Una mostra che indaga nella vita e quindi nelle relazioni con sé stessi, con l’altro, con il Creato e con Dio.
A Casa Cavazzini – Museo di arte moderna e contemporanea di Udine è possibile visitare (fino al 16 luglio 2023) la nuova mostra nata dalla collaborazione tra il Comune di Udine e l’associazione culturale Comitato di San Floriano di Illegio e curata da Don Alessio Geretti. Il percorso di visita della mostra «Insieme» propone cinquantacinque capolavori di cui, per due terzi, provenienti dall’estero e in genere mai esposti in Italia.
La mostra
Le opere narrano la variopinta ricchezza dall’arte occidentale tra il 1851 e il 1992: si possono ammirare l’eleganza dei Preraffaelliti e diversi esempi di raffinato Realismo ma anche le suggestioni del Surrealismo, dell’Espressionismo, del Simbolismo e dell’Astrazione che si intrecciano e dialogano in modo superbo.
Le sezioni di cui si compone l’esposizione sono arte e relazioni; solitudini; amore; sangue; prossimità; conflitti, il cielo; smarrirsi; ritrovarsi. Già lette in successione, queste parole costituiscono un viaggio interiore, da seguire sala dopo sala.
La mostra si può definire un vero specchio per l’anima, che comincia con un’opera che ha al centro proprio uno specchio – quella di Salvador Dalí dal non facile titolo “Dalì visto di spalle mentre dipinge Gala vista di spalle eternizzata da sei cornee virtuali provvisoriamente riflesse da sei veri specchi” – e che tra le ultime opere presenta quella di Michelangelo Pistoletto “Autoritratto”, dipinta su metallo levigato a specchio affinché esplicitamente l’opera includa lo spettatore che vi sosta dinnanzi.
Gli artisti
Nell’elenco degli autori esposti emergono le firme di John Everett Millais, Franz von Stuck, Vasilij Kandinskij, Salvador Dalí, Alberto Savinio de Chirico, Renato Guttuso, Michelangelo Pistoletto, Giuliano Vangi, Gianfranco Ferroni, Tibor Csernus e anche del friulano Mirko Basaldella, autore di un dipinto mai esposto nella sua storia e visibile finalmente in mostra.
Formazione rocciosa. Monte di Sodoma
1963, Olio su carta telata,
Portogruaro, Collezione privata
La figlia del boscaiolo
1851, Olio su tela,
Londra, City of London, Guildhall Art Gallery
Un difensore speciale
1893, Olio su tela,
Touchstones Rochdale, Rochdale Arts & Heritage Service
Da segnalare, tra le numerose opere che colpiscono, quella del Preraffaellita John Everett Millais “La figlia del boscaiolo”, testimonianza delicata dell’amore innocente e impossibile tra la figlia di un taglialegna e il figlio del ricco proprietario terriero locale, il tenero dipinto di Charles Burton Barber “Un difensore speciale” e l’imponente dipinto di Sir William Blake Richmond “Orfeo di ritorno dalle tenebre” che presenta la conflittualità nel rapporto tra l’uomo e Dio.
Una mostra che testimonia quanto profondamente siamo tutti interconnessi.
Dal Romanticismo fino ai nostri giorni si snoda un percorso d’arte che ci ricorda l’annoso invito del “conosci te stesso” ma che ora viene compreso in modo nuovo e non più in chiave solitaria, in una ritrovata prossimità: nessuno conosce sé stesso e il mondo se non a partire dai riconoscimenti o dai non riconoscimenti sperimentati nella sua vita di relazione.
www.udinegrandimostre.it
Casa Cavazzini – Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine
18 febbraio – 16 luglio 2023