Il grande ritorno del Pupkin Kabarett al Teatro Miela di Trieste

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Tutto esaurito al Teatro Miela Buonawentura per il primo appuntamento della stagione con i Pupkin Kabarett, il collettivo satirico più irriverente della città.

La bora, la pioggia e il freddo non hanno impedito ai Pupkin Kabarett di riempire il teatro in occasione del primo spettacolo dell’anno, che come da tradizione cade di lunedì.

Un lunedì gelido scaldato dall’energia comica della compagnia composta da Laura Bussani, Stefano Dongetti, Flavio Furlan ed Erin McKinney e diretta dal capocomico Alessandro Mizzi.

Gli sketch parlano di Trieste e il dialetto è quello triestino. I disagi e i problemi della città vengono portati sul palco che diviene per tutta la durata dello show un altro luogo, uno spazio dove condividere il malumore popolare con una risata.

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Le questioni cittadine e la comicità con cui sono affrontate trasformano l’intero teatro in una piazza.

Spettatori e attori sono riuniti in uno spazio circolare dove ognuno interviene secondo il proprio ruolo. L’energia performativa proviene da entrambe le parti e la tipologia di spettacolo riscopre in chiave contemporanea e originale il teatro popolare di piazza, quello dei saltimbanchi e dei giullari.

Non c’è una divisione tra la platea e il palco.

Tutti si sentono liberi di intervenire ridendo, annuendo,  commentando, o semplicemente si sentono liberi di essere coinvolti. Se qualcuno dal pubblico non ha afferrato la battuta e teme di essersi perso qualcosa non esita ad attirare l’attenzione degli attori che non si risparmiano di ripetersi, spiegarsi, inglobare l’incomprensione in un nuovo sketch.

Quello dei Pupkin Kabarett è uno spettacolo cittadino, dei cittadini, della città, perché utile a sfogare collettivamente, grazie alla comicità tipica triestina, lo scontento fisiologico della comunità.

Così, la strada costiera chiusa per lavori e il tram di Opicina in congedo divengono i temi ricorrenti della serata intorno ai quali si sprecano le battute dei comici e le risate del pubblico.

Sono concesse, però, anche aperture a vicende del panorama nazionale e internazionale: dal referendum del Veneto e della Lombardia per l’autonomia regionale al caso Weinstein.

Il tutto condito dall’intrattenimento musicale de La Niente Band composta da Riccardo Morpurgo, Flavio Davanzo, Piero Purini, Andrea Zullian e Paolo Muscovi. Il quintetto jazz diviene protagonista nei cambi e accompagna frizzante il pubblico tra una gag e l’altra.

Il Pupkin Kabarett Show non è un’esperienza individuale, ma collettiva e tutta rigorosamente in dialetto. Lasciatevi contagiare dall’ironia triestina per affrontare i disagi della viabilità, le prossime elezioni, la nostalgia delle corse in tram con un sorriso a trentadue denti.

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