Alla Contrada di Trieste dal 10 al 15 novembre La cena perfetta riproduce sul palco una cena con qualche difetto ma una commedia coi fiocchi.
La cena perfetta arriva il 10 novembre con una prima al teatro La Contrada di Trieste ed è già un trionfo. Scrittura, regia ed interpretazioni intelligenti, dinamiche ed estremamente comiche.
Il concetto della Cena perfetta non è complicato ma concepito e portato in scena con una comicità squisitamente intelligente.
Immaginatevi un gruppo di “fornelli in fuga”, come si autodefinisce la cuoca.
Sono italiani doc ma emigrati a Parigi per portare la qualità culinaria italiana all’estero. Nella trattoria un po’ sghangherata del Girgenti, le cose non vanno male ma potrebbero andare meglio.
Infatti Salvatore, chef e coproprietario del locale, si lascia spesso prendere dalle sue passioni per l’alcol e soprattutto per il cibo di lusso. Inclinazione che sta portando il Girgenti alla bancarotta.
Le sorti del locale potrebbero risollervarsi solo con l’insperata visita di un critico gastronomico della guida Michelin.
Naturalmente però la sfortuna dei talentuosi sprovveduti non ha mai fine e ne succederanno di belle. Lo spettacolo si prospetta un trionfo fin da subito.
Non è passato neanche un quarto d’ora dall’inizio e già parte un fragoroso applauso dal pubblico in visibilio. Appena cinque minuti dopo altri applausi.
L’autore Sergio Pierattini arricchisce la storia con battute comiche ma sempre coerenti al carattere di ogni protagonista. Una comicità che non inquina le loro identità ma le esalta.
Anche grazie al saggio lavoro del regista Nicola Pistoia, si crea una dinamicità incredibile fra i personaggi. Ognuno di loro rappresenta una gemma preziosa ed unica.
L’edonista chef Salvatore è rappresentato con brio da Blas Roca Rey; la rigida cuoca Lucia viene interpretata con adorabile cinismo da Daniela Morozzi; Monica Rogledi nei panni dell’equilibrata moglie di Salvatore, Caterina, porta tanta dolcezza all’insieme. Ed infine Ariele Vincenti come il grezzo cameriere rumeno Cristian scuote di risate col suo orgoglio patriottico e la sua irritabilità.
C’è inoltre da sottolineare l’animata e frizzante interpretazione di Nini Salerno calato nella parte del critico gastronomico.
Sullo sfondo, una riflessione sulla differenza tra alcuni tipi di cucine moderne assai pretenziose e la buona vecchia gastronomia di qualità.
Se ci si vuole divertire con una commedia leggera, spumeggiante e priva di cliché La cena perfetta è lo spettacolo “perfetto”.