Barbablù, ispirato al romanzo di Amélie Nothomb, è un reading musicale a cura di Stefano Dongetti per la regia di Sabrina Morena (intervistata qui) andato in scena ieri al Teatro Miela- Bonawentura all’interno della rassegna on/off prosa curiosa.
Protagonisti Alessandro Mizzi, già parte del Pupkin Kabarett, e qui perfetto, depresso ma imponente Don Elemirio Nibal y Milcar.
A dare volto, brio e caparbietà alla sua giovane e nuova coinquilina Saturnine è invece Laura Bussani, recentemente vista in “Cik, pausa” e anche lei facente parte dei Pupkin.
Due leggii a lato del palco e una tavola imbandita a festa fanno da scenografia allo scambio di battute serrate tra Saturnine e Don Elemirio che portano a riflettere sulla solitudine e sull’amore e a scoprire piano piano sempre più dettagli sul passato del padrone di casa e delle sue otto ex coinquiline.
– Ammiro il fatto che lei mangi tanto e resti così magra.
– Si chiama giovinezza, ricorda?
– Sì. Ci si sente indistruttibili e all’improvviso, basta un niente, e si capisce subito che è finita.
Il sottofondo musicale, creato dal pianoforte di Riccardo Morpurgo (anche lui membro del Pupkin) e le video-proiezioni realizzate dal genio di Francesco Cappellotto con i quadri di Ferdinand Knopff rimandano alla dimensione emotiva e spirituale del romanzo.
Da un lato le musiche rinviano agli stati d’animo dei protagonisti mentre le immagini evocano e portano in immagini la passione della Nothomb per i colori e aiutano ad immaginare le precedenti inquiline degli appartamenti
A impreziosire la serata, il finale con il concerto di Marion Sila, una musicista e cantante francese “artigiana del suono” e polistrumentista.
Colpisce la sua personalità eclettica, insieme alla voce versatile, che passa da un registro lirico a sonorità dolci.
Di solito suona in trio con altri due musicisti mentre ieri si è esibita da solista, accompagnata però dalla fedele fisarmonica-simbolo della musica popolare francese e dalla “fisarmonica del futuro” elettronica.
A pochi giorni dalla festa della donna è interessante assistere a Barbablù: storia di amore, morte ma anche di riscatto femminile