Tra i nomi degli attori a contendersi il Golden Globe per la performance dell’anno si fa quello di Gary Oldman per la sua interpretazione in L’ora più buia. In Italia, per vedere Oldman diventare Winston Churchill, dovremo aspettare il 18 Gennaio, ma sembra promettere bene.
L’ora più buia è diretto da Joe Wright. Scritto da Anthony McCarten. Vede tra gli interpreti, oltre a Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Lily James, Stephen Dillane, Ronald Pickup, Samuel West e Ben Mendelsohn.
Nei primi giorni della II Guerra Mondiale, un neo eletto Primo Ministro Winston Churchill (Oldman, appunto) si trova ad affrontare quella che per la GranBretagna sarà considerata l’ora più buia. L’ora in cui Churchill fu chiamato a decidere del destino del popolo inglese.
Durante l’imminente caduta della Francia nelle mani dei nazisti, l’avanzata delle truppe tedesche, l’esercito alleato arenato nelle spiagge di Dunkerque; Churchill deve affrontare la scelta definitiva: negoziare con Hitler e salvare il popolo britannico a un costo terribile o radunare la nazione e combattere fino alla fine con dei costi in termini di vite, altissimi.
La preparazione del personaggio
Pare che per trasformare Gary Oldman in Winston Churchill ci siano volute più di 200 ore nella sala trucco di Kazuhiro Tsuji.
Uno stampo di protesi realizzato in silicone è stato applicato sull’intero viso di Oldman ad eccezione della fronte e delle labbra, in modo da permettere all’attore la possibilità di espressioni facciali.
Un body è stato appositamente creato per Oldman per creare una struttura più corpulenta. Inoltre, ad Oldman è stata completamente rasata la testa, in modo da poter facilmente aggiungere una parrucca e un parrucchino.
Per quanto riguarda l’efficacia della voce, cadenza e timbro, tratti specifici di Churchill, Oldman ha lavorato con un insegnante concentrandosi sul dialetto e con un cantante di opera, allenandosi al piano.
Interpretare questo personaggio è stato il lavoro più difficile che abbia mai fatto
ha dichiarato lo stesso Oldman alla premiere del film che si è tenuta a novembre
Avevo paura. Ci sono stati giorni in cui ho pensato: ‘chi me l’ha fatto fare?’ Non solo per la fisicità del ruolo, ma soprattuto la preoccupazione di interpretare una figura così iconica. Ma una volta che ho iniziato a scoprire chi fosse quell’uomo, ho capito di non essere mai stato così felice
Oldman ha raccontato, inoltre, che molto del grande lavoro di preparazione ha riguardato la necessità di conoscere meglio il personaggio. Per poter catturare l’essenza del Primo Ministro ha infatti consultato biografie, studiato filmati, visitato la casa di Churchill a Blenheim Palace e incontrato i familiari di Churchill.
Il film non l’abbiamo ancora visto, ma la critica statunitense, sembra già avere le idee chiare su uno dei nomi che circolerà tra quelli candidati agli Oscar.