Stare meglio oggi
Scritto e diretto da Giacomo Ciarrapico
con Carlo De Ruggieri
musiche Giuliano Taviani
disegno luci Luca Barbati
Conosciamo Giacomo Ciarrapico come uno degli ideatori di Boris, perla televisiva che, una volta tanto, ha generato un fenomeno di massa positivo. Boris ha dimostrato, con le sue tre serie all’attivo e un film per il grande schermo, che è possibile creare prodotti validi, se si lascia spazio alla verità.
Abbiamo ritrovato l’attore e regista romano al Teatro Cometa Off di Roma con un nuovo spettacolo dal titolo ‘Stare meglio oggi’, interpretato da Carlo De Ruggieri, uno dei protagonisti della fortunata serie.
Ciarrapico dimostra una grande capacità di scrittura che si esprime anche attraverso l’uso di una metafora potente e originale: il conflitto interiore dell’individuo viene paragonato ad una crisi di governo. Ognuno di noi è amministrato come se fosse uno stato, con tanto di ministeri, un governo tecnico e un premier che cerca di nascondere le crepe di una nazione che tira a campare.
Il protagonista chiama a raccolta tutti gli avvenimenti più importanti della sua vita tra cui anche un ‘fatto brutto’ (cioè il tradimento e l’abbandono da parte della sua fidanzata) e ce li presenta illustrando la situazione politica del paese (interiore): i piccoli partiti che non si riescono a mettere d’accordo, i ministeri interni che vengono creati per sopperire a delle mancanze e il ruolo della carta stampata in circolazione dentro di sé che ha una chiara tendenza filogovernativa.
Ogni paese che si rispetti, poi, ha un suo governo provvisorio, chiamato governo balneare, che legifera in maniera sconsiderata e che, generalmente, viene istituito tra giugno e settembre. Si prosegue con il ministero degli esteri che gestisce le relazioni interpersonali e poi c’è il ministero della salute, dello sport, dell’economia e della cultura, fino ad abbracciare ogni aspetto della vita del proprio paese.
Diversi gli spunti su cui riflettere, come il fatto che la politica non funziona perché i nostri comportamenti non funzionano. Inutile lamentarsi se poi non si agisce o si agisce male. Che si tratti dell’Italia o del proprio paese interiore, il problema è sempre lo stesso: l’incapacità di governare.
L’assetto scenico su cui il protagonista si muove è una stanza da letto con uno scrittoio e un mucchio di giornali sparpagliati sul pavimento che permettono all’attore di ‘lanciare’ le notizie: un governo populista degli ultimi anni, un premier sorridente che aveva promesso benessere per tutti, una costituzione ‘interna’ rimasta inapplicata, i poteri occulti della mafia e dei servizi segreti.
La vivacità del testo e la bravura De Ruggieri fanno il resto. Apprezziamo la fisicità dell’attore lucano, il suo fare un po’ impacciato e l’espressività dello sguardo dietro i grandi occhiali dalla montatura scura. I tempi comici sono azzeccati, le risate non mancano e la giusta durata dello spettacolo fa sì che il tutto sia ancora più godibile.
Quando il paese è in crisi non rimane che la fuga all’estero, ed è proprio a Parigi che il protagonista trova una nuova compagna, il cui paese (interiore) è governato da una democrazia progressista. Finalmente la nazione trova una nuova stabilità che corrisponde ad un nuovo equilibrio corpo-mente. La ripresa di una vita sana si riacquista passo dopo passo grazie ad un costante allenamento, tant’è vero che, usando le stesse parole del testo di Ciarrapico, ‘la felicità non è fatta di scatti, ma di una costante ed eterna corsetta’.