Il Corpo Perfetto di e con Lavinia Savignoni sarà in scena al Brancaccino di Roma il 26, 27 e 28 ottobre e 1, 2, 3 e 4 novembre.
Uno spettacolo sull’ossessione odierna dell’essere sani, belli, mangiare bio, avere corpi perfettamente funzionanti.
Le diverse facce della protagonista danno voce, a volte in modo grottesco, ad alcuni aspetti disturbati del nostro mondo contemporaneo.
“Il Corpo Perfetto”, un titolo molto particolare. Puoi farci un’introduzione allo spettacolo?
Ho iniziato a scrivere questo spettacolo due anni fa anche se non ho lo stile tipico di una scrittrice. Ho affrontato la stesura dal punto di vista recitativo quindi improvvisando segmenti del monologo avendo bene in mente solo il tema generale di cui volevo parlare al mio pubblico.
E quale sarebbe questo tema nello specifico?
Beh sono sempre stata un’appassionata di salute e, soprattutto, di attività fisica dato che, per la mia attività sportiva, mi sono dovuta confrontare con il fatto che per ottenere una performance ottimale fosse necessario seguire sia un regime alimentare particolare che un allenamento focalizzato sul mantenere prestazioni eccellenti.
Il corpo diventa un vero e proprio strumento per raggiungere determinati obiettivi.
Questo approccio, negli anni, mi ha portato a seguire molti stili di vita passando attraverso varie fasi, da quella vegetariana fino a quella vegana. Solo ultimamente mi sono rivolta ad un medico nutrizionista che invece ha preferito consigliarmi un piano nutrizionale “onnivoro” con il quale sono tornata a mangiare tutto.
Quali risultati hai ottenuto da questi “esperimenti”?
Durante il mio periodo vegano decisi di aprire un Juice Bar in cui facevo estratti di frutta e verdura. Ovviamente la mia attività attirò perlopiù una clientela che aveva quel tipo di “fissazione” per il cibo e questo mi ha permesso di confrontarmi con delle persone molto particolari, per esempio genitori che avevano abituato i propri figli, di solito di 2/3 anni, ad una dieta completamente vegana.
Vedere situazioni simili mi ha portato inevitabilmente a riflettere e ad osservare meglio questo fenomeno legato alla fissazione per il cibo. Inutile dire che ne sono rimasta così spaventata da volerne parlare in un monologo.
Monologo che però non vuole essere una lezioncina, non credo assolutamente di aver trovato una qualche soluzione miracolosa, ma solo una riflessione personale su questa nevrosi e su questa ossessione di voler mantenere un corpo sempre al top della forma e della salute. E ne voglio parlare anche per mettere in guardia contro chi ne ha fatto un business.
Per esempio come i vari guru dell’alimentazione scoperti improvvisamente?
Esattamente. Molti di questi sono sicuramente medici e nutrizionisti esperti che sanno perfettamente di cosa parlano ma bisogna mettere in guardia le persone contro quelli che, approfittando dell’ossessione che colpisce alcune persone sui temi della salute e del cibo, sfruttano l’ingenuità degli altri per vendergli solo fumo negli occhi a prezzi stratosferici.
Quindi lo si potrebbe definire uno spettacolo contro gli estremismi.
Se un bambino malato, invece di essere portato da un medico per fargli prendere un antibiotico, viene affidato ad un ciarlatano che prova a curarlo con delle tisane, quella è una vittima dell’estremismo di cui parlo nello spettacolo. Quindi si, è uno spettacolo che vuole far discutere e aprire gli occhi su fenomeni simili.
E la protagonista del monologo è un personaggio vittima di tutto questo e attratta dall’illusione che molti dei suoi problemi possano essere risolti con le soluzioni rapide vendute da questi mercanti di fumo disposti a tutto pur di lucrare sui problemi di una ragazza vulnerabile.
E cosa spinge la tua protagonista, come anche tutte le altre persone nel mondo, ad immergersi in queste illusioni?
Li spinge il desiderio a rimanere giovani per sempre, a mantenere un’immagine perfetta di se stessi il più a lungo possibile nell’impossibilità di riuscire ad accettare l’invecchiamento come parte fondamentale ed inevitabile della vita di tutti noi.
Basti pensare a social media come Instagram, dove l’immagine della bellezza giovanile domina incontrastata. Solo i profili di ragazzi e ragazze al top della forma fisica, con tanto di foto dei bibitoni che si prendono per mantenere il fisico, riescono a raccogliere milioni e milioni di followers che poi, inevitabilmente, finiscono per esserne influenzati fino all’imitazione.
Il Corpo Perfetto
Scritto, diretto e interpretato da Lavinia Savignoni
Light Designer: Maurizio Fabretti
Supervisione costumi: Fabrizia Migliarotti
Allestimento scena: Rita Coleine
Aiuto regia audio e luci: Giancarlo Chiancone e Francesca Stranieri
La frutta e la verdura di scena sono gentilmente offerte da FRUTTERIA ROBERTO via Cesare Fracassini 17, Roma
Le foto di scena sono di Claudia Pajewski
La grafica del logo e della locandina sono di Susanna Contoli
Produzione di LA LOBA PRODUCTION