Diciassette titoli tra nuove produzioni e riprese, tra i quali 7 di drammaturgia contemporanea, 4 prime assolute, lunghissime teniture; 5 proposte in lingua originale, di cui 3 prime nazionali; 16 ospitalità italiane con 12 titoli contemporanei; 4 appuntamenti di danza, tra i quali una novità assoluta; collaborazioni storiche che si rinnovano; la Scuola fondata da Strehler e intitolata a Luca Ronconi che compie trent’anni di attività formativa e avvia a ottobre 2017 il nuovo corso per allievi attori; programmi educativi e di ricerca con 12 Università, Accademie e Scuole di specializzazione, un progetto di Alta Formazione Internazionale e il progetto europeo Oblomov; il Chiostro Nina Vinchi che si conferma luogo, vivo e attivo, di intersezione delle correnti che attraversano e animano il tessuto della città, grazie anche allo spazio multimediale RovelloDue, al nuovo bookshop ‘Corraini in Piccolo’ e al Caffè letterario.
Nella nuova Stagione, l’impegno produttivo del Piccolo si manifesta in titoli, dalle lunghe teniture, che intrecciano un fitto, intenso dialogo tra passato, presente e futuro, assottigliando il confine canonico tra classici e contemporanei: un’opera cardine del Novecento, mai messa in scena prima, L’interpretazione dei sogni di Freud (42 repliche al Teatro Strehler) nell’elaborazione drammaturgica di Stefano Massini, diretta da Federico Tiezzi; un titolo che appartiene a un repertorio non tradizionale, Uomini e no, con la regia di Carmelo Rifici (24 repliche al Teatro Studio) e una compagnia di giovani attori professionisti, usciti dall’ultimo corso della Scuola del Piccolo, giovani come i ventenni raccontati da Vittorini; il romanzo di un giudice, Elvio Fassone, adattato da Paolo Giordano e diretto da Mauro Avogadro, Fine pena: ora (24 repliche al Teatro Grassi) che illumina drammaticamente la recente storia italiana e riflette sul senso del riscatto; un classico come il Goldoni del Teatro comico (30 repliche al Teatro Grassi), riletto da Roberto Latini come un Pirandello ante litteram. Le produzioni che vengono riprese, Pinocchio di Antonio Latella, Bestie di scena di Emma Dante, e quelle che sono in tournée come Elvira di Toni Servillo, sono state salutate, al loro debutto, da un consenso di pubblico straordinario e chiudono, con il ritorno a Milano nella Stagione 2017/2018 (Elvira nell’autunno 2018, con oltre 200 repliche), il cerchio di importanti tournée in Italia e all’estero.
E, come sempre, se il Piccolo attraversa il mondo con i suoi spettacoli, gli spettacoli del mondo attraversano le Stagioni del Piccolo, quest’anno con il ritorno atteso di un regista molto amato, Lev Dodin, che dirige Il giardino dei ciliegi, confermando il legame speciale che, da sempre, unisce il Maly Teatr al Piccolo, e due novità: il regista fiammingo Luk Perceval, per la prima volta al Piccolo e, in assoluto, in Italia, e il collettivo Rimini Protokoll. Oltre alla raffinata follia dei PaGAGagnini che trasformano il pentagramma in occasione imperdibile di acrobazie e virtuosismi musicali.
La Stagione 2017/2018 del Piccolo Teatro si apre mentre ancora corre l’anno del Settantesimo, al quale nel mese di maggio 2017 è dedicato un fitto calendario di spettacoli, iniziative, esposizioni, incontri. Oltre 25.500 giorni di ‘Teatro d’Arte per Tutti’, un impegno e un’ambizione sempre viva e instancabile, confermata nel 2016 dal riconoscimento, ad opera del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di quell’‘autonomia statutaria’ che già Paolo Grassi chiedeva per il teatro che insieme a Giorgio Strehler aveva creato nel ’47: una conquista, ma sopra ogni cosa una rinnovata responsabilità, alla quale anche la Stagione 2017/2018 si impegna a rispondere.
IL SETTANTESIMO
Dal 14 maggio, data del 70° compleanno del Piccolo, si irradia – dai primi giorni di maggio fino a novembre 2017 – un denso programma di iniziative che coinvolge profondamente la città di Milano, a celebrare e rinnovare il senso di fare teatro.
5 spettacoli in lingua originale con i più grandi nomi del panorama internazionale: Stéphane Braunschweig, Thomas Ostermeier, Lev Dodin (protagonisti anche di incontri con il pubblico), Ute Lemper, la Shanghai Theatre Academy, con la quale da anni corre un preziosissimo scambio artistico (in virtù dell’intenso rapporto di collaborazione che lo lega alla Cina da oltre 15 anni, recentemente il Piccolo è stato inserito, unico teatro di prosa italiano, nel Forum Italia Cina).
Tornano, inoltre, affiancati in palcoscenico due spettacoli che rappresentano i manifesti vivi dell’idea che Luca Ronconi e Giorgio Strehler avevano del fare teatro: In cerca d’autore. Studio sui “Sei personaggi” di Luigi Pirandello e Arlecchino servitore di due padroni.
Di Arlecchino, oltre alla programmazione al Teatro Grassi, sono in programma due rappresentazioni speciali all’Istituto Penitenziale Minorile Beccaria e all’Anfiteatro Martesana. Allo spettacolo simbolo del Piccolo e al suo immenso protagonista Ferruccio Soleri sarà anche dedicato un documentario a cura di Rai Cultura e una videoinstallazione nell’Ottagono Galleria Vittorio Emanuele II.
Le immagini, foto e video, che raccontano la storia del Piccolo prenderanno vita nello spazio della città, attraverseranno via Dante, entreranno nel Chiostro Nina Vinchi e si riverbereranno sulle facciate del Teatro Grassi e dello Strehler. Giornate di studio, una ‘lezione aperta’ e un libro, ‘La ricerca della bellezza’, che raccoglie spettacoli e interpreti visti da Giulio Giorello in collaborazione con gli Archivi del Piccolo, edito da Corraini.
La musica del Piccolo tornerà a risuonare grazie a un ciclo di appuntamenti in omaggio a Fiorenzo Carpi, a un concerto di Ornella Vanoni e a uno spettacolo in cui Enrico Intra, nei panni di Prospero, rilegge musicalmente la Tempesta di Shakespeare. Infine un francobollo, dedicato al Piccolo dal Ministero dello Sviluppo Economico: la cerimonia di annullo si svolgerà nel Chiostro Nina Vinchi, nella prima giornata di emissione.
PRODUZIONI
VIAGGIO NELLA MILANO DI VITTORINI – Una compagnia di giovani attori professionisti, usciti dall’ultimo corso della Scuola del Piccolo, guidati da Carmelo Rifici in una nuova produzione del Piccolo Teatro, si mette alla prova con un repertorio non tradizionale, una drammaturgia scritta da Michele Santeramo e tratta dal romanzo che Elio Vittorini pubblicò nel 1945. Uomini e no è un viaggio, metaforico, ma non solo, nella Milano sventrata dalla guerra, la mappa intima di una generazione dilaniata. Un viaggio, anche, attraverso il cambiamento dei luoghi della città.
DEI DELITTI E DELLE PENE, SECONDO AVOGADRO – Un’indagine sui delitti e sulle pene, sul senso e il valore del riscatto, sugli intrecci e le coincidenze nei quali il caso o le leggi della fisica fanno inciampare le umane vicende. Paolo Giordano, pluripremiato autore di La solitudine dei numeri primi, si ispira a Fine pena: ora, il romanzo del Giudice Elvio Fassone per una scrittura scenica che disegna il miracoloso e improvviso annodarsi di mondi paralleli. A guidarne le geometrie sulle scena, a rendere ‘carne viva’ le parole dei due protagonisti, interpretati da Massimo Foschi e Paolo Pierobon, è Mauro Avogadro, al quale il Piccolo Teatro ha affidato la regia.
TIEZZI SOGNA FREUD – Uno spettacolo monumentale che abiterà il palcoscenico dello Strehler per oltre un mese e mezzo. Un tema potente, una compagnia numerosa di interpreti d’eccezione, guidati da Federico Tiezzi. Un’opera mai portata in scena per una delle produzioni di punta della prossima Stagione: è L’interpretazione dei sogni ispirato al testo
che si affacciò al Novecento (fu pubblicato nel 1899), anticipandone inquietudini e illuminazioni. Nella lettura drammaturgica di Stefano Massini e nella visione registica di Tiezzi, il mosaico di casi e personaggi raccontati da Freud diventano tasselli di un grande enigma da decifrare.
GOLDONI, LATINI E LA COSCIENZA DEL TEATRO – Roberto Latini cura la sua prima regia in una produzione del Piccolo, con una compagnia totalmente inedita e un Goldoni, che, nelle sue intenzioni, ha il sapore di un Pirandello ante litteram. E’ il Novecento stesso, infatti, le sue contraddizioni, ma anche le sue scintillanti consapevolezze, che il regista intuisce brulicare in quest’opera, alle basi stesse del teatro moderno. Il teatro comico, lo dice Goldoni, è Commedia che si pone come prefazione di tutte le sue Commedie e, anche secondo Latini, prefazione di modernità, coscienza rivoluzionaria del teatro stesso.
BRANCIAROLI E RONCONI – Franco Branciaroli torna a interpretare uno spettacolo evento del teatro italiano: la Medea diretta da Luca Ronconi, di cui fu protagonista nel 1996, quando debuttò al Teatro Donizetti di Bergamo. Una ripresa (ad opera di Daniele Salvo) del lavoro del grande regista scomparso nel 2015, riportato sulle scene da uno degli artisti che ha lavorato con lui più a lungo e in maggiore vicinanza.
ANCORA NUOVE STORIE, PROPRIO COSÌ – Nato come opera-dibattito sulla legalità e dal 2017 in coproduzione con il Piccolo Teatro, Dieci storie proprio così di Giulia Minoli ed Emanuela Giordano si arricchisce di un’ulteriore evoluzione narrativa – un approfondimento su Mafia capitale e sui legami tra ‘ndrangheta calabrese e Lombardia – e della naturale collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e in particolare con il Corso di Sociologia della Criminalità organizzata di Nando Dalla Chiesa, con il quale il Piccolo, attraverso l’“Osservatorio sul presente”, svolge da anni un intenso lavoro di studio e riflessione sui temi della legalità.
PRODUZIONI: RIPRESE, TOURNÉE
Un ritorno reso quasi ‘necessario’ dai ‘tutto esaurito’ con cui il pubblico ha risposto alle lunghissime teniture delle produzioni nella Stagione 2016/2017. Nel novembre 2017 il Teatro Strehler ospiterà nuovamente il Pinocchio di Antonio Latella, dopo la tournée italiana. Diciassettemila spettatori hanno applaudito le Bestie di Scena di Emma Dante che, dopo la partecipazione al Festival di Avignone a luglio, partono per una lunga tournée che le porterà in Italia e in Francia, prima del ritorno a Milano, nel maggio 2018. Un itinerario identico attende Elvira di Toni Servillo che, dopo la tournée, si riaffaccerà alla platea del Teatro Grassi, nell’autunno 2018 (Stagione 2018/2019), avendo superato le 200 repliche.
E poi Arlecchino, un atto d’amore assoluto per il teatro che non può che rinnovarsi ogni anno.
ANTICIPAZIONI STAGIONE 2018/2019
Declan Donnellan, uno dei più grandi registi europei, Leone d’Oro alla carriera, che il pubblico del Piccolo ha conosciuto e amato per gli spettacoli shakespeariani ospitati in lingua originale, dirigerà per la prima volta, con attori italiani, una produzione del Piccolo de La tragedia del vendicatore (The Revenger’s Tragedy, 1606) dell’elisabettiano Thomas Middleton, aprendo la stagione 2018/2019.
PRODUZIONI PER RAGAZZI
Non possono che essere i classici il punto di partenza dal quale cominciare a scrivere il proprio personale romanzo di formazione che, inevitabilmente, passa anche per il teatro.
E così riletture originali di Manzoni, Omero, Shakespeare, delle fiabe di Lewis Carroll, dei Fratelli Grimm, saranno i tasselli del mosaico teatrale che il Piccolo dedica ai ragazzi negli spazi del Teatro Studio e della Scatola Magica.
Accanto alle nuove produzioni proposte per la Stagione 2017/2018, come I Promessi Sposi siamo noi, il lavoro di Luciano Roman su Manzoni che chiama gli studenti a una partecipazione attiva, usando i nuovi linguaggi digitali, o Stefano de Luca che trasformerà la Scatola Magica nel Paese delle Meraviglie per un’Alice molto decisa, torneranno spettacoli a cui il pubblico giovane è molto affezionato. Canto la storia dell’astuto Ulisse di Flavio Albanese; Principe Ranocchio e Cappuccetto Rosso messi in scena sempre da Stefano de Luca, a ritmo di swing e di rock; Iliade, mito e guerra, riflessione sull’immane tragedia che sono tutte le guerre; ACTING OUT, un lavoro importante sul bullismo che prende le mosse dal Coriolano di Shakespeare, in lingua inglese, diretto da Laura Pasetti con il Charioteer Theatre. E poi si continua a esplorare la ‘macchina’ misteriosa del teatro con Il mestiere del teatro – Benvenuti al Piccolo.
SPETTACOLI IN LINGUA ORIGINALE
La cornice dedicata ogni anno agli spettacoli internazionali, sempre presentati al pubblico in lingua originale, si apre, a novembre, con un regista profondamente caro al Piccolo Teatro.
Lev Dodin è ogni volta un ritorno atteso, una novità sorprendente, una presenza preziosa di quasi tutte le Stagioni, dal 1992 quando presentò al Teatro Lirico, nell’ambito di ‘Milano Aperta’, lo straordinario Gaudeamus. Da allora gli spettatori del Piccolo hanno avuto occasione di assistere a più di venti spettacoli firmati dal grande Maestro russo, da Vita e Destino a Claustrophobia, da Fratelli e sorelle al più recente Intrigo e amore. Il Maly Teatr e il Piccolo sono da sempre legati da una profonda affinità artistica. Ora, la lunga, appassionata frequentazione di Dodin con Čechov che ha già prodotto capolavori come Zio Vanja e Tre sorelle, visti al Piccolo l’ultima volta nel 2011, scrive un nuovo capitolo con l’allestimento, al Teatro Strehler, del Giardino dei ciliegi, “una sorta di mito sull’imprevedibilità della storia e sulla sua ineluttabilità”, con Ksenia Rappoport nel ruolo di Ljuba.
Con l’inizio del nuovo anno, a gennaio 2018, la sala più versatile del Piccolo, il Teatro Studio, si presta all’invenzione drammaturgica di uno dei collettivi d’avanguardia più famosi e premiati d’Europa, Rimini Protokoll, alla loro prima presenza nella Stagione del Piccolo. Stefan Kaegi e Dominic Huber coinvolgono il pubblico in un’esperienza teatrale a metà tra installazione artistica e performance itinerante. Lo Studio verrà ‘modulato’ in otto stanze, ognuna consacrata al Nachlass – questo il titolo dello spettacolo – l’eredità, il lascito di una persona raccontata da oggetti e testimonianze multimediali. Una riflessione profondamente contemporanea intorno alla più antica questione esistenziale dell’uomo, la morte e quello che resterà di noi.
In primavera il Teatro Strehler torna a essere crocevia internazionale, aprendo le porte a una novità assoluta: il regista fiammingo Luk Perceval. Lo spettacolo, del quale firma la regia (la sua prima al Piccolo e in Italia), The year of cancer, è tratto da un testo di Hugo Claus, uno dei più brillanti romanzieri contemporanei in lingua fiamminga ed è “un racconto spietato – sono parole di Perceval – perché mostra l’amore nella sua provvisorietà, l’indistinto confine tra delusione e realtà, l’amore come droga e illusione”.
A maggio, infine, la follia musicale di PaGAGnini porterà scompiglio al Teatro Strehler, con il travolgente ensemble di quattro eccentrici musicisti, acrobati del pentagramma, sempre magicamente in equilibrio tra musica classica, eseguita con vero, raffinatissimo virtuosismo, e irresistibile comicità.
Tra gli spettacoli in lingua originale, dedicato ai ragazzi, il già citato ACTING OUT. A compact Coriolanus, sul bullismo, diretto da Laura Pasetti con il Charioteer Theatre.
COLLABORAZIONI
Molto più che collaborazioni: legami forti e longevi con realtà importanti del panorama culturale italiano, che ad ogni nuova Stagione si rinsaldano e arricchiscono. La Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, che da quasi vent’anni impreziosisce il cartellone del Piccolo con l’incanto degli ‘attori di legno’, propone una fiaba, Hansel e Gretel, e una nuova produzione, nel nome di Shakespeare, Sogno di una notte di mezza estate. Enrico Intra e la Civica Jazz Band, sull’onda del successo dell’anno scorso, affidano a una nuova edizione di MITJAZZ Festival (dicembre 2017) una raffinata prefazione della stagione musicale che, come consuetudine, accompagnerà il pubblico, con concerti a cadenza mensile, fino a primavera. La Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala ripropone i suoi due appuntamenti, sempre applauditissimi ed affollatissimi, in dicembre e primavera: Lo Schiaccianoci e il tradizionale spettacolo istituzionale, seguitissimo banco di prova dei giovani allievi diretti da Frédéric Olivieri; Aterballetto, la più importante compagnia di danza italiana indipendente, che per la settima stagione torna nella sua ‘casa milanese’, propone in prima assoluta Tempesta, una coreografia di Giuseppe Spota sulle musiche, scritte appositamente per lo spettacolo, di Giuliano Sangiorgi, frontman dei Negramaro (giugno 2018); il MilanoFlamencoFestival, a luglio 2018, completa la proposta di danza della prossima Stagione. Tramedautore, alla sua diciassettesima edizione (settembre 2017), con la nuova direzione artistica di Benedetto Sicca, diventa Festival Internazionale delle Drammaturgie, a significare l’esplorazione di tutti i territori e i linguaggi, in grado di elaborare un pensiero sulla contemporaneità.
Gli spazi del Piccolo ospiteranno ancora musica e cinema, con i cinque appuntamenti del festival MITO SettembreMusica, che quest’anno si sviluppa intorno al tema della Natura, e le presenze ormai “di casa” delle due rassegne cinematografiche Festival Mix e Souq Film Festival. Intorno a due personaggi cari alla storia del Piccolo, Fiorenzo Carpi e Giorgio Gaber, si focalizzeranno momenti di approfondimento: un serata in omaggio a colui che è considerato l’‘anima musicale del Piccolo’ (ottobre 2017), e la tradizionale rassegna di spettacoli, concerti, incontri, Milano per Gaber. Novità assolute saranno un’edizione radiofonica del Premio Ubu, che festeggia la sua quarantesima edizione con una diretta dal Teatro Studio, in collaborazione con Rai Radiotre – Piazza Verdi, e il Premio giornalistico di critica teatrale – under 36, Lettera 22. Sono confermate le media partnership con Fondazione Corriere della Sera e Radio 24.
OSPITALITÁ ITALIANE
Con le presenze di 16 spettacoli ospiti e 12 titoli di drammaturgia contemporanea, molti protagonisti della scena italiana tornano o si affacciano per la prima volta sui palcoscenici del Piccolo:
Giulia Lazzarini, Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Antonio Latella, Mario Martone, Marco Tullio Giordana, Claudio Longhi, Marco Paolini, Giuliana Lojodice, Anna Bonaiuto, Maria Paiato, Maddalena Crippa, Manuela Mandracchia, Lino Guanciale, Claudio Tolcachir, Daria Deflorian, Antonio Tagliarini, Carolina Rosi, Gianfelice Imparato, Mario Perrotta, Andrea Renzi, Enrico Ianniello, Fabrizio Falco, Vanessa Gravina, Tony Laudadio, Sergio Romano, Luciano Saltarelli, Anagoor, Renato Sarti, Enrico Intra, Pia Lanciotti.
Si comincia, a settembre 2017, con il nuovo spettacolo del Polo artistico di San Patrignano,
Dante Inferno 2.0 per Coro, Soli e Strumenti, scritto e diretto da Pascal La Delfa;
Le serve, uno dei capolavori di Jean Genet, viene portato in scena (ottobre) da tre ‘fuori classe’: Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina, dirette da Giovanni Anfuso;
San Vittore Globe Theatre – Atto II. Le tempeste: Shakespeare plasmato sui racconti di vita e reclusione di una compagnia di detenute, torna al Teatro Studio, a ottobre;
Claudio Tolcachir declina in italiano, con una compagnia d’eccezione guidata da Giulia Lazzarini, il suo Emilia (ottobre), che il regista argentino portò al Piccolo nel 2015, in lingua originale;
Marco Paolini, presenza cara al Piccolo, porta il suo ultimo lavoro, Le avventure di Numero Primo (novembre), nuovo racconto di formazione che questa volta lo vede nelle vesti di padre e narratore;
Fabrizio Falco, attore amato da Luca Ronconi, del quale ha interpretato anche l’ultima regia, Lehman Trilogy, mette in scena un altro romanzo di Paolo Giordano, indossando i panni di Évariste Galois (novembre)
New Magic People Show (dicembre) è un nuovo capitolo – dall’opera di Giuseppe Montesano – del tragicomico romanzo teatrale di un’Italia malata, raccontato dal quartetto Ianniello, Laudadio, Renzi, Saltarelli;
Il Sindaco del Rione Sanità (gennaio 2018) è il primo Eduardo di Mario Martone, all’interno di un progetto culturale che ha preso le mosse da Nest, spazio per le arti creato da un gruppo di giovani artisti in uno dei quartieri più difficili di Napoli;
Matilde (gennaio), scritto e diretto da Renato Sarti, illumina il “non eroismo” di migliaia di uomini, ma soprattutto di donne, che a caro prezzo si opposero al fascismo e al nazismo;
Stabat Mater (febbraio), oratorio per voce sola, scritto da Antonio Tarantino e affidato all’interpretazione di Maria Paiato, trasferisce sulle rive della realtà e del presente la sacralità della figura della Madre di Cristo;
Copenaghen, ormai un classico del teatro contemporaneo, torna al Piccolo, in aprile, a diciotto anni dalla sua prima rappresentazione, con lo stesso straordinario cast: Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice, sempre diretti da Mauro Avogadro;
Questi fantasmi! (aprile), capolavoro di Eduardo affidato alla regia di Marco Tullio Giordana, è lo spettacolo con il quale la compagnia di Luca De Filippo, oggi diretta da Carolina Rosi, afferma la continuità del progetto artistico del suo fondatore;
Anagoor, alla sua seconda presenza al Piccolo, con Socrate il sopravvissuto (aprile), partendo dal romanzo di Antonio Scurati, riflette sul ruolo dei maestri, sul senso dell’educazione, sui fallimenti del pensiero occidentale;
Mario Perrotta ‘canta’ la sua Odissea (aprile), racconto popolare tra mito e quotidiano, Itaca e Salento, i versi di Omero e il dialetto leccese, un’epica che si fa sofferta esperienza personale;
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, duo di performer, molto apprezzato anche all’estero, è per la prima volta al Piccolo con Il cielo non è un fondale (maggio);
La classe operaia va in paradiso, a quasi cinquant’anni dal debutto al cinema, approda al palcoscenico (maggio), con la regia di Claudio Longhi e a un minuzioso lavoro sui materiali della sceneggiatura originale di Elio Petri e Ugo Pirro.
Santa Estasi arriva al Piccolo a maggio: un lungo straordinario progetto in otto movimenti, in cui attori e drammaturghi della scuola di Alta Formazione di ERT, guidati da Antonio Latella, hanno lavorato sul mito della stirpe degli Atridi.
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