Sabato 2 agosto, ore 21.30
SEVILLA FLAMENCA
FLAMENCO LIBRE COMPANY
Teatro Aperto “Giuseppe Verdi”
Acqui Terme
Sabato 2 agosto alle ore 21.30 a chiusura del Festival Internazionale di danza “Acqui in Palcoscenico” nel celebre Teatro aperto “Giuseppe Verdi” di Acqui Terme andrà in scena “Sevilla Flamenca”, un omaggio all’arte flamenca che si respira nel capoluogo andaluso.
In ogni città di questa regione della Spagna, esistono differenti tradizioni e usanze, pertanto varie forme di Flamenco caratteristiche. Lo stile di Sevilla ha radici antiche ed è uno dei più ricchi ed affascinanti. Il programma inizia con una parte dedicata alla chitarra flamenca da concerto, che ricorda lo stile di Nino Ricardo, massimo esponente sevillano, per poi concentrarsi sul “cante” y “baile” in un crescendo forte e dinamico.
La “Sevillanas” è la danza più tipica e diffusa, che prende il nome dalla città medesima. Basti pensare alla “Feria de Abril”, ossia la festa più importante e caratteristica, dove tutta la popolazione è coinvolta ballando e cantando ininterrottamente tale motivo folkcloristico. In conclusione avremo il “Fin de Fiesta”, che è la parte più ritmica ed energica dello spettacolo, in cui l’improvvisazione ed il divertimento si fondono in un finale travolgente ed appassionato. Inoltre il tutto sarà arricchito dalla presenza di alcuni frammenti di poesia dell’immancabile Garcia Lorca, grande cultore dell’arte flamenca, recitate dall’attrice bailaora Elena Presti.
Ad esibirsi saranno i ballerini della “Flamenco Libre Company” nata nel 1996, fondata da Juan Lorenzo, la quale si esibisce nei maggiori festival e teatri internazionali. Tale compagnia rappresenta il desiderio di eliminare qualsiasi frontiera, limite, divario. La crescita ha bisogno di tutte le forme, dal flamenco antico, al moderno, dal mondo arabo a quello Andaluso, dal sud americano al mediterraneo, poiché tutte le autentiche espressioni costituiscono sempre più il miglioramento culturale artistico del mondo flamenco.
L’arte flamenca, le cui radici si incontrano nella Spagna del secolo XVI, si sviluppa come espressione primitiva, tramandata a voce dal popolo gitano, le cui origini sono tuttora sconosciute. Questo popolo nomade comunque non è il solo rappresentante di tale arte, poiché essa include diverse culture. Possiamo affermare almeno ben altre due tipologie oltre a quella arabo-Andalusa: la latino-americana, e quella mediterranea.
Lo scambio culturale che è avvenuto tra i diversi popoli di queste etnie ha favorito la nascita di un’arte completa, ricca ed affascinante.
Info: 011 4033800/339 2907436