Sempre mercoledì, in contemporanea con l’incontro sull’identità del cinema curdo, è stato presentato in anteprima italiana “Jupiter’s Moon” del regista ungherese Kornél Mundruczó, evento speciale del festival.
Il regista si è reso però disponibile anche il giorno seguente per una chiacchierata con la stampa , che vado a raccontarvi.
L’ARTE, FARO DELLA SOCIETA’
Nell’incontro il cineasta ha affermato come l’arte,secondo lui, sia insieme alla cultura l’unica via per rinnovare la morale di un popolo e il faro guida della società (anche con un pizzico di provocazione se necessario) per non cadere in un vuoto populismo.
Con il regista non si è potuto non ragionare sulla situazione politica che vive il suo paese, l’Ungheria.
Paese che ha vissuto per molto di illusioni, nell’attesa di un momento d’oro
Ma poi il Paradiso non arrivò
LA NUOVA FORZA DEL CINEMA UNGHERESE
A fare da contraltare alla crisi del paese, la rinnovata forza del cinema ungherese che,grazie ai nuovi argomenti e spunti forniti dal governo negli ultimi anni ha cambiato visuale e ha trovato un’attitudine rivoluzionaria.
Senza dimenticare però la difficoltà per i suoi colleghi e connazionali, di essere indipendenti e fare il proprio lavoro senza confrontarsi con il sistema e senza tagliare le proprie radici.
JUPITER’S MOON E LA VERITÀ DELLA FIABA
Sulla decisione di ambientare un racconto sul tema dei migranti in ambito sci-fi il regista risponde
sono molto sospettoso nei riguardi del realismo,trovo che ci sia più verità nel raccontare una fiaba
Per questo la scelta di una trama ‘particolare’ in cui un giovane profugo clandestino diventa succube del suo potere di levitare dopo essere stato ferito mente attraversava illegalmente il confine.
In un mondo dove i miracoli si conquistano per pochi soldi…
I PROGETTI FUTURI
Se gli si chiede dei nuovi progetti il regista si illumina. Al momento sta lavorando, oltre a piccoli lavori ungheresi e a una trasposizione di una trilogia di romanzi sci-fi russi, a due lavori per il mercato di lingua inglese (v. Importanza del lavorare per un mercato più grande)
Ma sta lavorando anche a un film per Hollywood con Gal Gadot e Bradley Cooper di cui, se tutto va bene, dovrebbero iniziare le riprese a giugno
Amo lo script, è molto radicale, per un film a tratti claustrofiobico