Assoluto riserbo sulla trama è stato chiesto all’anteprima stampa di ieri a Roma per “La corrispondenza” di Giuseppe Tornatore, e di quella non parlerò.
Nella capitale ieri, oltre al regista siciliano c’erano pure i due protagonisti del film: Jeremy Irons e Olga Kurylenko.
Per la stima assoluta che chi scrive ha nei confronti dell’attore britannico, è stato messo prima della collega ucraina. In verità è la lanciatissima nonché bellissima ex bond girl, la protagonista assoluta de “La corrispondenza”.
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Nel suo alternarsi tra trame incentrate sulla sua Sicilia ed altre di respiro più internazionale, dopo l’ottimo “La migliore scelta”, Tornatore segue la scia di quest’ultimo con un film diverso eppure in qualche modo intrecciato al precedente.
Lì era una donna a non farsi vedere, qui, un uomo lo fa almeno per un po’. Le ragioni son diverse ma l’amore e la comunicazione sono al centro in entrambi i casi. Un amore totale e disperato che viene raccontato unendo pian piano i suoi tasselli. La comunicazione al tempi di Skype e Whatsapp e l’astrofisica come chiave per interpretare il nostro passaggio sulla terra. Spunti ce ne son molto nella trama ordita da Tornatore, autore di soggetto e sceneggiatura oltre che della regia.
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Intenti ragguardevoli dunque, un po’ meno il risultato finale per via di una lentezza che rischia di sdraiare lo spettatore meno forte. In anteprima qualcuno ha sonnecchiato a più riprese ma non farò i nomi.
Non sembra un valore aggiunto, benché possa suonare ai più come una assurdità, neppure la colonna sonora del Maestro Morricone, recente Golden Globes per “The Eightful Eight” di Tarantino ed alla ennesima collaborazione con “Peppuccio”.
I due interpreti principali sono calzanti ed efficaci, il tasto dolente è ahimè il doppiaggio che ha il tracollo totale nei personaggi di contorno: un vero peccato.
Le vicende si dipanano tra l’Inghilterra, Edimburgo, dove il Professore Ed Phoerum/Jeremy Irons vive e la fantomatica residenza/buen ritiro ( sempre del professore) a Borgoventoso: in reltà la bellissima e incantata Isola dei Pescatori sul Lago D’Orta.
La suspense c’è ma “alla moviola” … Non è sicuramente da bocciare, ma non sono uscito di sala entusiasta.
Mi aspettavo di più e in ultima analisi non credo che lo consiglierei.
Dal 14 gennaio al cinema a voi la controprova.
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