Abbiamo seguito la vicenda degli Studios sin dall’inizio e quindi è con gioia che diamo la notizia del protocollo d’intesa firmato tra la CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e Luigi Abete, presidente di Cinecittà Studios la società leader nel settore dei servizi alla produzione cinematografica, televisiva ed all’intrattenimento in generale e che svolge la propria attività negli storici studios di Roma, gli stabilimenti cinematografici più grandi del sud Europa.
L’accordo prevede la creazione di un “Distretto del Cinema e del Multimediale“, attualmente in fase di progettazione, che sarà realizzato in un’area adiacente agli attuali Studios e che accoglierà anche uffici, servizi e accoglienza, oltre a un nuovo grande teatro di posa e che servirà ad ospitare ed aggregare società del settore, laboratori tecnici, centri di ricerca per valorizzare tutti quegli antichi mestieri artigianali e nuove professionalità che rappresentano il nostro fiore all’occhiello nel mondo cinematografico, e più in generale, dell’intrattenimento.
Anche il candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, esprime la propria soddisfazione per questo accordo : “E’ una buona notizia per tutte le maestranze che lavorano dietro le quinte di un film e nelle botteghe del cinema. Ho più volte espresso il mio impegno e offerto sostegno agli Studios di Cinecittà e in generale al settore dell’audiovisivo, assolutamente strategico per l’economia e l’occupazione del territorio laziale”, spiega Zingaretti, aggiungendo: “Cinecittà da sempre rappresenta una risorsa importante per il sistema economico e culturale della capitale e del resto del paese, e la sua sopravvivenza è di vitale importanza soprattutto per il futuro di lavoratrici e lavoratori e delle loro famiglie”.
Per Zingaretti “la cultura deve tornare ad essere una priorità per le Istituzioni e per la politica, poiché rappresenta un investimento e mai solo un capitolo di spesa”. “Il cinema e ogni altra espressione artistica – conclude – sono parte integrante della storia del nostro Paese e sono convinto che siano anche uno strumento per rimettere in moto l’economia ed uscire definitivamente dalla crisi”.