(Scritti per il Progetto Herla)
a cura di Simona Brunetti
con la collaborazione di Elena Zilotti
Il volume (editore Il Rio, 2019, pagine 156, nella collana “Officina teatrale”) nasce per celebrare i vent’anni di vita del progetto Herla, un’attività di ricerca e archiviazione di vaste dimensioni sul teatro rinascimentale e barocco, cuore dell’attività scientifica promossa dalla “Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo”.
Nato grazie all’energica iniziativa di Umberto Artioli (1939-2004), il progetto ha dato vita a una banca dati consultabile online sull’attività spettacolare patrocinata dai Gonzaga nell’epoca del massimo splendore dinastico (1480-1630), con una speciale attenzione per la Commedia dell’arte.
Per questo anniversario si è pensato di raccogliere i contributi più significativi prodotti dai ricercatori della Fondazione in occasione di convegni nazionali e internazionali a cui erano stati invitati.
Gli articoli selezionati sono stati elaborati in un arco cronologico di circa quindici anni dal 2004 ad oggi e sono stati organizzati in tre gruppi tematici, per meglio illustrare le principali linee di ricerca a fondamento del progetto: 1) Musici, intrattenitori e buffoni; 2) Compagnie comiche e avvento dell’attrice; 3) Viaggi, giostre e allegorie.
L’autrice
Simona Brunetti è ricercatrice di Discipline dello Spettacolo presso l’Università di Verona e presidente del Comitato scientifico della Fondazione “Umberto Artioli” Mantova Capitale Europea dello Spettacolo. Si occupa principalmente di teatro ottocentesco italiano e francese, di attività spettacolare rinascimentale e barocca.
Accanto a due monografie dedicate alla fortuna scenica in Italia della “Signora dalle Camelie” (2004 e 2008), ha pubblicato diversi saggi e un volume sul rapporto tra scrittura drammaturgica e prassi attorica nel XIX secolo (“Autori, attori, adattatori”, 2008); ha collaborato inoltre all’edizione complanare di “Angelo, tyran de Padoue” di Victor Hugo (2012), a cura di Elena Randi, e, insieme a Marco Prandoni, ha realizzato l’edizione critica di “Gysbreght van Aemstel” di Joost van der Vondel (2018). I suoi studi più recenti ruotano attorno all’analisi di copioni e libere trasposizioni tra il XVII e il XIX secolo