I movimenti di Gurdjieff di Wim van Dullemen
“La trasmissione di un’antica saggezza”
Il libro, pubblicato dalla Casa Editrice Astrolabio, nella collana “Ulisse” (276 pagine con illustrazioni) pone in luce la figura di Georges Ivanovič Gurdjieff filosofo, scrittore, mistico, musicista, maestro di danze armeno, di origine greco-armena. Visse a lungo in Turchia e in Francia. Il suo insegnamento nel campo coreutico partiva dagli intensi studi sulle danze sacre dei dervisci. Il suo fine era la coscienza e il risveglio, superando gli automatismi psicologici ed esistenziali che condizionano l’essere umano. Le sue tecniche non sono stampate in manuali ma vengono tramandate da discepoli qualificati della sua Scuola, i testi lasciano emergere solamente la parte teorica del suo insegnamento.
L’eredità di Gurdjieff ruota attorno a tre perni fondamentali, mondi solo apparentemente indipendenti: i libri, la musica e i Movimenti. Quando morì, nel 1949, lasciò diverse opere: la sceneggiatura di un balletto, tre libri, trecento composizioni musicali e altrettante danze, cui ci si riferisce comunemente come ai “Movimenti”, oltre a qualche registrazione in cui suona l’harmonium.
Un tentativo di classificare questo variegato patrimonio culturale e spirituale desta alcune immediate domande: i suoi elementi sono interconnessi? Se sì, come? In che modo i libri, la musica e i Movimenti sono collegati con l’insegnamento di Gurdjieff? Hanno tutti la stessa importanza oppure uno di essi fa da centro di gravità attorno a cui ruotano gli altri come mere illustrazioni del nucleo?
A questi interrogativi risponde nella sua documentata ricerca Wim van Dullemen, che per anni è stato pianista accompagnatore delle classi di Movimenti e li ha studiati nel dettaglio con un’allieva diretta di Gurdjieff, Solange Claustres.
L’autore, con grande onestà intellettuale, tenta una ricostruzione storiografica della nascita e dell’evoluzione dei Movimenti, oltre che delle linee di trasmissione fondamentali attraverso cui sono arrivati fino a noi, contestualizzandoli nell’ambito del panorama artistico delle avanguardie dell’inizio del Novecento e suggerendo una serie di stimolanti paralleli culturali.
Si può ormai avere accesso molto facilmente agli scritti e alle musiche di Gurdjieff, ma i Movimenti restano un’area del suo insegnamento più problematica. Se, come afferma van Dullemen, non c’è libro che possa insegnare i Movimenti, la sua minuziosa ricerca offre al lettore il primo tentativo di fornirne una ricostruzione storica, oltre a trasmettere una comprensione più accurata delle origini di queste coreografie di gesti complessi e asimmetrici.
L’autore
L’autore, Wim Van Dullemen, è un musicista olandese, allievo del pianista e compositore Wolfgang Wijdeveld. È entrato in contatto con gli insegnamenti di Gurdjieff nel 1964, e per vent’anni ha accompagnato al pianoforte le classi di Movimenti, dirette per lo più da Solange Claustres, suonando le composizioni scritte da Gurdjieff e de Hartmann.
Oggi guida un gruppo dedicato agli insegnamenti di Gurdjieff, conduce seminari e performance dedicati ai Movimenti in tutto il mondo. Vive a Berlino con la compagna e collaboratrice Christiane Macketanz.