Il 7 marzo, per la prima volta assoluta a Roma, sul palco della Fonderia delle Arti prende il via il progetto che unisce l’Improvvisazione Teatrale al mondo della disabilità. Molti sono i corsi di teatro aperti a disabili, ma mai fino ad ora a Roma e in gran parte d’Italia, l’Improvvisazione Teatrale era stata vista e utilizzata come strumento per sostenere uno percorso di riabilitazione.

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Un esperimento riuscito in Emilia Romagna dove, da oltre tre anni la Compagnia TraAttori organizza corsi, workshop e spettacoli basati sull’improvvisazione teatrale quale strumento aggiuntivo e di supporto in un percorso riabilitativo.

L’ Associazione Artéteca ha voluto coinvolgere a Roma i colleghi emiliani organizzando un workshop specifico e uno spettacolo teatrale con ospite la compagnia “Fuori di Teatro”, una compagnia integrata di attori con disabilità e normodotati.

Grazie alla collaborazione di queste due associazioni, quindi, il 7 marzo dalle ore 15.00 alle ore 19.00, si terrà il workshop dedicato al sostegno e alla riabilitazione attraverso l’arte dell’Improvvisazione teatrale. Quattro ore di laboratorio dedicate a Medici, Psicoterapeuti, Operatori Socio Sanitari, Insegnanti, Tecnici della riabilitazione, Improvvisatori ed Attori, nelle quali si affronteranno diverse tematiche, prime tra tutte, si cercherà di comprendere come utilizzare al meglio l’Improvvisazione Teatrale quale strumento aggiuntivo e di supporto in un percorso riabilitativo (Si lavorerà, insieme al gruppo dei Fuori di Teatro, su sostegno, ascolto, didattica per le diverse abilità, dinamiche di integrazione, riabilitazione delle competenze relazionali, valorizzazione e accettazione del gruppo).

Il 7 marzo, per la prima volta assoluta a Roma prende il via il progetto che unisce l’Improvvisazione Teatrale al mondo della disabilità. Come è nata questa idea?

Da un incontro con Marcello Savi (fondatore di TraAttori). Da un po’ avevo il desiderio di mettere le tecniche e il processo peculiari dell’Improvvisazione Teatrale, a disposizione di aspetti sociali e di supporto alla fragilità. L’ho raccontato a Marcello e lui mi ha “confessato” che aveva un progetto che andava avanti da qualche anno. Da lì l’idea di provarci.

Molti sono i corsi di teatro aperti a disabili, ma mai fino ad ora a Roma e in gran parte d’Italia, l’Improvvisazione Teatrale era stata vista e utilizzata come strumento per sostenere uno percorso di riabilitazione. L’Improvvisazione ha quindi una marcia in più?

Ritengo di si. Pur riconoscendo l’indubbio valore terapeutico di un percorso di teatro “tradizionale”, l’improvvisazione si distingue per il fatto di basarsi fortemente su concetti come libera espressione di sé, rottura degli schemi e totale sospensione del giudizio.

In contesto di supporto e sostengo di un gruppo, questi fattori possono diventare la chiave per riappropriarsi della propria spontaneità, entrare in contatto col proprio mondo interno di vissuti ed emozioni, senza giudizio e valorizzandolo al massimo. È possibile, così, riconquistare capacità comunicative, relazionali e sociali, aprirsi ad un “mondo esterno” e, acquisire, di conseguenza, maggiore comunicatività e fiducia in sé stessi.

Se questo è importante e benefico per ogni individuo, immaginiamo quanto possa essere cruciale per un’utenza socialmente fragile ed “esposta” al giudizio costante di un’intera società.

Il 7 marzo dalle ore 15.00 si terrà un workshop Riabilit-AZIONE con l’Improvvisazione Teatrale. In cosa consiste e a chi è rivolto?

Il workshop è rivolto a tutti i professionisti, volontari o operatori per lavoro o altro, si trovino a partecipare a percorsi di sostegno alla riabilitazione di utenza disabile o socialmente fragile e che vogliano aggiungere un prezioso strumento al proprio bagaglio di interventi. Penso, ad esempio, ad insegnanti, medici, terapeuti, operatori socio sanitari, operatori sociali, volontari, tecnici, oltre, ovviamente, ad attori ed improvvisatori e che siano interessati magari a partecipare, come formatori o volontari, ai futuri laboratori.

Sarà un lavoro esperenziale, condotto insieme alla compagnia “Fori di Teatro”, una compagnia integrata di attori con disabilità, in cui lavoreremo, attraverso giochi ed esercizi, direttamente con gli strumenti tipici dell’improvvisazione applicata a questa particolare utenza e cercheremo di sperimentare come l’improvvisazione possa diventare uno strumento prezioso a sostegno di un processo riabilitativo.

Parte integrante in questo progetto è costituita dall’Associazione TraAttori, realtà che opera in Emilia Romagna. Di cosa si occupa e come è nato questo sodalizio?

I TraAttori sono una compagnia e un’associazione culturale attiva nella divulgazione ed insegnamento dell’Improvvisazione Teatrale. Sono molto attenti al sostegno a progetti sociali, primo fra tutti, la partecipazione attiva ai “Fuori di Teatro”. I “FdT” nascono nel 2006, con il sostegno delle ASLdi Fidenza, Parma  e Piacenza e vedono la partecipazione di utenti e volontari dei servizi sociali, del SERT e del C.S.M. Il progetto ha portato alla nascita di una compagnia integrata dove gli spettacoli non hanno copione, né tema né una trama già decisa. Tutto si basa sulla creazione del momento e sulla complicità del pubblico.

Dal mio incontro con Marcello Savi, fondatore dei TraAttori, è dal nostro desiderio reciproco di fare rete ed iniziare una collaborazione virtuosa, è nata l’idea di portare la loro esperienza anche sul territorio romano. Alla base c’è una stretta cooperazione, sia tecnica che didattica, che porterà ad una condivisione di metodi, obiettivi ed esperienza, anche facendo rete tra le istituzioni e le AUSL romane ed emiliane.

Alle 21.00, dopo il workshop si terrà uno spettacolo teatrale. Ci può anticipare qualcosa?

Sarà uno spettacolo divertente e inaspettato. Non sappiamo di cosa parlerà, non avendo un tema o un copione definiti, ma coinvolgerà il pubblico che si ritroverà proiettato nel mondo di emozioni degli stessi attori. Nascerà una naturale e forte empatia con il pubblico e possiamo assicurare che sarà sorprendente vedere la spontaneità e la voglia di comunicare e divertirsi di tutti gli attori sul palco.

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