In scena al “La Contrada-Teatro stabile di Trieste” ancora questo pomeriggio e domani sera “Il solito viaggio”, commedia surreale e dissacrante, di Matteo Oleotto e Filippo Gili.
Protagonisti attori di consolidata esperienza sulle tavole di un palco o dietro la cinepresa come Marina Massironi, Roberto Citran, Luisa De Santis, Giancarlo Ratti e Aram Kian.
AGENZIA DI VIAGGI O ALTRO?
Sembrerebbe una normale agenzia di viaggi, con i depliant sugli scaffali e faldoni sulla scrivania.
Ma già il fatto che i primi due “clienti”, Zelda (Massironi) e Anacleto (Citran)che troviamo sulla scena, facciano finta di non vedersi o di esser capitati lì per caso dovrebbe far riflettere sulla realtà dell’agenzia.
Nello scambio di battute tra i due scopriamo che uno amerebbe andare in Scozia ma non a vedere città e colline, bensì una antica distilleria abbandonata; l’altra vorrebbe andare in Africa ma non per deserti o zoo-safari, solo per arrivare in quel luogo incredibile dove un raggio di luna può essere letale.
Tutto fa comunque pensare a un’agenzia di viaggi ma lì non si comprano sogni, case, lavori, svaghi: lì si aiuta nel migliore dei modi… chi vuol togliersi la vita. In più, l’agenzia offre pacchetti ottimizzati: forse in due no, ma in tre, a morire in quello stravagante modo, si può fare!
MAL DI VIVERE E MUTI BISOGNI
Ma loro sono in due…come ovviare? Tra elenchi di motivi per morir e un sogno da realizzare prima di farlo arrivano altri due clienti, Maria e Luca che si aggiungono a creare un confronto sulla difficoltà di vivere e sui desideri legati quel “solito” viaggio, l’ultimo….
Quando sembra tutto pronto e basterebbe solo firmare il contratto,per il quale il titolare, Franco (Giancarlo Ratti) freme, ecco il colpo di scena!
Due ore per riflettere sulla morte anche ridendo e per pensare che anche se ci sono motivi della A alla Z per farlo…spesso qualcosa può cambiare le intenzioni….
Un BRAVO a tutto il cast e ai registi per come hanno trattato in modo delicato questo argomento!