“La danza è bellezza” (Manuale d’arte per giovani danzatori) di Gabriella Cohen

Quando la tecnica incontra l’Arte a nascere è una storia d’amore. “La danza è bellezza” non è un freddo manuale nozionistico, ma un viaggio dietro le quinte dell’Arte tersicorea, che fa tappa nel mondo della disciplina, per raggiungere il cuore.

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Affrontando le principali difficoltà tecniche rilevate durante la sua carriera, Gabriella Cohen, danseuse étoile, risponde alla sua impellente necessità di trasmettere, ai giovani danzatori e agli appassionati, ciò che per lei la danza è stata ed è tutt’oggi: bellezza, tecnica, seduzione… anima.

Cosa si nasconde dietro lo sguardo, il sorriso, le movenze delicate del corpo sinuoso di un ballerino? Intervallato dalle numerose fotografie di Veronica Mauro, “La danza è bellezza. Manuale d’Arte per giovani danzatori” non vuole essere un compendio per l’apprendimento della danza tecnico-accademica, ma un pegno d’amore che accompagna il lettore attraverso i retroscena del rigoroso lavoro di un artista, fino alle emozioni del palcoscenico nell’interpretazione dei principali personaggi.

Gabriella Cohen in un giorno l’ha immaginato il libro, in un altro ancora l’ha disegnato, poi l’ha plasmato, strappato, ricucito, mescolato, assaporato, respirato. In una mattina di sole l’ha dipinto a lunghe e corpose pennellate ad olio e in una sera nuvolosa l’ha tracciato tra le sfumature del carboncino. L’ha riletto come spartito nella musica. E l’ha cancellato e l’ha riscritto. E l’ha amato. E l’ha odiato e poi l’ha amato ancora. L’ha scolpito, l’ha intonato: l’ha ballato e così ha preso vita (Editore Youcanprint, 144 pagine con illustrazioni a colori).

Nel libro c’è tutto il sentire dell’étoile e Maestra Gabriella Cohen, c’è la disciplina, ci sono l’amore per l’Arte e quello illimitato e senza riserve per i giovani, talentuosi, impegnati, tesi a superare ogni ostacolo: “il futuro”. E ci sono anche quattro persone, Veronica Mauro, Martina Arduino (prima ballerina del Teatro alla Scala), Marco Agostino (solista del Teatro alla Scala), Emilie Tassinari (ballerina dell’Het Nationale Ballet e Houston Ballet), che hanno contribuito a rendere il libro completo posando, ballando, fotografando, faticando e gioendo, per esaudire quel desiderio che l’autrice ha immaginato quel giorno: il giorno in cui ha scritto il presente libro di successo.

In particolare la pubblicazione si avvale della preziosa collaborazione dell’autrice, Joseph Bacchilega per la Coordinazione, di Veronica Mauro per la Revisione e il Progetto grafico nonché per le Fotografie originali, del critico di danza e balletto Michele Olivieri per le Note biografiche e storiche, e della Maestra accademica di danza classica Loreta Alexandrescu per la Prefazione.

L’autrice

L’autrice, Gabriella Cohen, nasce a Torino e si diploma presso il Teatro alla Scala di Milano e al Teatro Bolschoi di Mosca. È stata acclamata interprete di “Giselle”; ideale personificazione delle eroine romantiche, indimenticabile nella trasfigurazione dei suoi cigni. Gabriella Cohen viene riconosciuta dalla critica italiana come “l’erede della grande tradizione del balletto classico italiano”. Una carriera da étoile internazionale, la partnership con grandi danzatori quali Attilio Labis, Patrice Bart, Raffaele Paganini, Vladimir Derevianko, Paolo Bortoluzzi, Marco Pierin, Fredéric Olivieri, Gabor Kevehasi, Peter Breuer e la volontà di recare nel mondo lo stile di danza italiano.

All’età di sedici anni partecipa alla tournée europea dei “Giovani Solisti del Bolscioj” ed è la prima volta per una danzatrice italiana; in seguito sarà ospite fra l’altro, del “London Festival Ballet”, dell’“Opera di Budapest”, del “Ballet Royal de Wallonie”, di svariate compagnie europee oltre che di tutti i principali Teatri italiani, svolgendo numerose tournées in Inghilterra, Belgio, Israele, Ungheria, Francia, Germania, Stati Uniti, Porto Rico e Canada. Nei primi anni Settanta si esibisce al Centro per le Sperimentazioni Artistiche di Boissano con il recital “Musica per una Ballerina”.

Fra il pubblico lo scultore Cèsar, il pittore Arman e la vedova di Lucio Fontana. In seguito a questo evento il celebre artista della pop art, Andy Warhol decide di ritrarla. “Gonfalone d’Oro”, “Sagitario d’Oro” (1979), “Premio Positano” nel 1973 e, al valore nel 1987 oltre a diversi altri premi e riconoscimenti. Partecipa in qualità di ospite in programmi televisivi italiani, spagnoli, francesi e belgi. Per la RAI fra l’altro ha presentato per due anni consecutivi il Festival Internazionale del Balletto in diretta.

Ha riscosso successi come coreografa con “Le Nozze d’Aurora”, “Romeo e Giulietta”, “Coppélia”, “Schiaccianoci”, “Jonathan Livingston” e numerose altre coreografie originali.

Attualmente si dedica all’insegnamento poiché intende trasmettere alle nuove generazioni, la tradizione del balletto classico, neoclassico e del repertorio a suo tempo appresa da grandi insegnanti quali Yvette Chauviré, Anton Dolin, Patricia Neary, Assari Plisetzky, Sofia Nicolaievna Golofkina, oltre che dal Corpo insegnante dei Teatri Bolscioj e della Scala.

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