di Michele Olivieri
The power of theatrical madness e This is theatre like it was to be expected and foreseen, al Teatro Strehler, dal 27 maggio all’1 giugno: due spettacoli-manifesto che compongono una minimaratona, un’imperdibile esperienza di teatro totale (4 ore e ’20 il primo spettacolo, 8 ore il secondo), dedicata a Jan Fabre. Pittore, scultore, coreografo, performer teatrale, visual artist, Fabre ha inventato un linguaggio originale, una cifra stilistica immediatamente riconoscibile.
In occasione del trentennale della compagnia Troubleyn, l’ensemble cosmopolita con cui lavora e che ha sede ad Anversa, il Piccolo invita il suo pubblico a immergersi nella poetica di Fabre.
The power of theatrical madness (in scena per due recite, martedì 27 e mercoledì 28 maggio, alle 19.30) è una creazione del 1984 divenuta subito leggendaria.
Rimesso in scena a trent’anni dal debutto, lo spettacolo ritrova tutta la sua potenza visiva e espressiva, riaffermando la poetica di Fabre, l’amore per la scena che osa superare i confini, che privilegia la commistione delle arti.
In una scenografia-installazione in cui sono proiettati dipinti della pittura classica e manierista da Michelangelo e Raffaello a Fragonard, il corto circuito tra arti visive e palcoscenico si realizza nell’intreccio tra momenti di danza, musica e parola.
This is Theatre… è un’esperienza di teatro totale dalla durata di una giornata lavorativa e per questo è proposta sabato 31 maggio e domenica 1° giugno (sempre alle ore 15). Sono otto ore che contengono la summa del teatro di Fabre, della sua concezione estetica in cui immagini, suono, fisicità, interazione con il pubblico si esaltano al massimo grado.
Gli attori recitano, danzano, cantano, formano quadri viventi in un progressivo annullarsi di se stessi. Perché in fondo, come dice Fabre, “il teatro è l’esercizio della sparizione”. Uno spettacolo per chi pensa che i limiti vadano sempre oltrepassati, soprattutto a teatro.
Informazioni e prenotazioni 848800304 – www.piccoloteatro.org