L’ultimo Dio della danza

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“Roberto Bolle è bravo, bravissimo, la sua tecnica di danzatore è ineccepibile, ma sarebbe bastato solo questo per farlo diventare Roberto Bolle? No, Roberto Bolle è Roberto Bolle perché oltre alle sue straordinarie doti nella danza ne ha altre che sono state quelle che hanno fatto innamorare di lui il pubblico portandolo ad essere il simbolo di tutto quello che i giovani d’oggi vorrebbero avere per sentirsi al top: bellezza, fama e successo.

Ma se per la bellezza deve ringraziare madre natura, fama e successo sono arrivati a seguito di un perfetto e preciso lavoro dietro la sua persona. Roberto Bolle è un fenomeno mediatico dei più straordinariamente riusciti nell’ultimo decennio grazie ad un equipe di persone che hanno capito le sue potenzialità che non riguardavano solo la sfera della danza, ma andavano ben oltre”.


Inizia così l’ultimo libro scritto dalla giornalista-critico di danza Francesca Camponero, intitolato “Il fenomeno mediatico Roberto Bolle”, l’ultimo dio della danza (Gedi Edizioni, 100 pagine, con illustrazioni), disponibile su Amazon e Feltrinelli.it


Il libro non è né una biografia del noto ballerino, né una carrellata di fotografie dello stesso. A questo hanno già pensato altri. Si può piuttosto considerare come un viaggio nella splendida carriera di Bolle, che mette a fuoco tutti i vari passaggi avvenuti per raggiungere l’apice del successo.

Dai palcoscenici internazionali alle maggiori piazze italiane, gli stadi olimpici, ma anche le passerelle della moda, i set di spot pubblicitari, fino a trionfare in televisione con una serie di show che non comprendono solo la danza e il balletto.

Insomma “Bolle always and everywhere” grazie ad una fantastica operazione di marketing che è stata in grado di fare di lui un personaggio tanto popolare da essere noto anche a chi di danza classica non si è mai interessato.

Importante contributo al libro sono stati forniti dall’Ing. Pietro Barbera di Trapani con il suo vinarello, che ritrae Bolle dipinto con Nero d’Avola, e dall’artista Michelangelo Manente con i suoi simpatici fumetti usciti su “Mi-Tomorrow”, quotidiano free press di Milano.

Ambedue hanno avuto piacere di prendere parte al progetto della giornalista genovese concedendo la pubblicazione delle loro opere per la copertina.

L’autrice

L’autrice, Francesca Camponero, nata a Genova, dove assieme agli studi classici ha intrapreso quelli della danza classica. Nel 2001 si diploma in “regia teatrale” presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica Silvio D’Amico a Roma. Giornalista, critico di teatro e danza, ha scritto per dieci anni per il quotidiano “Il Giornale” e per i periodici dello spettacolo “Sipario”, “TuttoDanza”, “Expression Dance Magazine”. Attualmente è Direttore di Informadanza e inviato di Arts’life. È stata docente per i corsi di laurea all’Università di Genova – DAMS, Polo Imperia.

Il suo monologo “Tilly” ha vinto tre premi alla drammaturgia: Premio Passione Drammaturgia; Premio Nuovi Autori Italiani 2013 (Fondazione Teatro Italiano Carlo Terron); Premio Aktoris. Il suo libro “Incontri” (davanti e dietro la quinte) ha vinto il Premio letterario “La mia storia 2014”. Il libro è edito in formato e-book dalla casa editrice Liber Iter di la Spezia ed in formato cartaceo dalla casa editrice Edizioni Montag.

Il suo racconto “La valigia blu e i marzapane”, dedicato a Claudio Abbado, ha vinto il Primo Premio del Concorso Nazionale Premio “Salvatore Galanti” (prima edizione, 2015). Il suo racconto “La sala d’attesa” ha vinto il Primo Premio del Concorso Internazionale “Dei due mari” (seconda edizione, 2015). La sua commedia “Un tavolo per quattro” ha vinto il secondo Premio “Efesto Città di Catania” (2016 – Sezione Teatro).

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