Giace inerme sul palco il grande e pesante sipario verde smeraldo pronto ad essere fatto in mille pezzi. Un ricordo per chi oggi ha assistito all’ultima conferenza stampa del glorioso teatro di Piazza XXV Aprile a Milano, il Teatro Smeraldo appunto. Teatro che da domenica mattina sarà definitivamente chiuso, venduto alla catena Eatitaly che lo trasformerà in un supermercato di lusso con annessi ristoranti e amenità varie.
Gianmario Longoni, proprietario, o meglio ex proprietario del teatro, accoglie gli ospiti fuori, tra i tre scalini che portano al foyer e la rete metallica che delimita gli ultimi lavori in corso della piazza, lavori (realizzazione di svariati box) che avrebbero contribuito in modo pesante al fallimento, negli anni, del grande teatro (tra i più grandi a Milano e in Italia). Strette di mano che hanno sapore di cordoglio.
E’ un pezzo di storia di Milano e del teatro che se ne va. Gianmario, classe 1968 iniziò a gestirlo sul finire degli anni ’80 e lui era poco più che un ragazzino. Diede vita ad un luogo dove la grande musica leggera, rock, italiana e internazionale andava a braccetto con note produzioni teatrali. Sintetizzare 25 anni di attività è complicato, ma oggi, sullo schermo posto al centro del palco, scorrevano in loop le foto di molti appuntamenti, di molte alzate di sipario. Elencarli tutti è impossibile. Posso ricordare i concerti a cui io ho lavorato ad esempio.
Si perché dallo Smeraldo ci sono passata anch’io e parecchie volte in questi anni.
Praticamente la mia professione di ufficio stampa è quasi nata li, sulla scala di destra che porta alla galleria, una sera di aprile del 1989..La notte della chitarre. Sulla scala era seduto uno dei più grandi organizzatori di concerti in Italia, Franco Mamone, e un giornalista, Mario Luzzatto Fegiz, me lo presentò. Da li a poco iniziai a lavorare con Mamone come, appunto, ufficio stampa dei suoi concerti. E Mamone proprio allo Smeraldo, nel maggio del 1996, organizzò uno dei concerti più belli di Springsteen. Si, Springsteen in quell’anno fece tour in acustico, da solo sul palco.
Ma prima di Springsteen seguìì tanti altri concerti, De Gregori, Dalla, Vanoni, Raf, Cocciante, Branduardi solo per citarne alcuni. Tutte foto che oggi scorrevano insieme a quelle di spettacoli come Chorus Line, Jesus Christ Superstar, Peter Pan, Aggiungi un posto a tavola, i primi che mi vengono in mente.
Che cosa succederà ora? Purtroppo niente. Gianmario non è riuscito ad ottenere dal Comune la concessione (in affitto) di area per poter allestire una tensostruttura. Una situazione che avrebbe dovuto essere temporanea in attesa di veder realizzato il suo vero progetto: la costruzione di un nuovo Teatro Smeraldo. Gianmario mi fece vedere i disegni della struttura circa sei mesi fa. Imponente, modulare, capace di trasformarsi in arena aperta. Gli dissi semplicemente “te lo auguro”.
Ecco, si, te lo auguro, a te e a tutti i collaboratori. Vi auguro di trovare presto un posto per ricominciare e tornare ad essere un punto di riferimento per la cultura e l’intrattenimento a Milano.