Dal 12 novembre arriva in tutti i cinema il nuovo capolavoro di Joe Wright, “Pan – viaggio sull’isola che non c’è” con Hugh Jackman (Wolverine – L’immortale; Humandroid), Garret Hedlund (Lullaby; Unbroken), Rooney Mara (Trash; Lei) e Levi Miller, protagonista nei panni del ragazzo che non vorrebbe crescere mai e alla sua prima apparizione in un film di produzione hollywoodiana.
Abbandonato dalla madre in tenera età, il piccolo Peter viene cresciuto in un orfanotrofio gestito da una perfida quanto dispotica suora.
Ribelle e poco avvezzo al rispetto delle regole, il bambino, tra un dispetto e l’altro, sogna di potersi riunire un giorno con il genitore mai conosciuto e di scappare quindi dalla triste realtà in cui è imprigionato.
Trascinato sull’ Isola che non c’è dal malvagio Barbanera (Hugh Jackman), avrà la possibilità di fare avverare i suoi sogni grazie all’aiuto di due dei più improbabili alleati: un giovane James Uncino (Garret Hedlund) e la sua spalla Spugna (Adeel Akhtar).
Misteri, combattimenti e fughe rocambolesche daranno quindi inizio alla leggenda di Peter Pan.
Allontanandosi dalle atmosfere più cupe e mature del predecessore “Peter Pan” di P. J. Hogan, Wright riporta sul grande schermo una fusione tra il disneyano “Le avventure di Peter Pan” ed il capolavoro cinematografico “Hook – Capitan Uncino” di Steven Spielberg.
Se infatti da una parte ritroviamo la spensieratezza e la visione cartoonesca dell’universo creato da James Matthew Barrie, dimostrato dall’assurdo inseguimento nei cieli di Londra tra una nave pirata e dei caccia inglesi, dall’altra vediamo una maggiore profondità in gran parte dei personaggi principali che, con i loro dubbi e sfaccettature, riescono a ricordare, specialmente Jackman con il suo Barbanera, l’opera spielberghiana.
Quella che viene costruita è dunque una pellicola adatta a tutti. Per i più grandi, le continue allusioni alla futura rivalità tra Pan ed Uncino non possono che rubare un sorriso a chi li ha visti più volte affrontarsi a duello nelle varie opere in cui vengono rappresentati. Per i più piccoli sarà invece impossibile non rimanere affascinati dall’ Isola che non c’è e dalla storia raccontata nel film.
Con un perfetto comparto tecnico eccezionale, un 3D finalmente ben utilizzato e giustificato ed una colonna sonora in grado di rapire il pubblico, “Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è” presenta una vera rivoluzione nella riproposizione dei classici Disney sul grande schermo, scrollandosi di dosso quelle atmosfere forse eccessivamente cupe e mature di “Maleficent” e “Biancaneve e il cacciatore” e presentando, invece, un film spensierato e capace di soddisfare dai più grandi ai più piccoli.
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