, alla codificazione di inediti modi di danzare e di rinnovati percorsi di apprendimento e di insegnamento dei balli.
Questi manuali, che contengono numerose illustrazioni, si inseriscono a pieno titolo all’interno delle dinamiche culturali del tempo, legate alle teorie sul ritratto tra pittura e letteratura, fino al punto da poter essere considerati – alcuni di essi – come gallerie di ritratti femminili presentati in forma di danza.
Nella seconda parte del volume, a partire dalla cronaca di uno degli avvenimenti più importanti della fine del Cinquecento (la festa del 1599 in occasione dell’ingresso regale a Milano dell’Infanta di Spagna Isabella e di suo marito l’Arciduca Alberto d’Austria) si cerca di comprendere come la danza di antico regime contribuisca alla costruzione culturale (e nel contempo alla sua messa in discussione) di una società della grazia e della conversazione, della gloria e della magnificenza del potere regale.
L’autore de La danza nelle corti di antico regime, Alessandro Pontremoli è professore associato di Storia della danza e del mimo nell’Università degli Studi di Torino.
È autore di numerosi saggi sulle forme e le estetiche coreiche, in particolare dei secoli dal XV al XVIII. Fra i suoi volumi più recenti: “La danza. Storia, teoria, estetica nel Novecento” (2004); “Danza e Rinascimento. Cultura coreica e ‘buone maniere’ nella società di corte del XV secolo” (2011). Ha curato: “La disciplina coreologica in Europa. Problemi e prospettive” (con C. Nocilli, 2010); “«Virtute & arte del danzare». Contributi di storia della danza in onore di Barbara Sparti” (2011).
La casa editrice, Edizioni di Pagina, con sede a Bari, pubblica romanzi, saggi e riviste di argomento filosofico, letterario, filologico, etnografico, e su arte e spettacolo.
Nata nel 2001, ma con già alle spalle una lunga esperienza e specializzazione del proprio team nella progettazione grafica ed editoriale, le Edizioni di Pagina si sono affermate nel panorama locale, nazionale e internazionale, con pubblicazioni di alto spessore scientifico nonché nella divulgazione e promozione della cultura del territorio regionale.
Le Edizioni di Pagina offrono inoltre un ampio spettro di servizi editoriali avvalendosi di un team specializzato e multi-disciplinare che dal progetto grafico all’editing, dalla videoimpaginazione alla cura redazionale, fino alla realizzazione cartacea o digitale, lavora al prodotto editoriale (libro, manuale, catalogo) con una visione e una cura contemporaneamente artigianali e industriali.