Koyo Kouoh sarà la curatrice della Biennale Arte 2026 di Venezia, in programma per il 2026. Kouoh, originaria del Camerun e cresciuta in Svizzera, è una figura di spicco nell’arte contemporanea globale.
Koyo Kouoh è attiva a livello internazionale come consulente e membro di giuria. È stata responsabile di “Ataraxia”, il Salon suisse della Biennale di Venezia del 2017; in otto edizioni consecutive è stata curatrice del programma artistico e formativo della 1-54 Contemporary African Art Fair di Londra e New York; e ha fatto parte dei team curatoriali di documenta 12 e 13.
È autrice di numerose pubblicazioni, tra cui “RAW Académie: A Matter of Knowledge” (2020), “Word! Parola? Parola! Issa Samb and The Undecipherable Form” (2013) e ”Condition: Symposium Report on Building Art Institutions in Africa” (2012).
Dal 2019 è direttore esecutivo e curatore capo dello Zeitz Museum of Contemporary Art Africa (Zeitz MOCAA) di Città del Capo dove è responsabile di una delle più importanti collezioni di arte africana contemporanea al mondo.
Uno dei lavori più conosciuti di Kouh è la mostra Body Talk: Feminism, Sexuality and the Body in the Work of Six African Women Artists (2015–2016), che ha riscosso notevole interesse per il suo approfondimento sul femminismo africano e il ruolo del corpo come mezzo di espressione artistica e politica. Esibita inizialmente presso il WIELS di Bruxelles e successivamente in altre sedi in Francia e Svezia, la mostra ha presentato opere di sei artiste africane, tra cui Zoulikha Bouabdellah e Billie Zangewa.
L’esposizione esplorava il corpo come strumento per sfidare stereotipi, rievocare figure storiche e reinterpretare identità personali e collettive, collocandosi nel contesto di un femminismo africano emergente. Gli eventi collaterali, come tavole rotonde e performance, hanno arricchito il dibattito sul tema, evidenziando questioni di genere e visibilità nella cultura contemporanea.
La mostra è stata apprezzata per il suo approccio multidisciplinare e il suo contributo alla comprensione delle dinamiche tra arte, politica e società in Africa e nella diaspora.
Con la nomina alla Biennale di Venezia, Kouoh diventa la prima donna africana a ricoprire questo ruolo nella storia della Biennale Arte. Ha dichiarato di essere onorata dell’incarico, sottolineando il suo impegno a creare una mostra che non solo rifletta il mondo contemporaneo, ma proponga visioni per un futuro migliore.
La Biennale Arte 2026 promette di proseguire la tradizione di successo delle ultime edizioni, come quella del 2024, che ha raggiunto 700.000 visitatori, confermando l’evento come un appuntamento centrale nel panorama culturale internazionale. L’attenzione sarà rivolta ai temi della sostenibilità, dell’inclusione e del dialogo culturale, valori che caratterizzano il lavoro di Kouoh.
fonte foto sito Biennale Venezia