Guido Lomoro, intervista al “papà” del Teatrosophia di Roma

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In occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio teatrale Teatrosophia a Roma, di cui abbiamo parlato qui, vi presentiamo l’intervista al direttore artistico Guido Lomoro.

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Ricolmo di entusiasmo ed energia per questa nuova impresa, Lomoro ci racconta il suo Teatrosophia, dal passato che ha ispirato il nome al futuro che lo attende.

Teatrosophia - Guido Lomoro
Teatrosophia – Guido Lomoro

Ha inaugurato da poco Teatrosophia. Quanta emozione?

L’emozione è indescrivibile. Aspettavo questo momento da molti anni. Teatrosophia è un progetto che ha radici lontane. Mi occupo di teatro da quasi 20 anni, ho gestito una scuola di recitazione, ho diretto una piccola compagnia, ma in testa ho sempre avuto questo obiettivo: aprire uno spazio che desse la possibilità non solo a noi, ma anche ad altre realtà meritevoli, di esprimersi. Un luogo che potesse essere utile ad avvicinare le persone al teatro e all’arte in generale.

Perché Teatrosophia?

La Teatrosophia, tutta una parola,  è appunto una filosofia di vita che poi è diventato un progetto. Il teatro non si fa solo su un palcoscenico. Noi  ce lo siamo portato nelle nostre esistenze. E personalmente mi ha cambiato la vita: non solo a livello lavorativo ma anche e soprattutto a livello personale. Mi ha regalato l’espansione delle emozioni, il moltiplicarsi dei punti di vista, la volontà di ascoltare e di ascoltarsi e tanto altro. E vorrei che tutto ciò potesse accadere anche ad altri. Per questo mi piacerebbe che Teatrosophia diventasse un luogo dove le persone possano riavvicinarsi alla parte migliore di loro stesse: assistere ad uno spettacolo, confrontarsi su di esse, frequentare un laboratorio o un corso, insomma fare quello che ho fatto io. Senza approcci intellettuali, ma con semplicità, chiarezza, passione.

Teatrosophia - Guido Lomoro e Giulia Martinelli nei panni di Teatrosophia
Teatrosophia – Guido Lomoro e Giulia Martinelli nei panni di Teatrosophia

La sala Claudia porta il nome di?

Porta il nome di una delle persone più importanti della mia vita: un’amica immensa  che ho conosciuto proprio iniziando a fare teatro e con la quale ho fatto un lungo cammino sia personale sia legato al teatro stesso. Lei purtroppo è andata via alcuni anni fa. E Teatrosophia è anche una promessa mantenuta nei suoi confronti, donna meravigliosa che ha sempre tenuto svegli i miei sogni e i miei progetti. Dedicarle il nome della sala principale era il minimo che potessi fare.

Non è solo in questa avventura….

No, ovviamente non lo sono. C’è chi mi affianca in questa sana follia! Persone che lavorano con me da anni e a cui sono profondamente legato anche a livello personale. Marta Iacopini, attrice, regista e docente. Cristina Longo, Alessandra Di Tommaso, Giovanna D’Avanzo e Giulia Martinelli.

Qualche accenno sulla nuova stagione

La nuova stagione è in pieno fermento: stiamo raccogliendo le richieste che ci stanno arrivando da tante compagnie. La nostra intenzione è quella di creare un cartellone all’insegna della qualità, dell’originalità e dell’emozione. Non ci sono altri fili conduttori se non questi, oltre ovviamente alla sinergia che potrà venire a crearsi tra noi e chi ci propone progetti interessanti. Attendiamo ulteriori proposte sia per il teatro che per la musica: saremo felici di incontrare chi ha voglia, come noi, del bello.

Teatrosophia - Guido Lomoro
Teatrosophia – Guido Lomoro

Ha un obiettivo questo primo anno?

L’obiettivo primario è quello di far conoscere a pubblico ed addetti ai lavori chi siamo e cosa vogliamo che diventi Teatrosophia.. La stagione 2018/2019 punta ad avere spettacoli di qualità da proporre al pubblico, corsi e laboratori aperti a tutti tenuti dai nostri docenti, l’organizzazione di eventi legati all’arte e alla cultura: mostre, presentazioni, workshop.

Ha di fronte a se tutto il pubblico della Capitale (e non solo). Come li invita?

Siamo a un passo da Piazza Navona, nella Roma più bella in assoluto. Lo spazio è, nel suo piccolo, affascinante, curato, elegante ma non pretenzioso e completo di ogni attrezzatura tecnica. Entrando a Teatrosophia si ha la sensazione di entrare a casa propria. Frequentare Teatrosophia per il pubblico può diventare un modo per riappropriarsi della propria città e per scoprire che l’arte e la cultura sono qualcosa di assolutamente fruibile e che in particolar modo il teatro può regalare la possibilità di riaccostarsi al bello della vita. Per gli artisti invece, per chi ha talento e passione può diventare il luogo ideale per dare corpo e voce ai loro progetti: non solo quattro mura ma un’anima aperta alla bellezza e un cuore pulsante per sentirla e viverla con loro.

Foto di Marco Barretta

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