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Primi anni 90, ex Jugoslavia: il periodo peggiore per molti che sono stati costretti ad abbandonare le loro case e i loro cari a causa della guerra. La regista Iva Radivojević ha voluto trasformare i suoi ricordi in un film: nata a Belgrado nel 1980, ha vissuto da bambina in Jugoslavia e poi a Cipro e a New York.

Il suo film Kada je zazvonio telefon, menzione speciale nella sezione “Cineasti del presente” al Festival di Locarno 2024, è stato presentato al 36. Trieste Film Festival, nella sezione Wild Roses- Serbia ed è disponibile sul portale MyMovies ONE fino a mercoledì 22 gennaio 2025.

Tutto il film è costruito sui ricordi che mi sono rimasti impressi di quel periodo, poco prima di lasciare la Jugoslavia… i ricordi ruotano intorno alla perdita e allo sradicamento, così come li ha vissuti una bambina di undici anni. Questo momento iniziale diventa di conseguenza la fonte di tutto il mio lavoro, lo scenario di ciò che avverrà.

La storia è costruita su una telefonata ricevuta un venerdì della primavera del 1992, che porta la notizia di una morte. A rispondere al telefono è Lana, un adolescente di undici anni. Da questa telefonata tutto cambia. La guerra imminente non è al centro della storia, ma le fa da sfondo.

Kada je zazvonio telefon è un racconto di formazione, un film poetico che accompagna lo spettatore lentamente nella storia, preparandolo a ciò che verrà. Lo fa attraverso il suono dello squillo del telefono che simboleggia il tempo sospeso di una nazione che sta scomparendo.

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