“Si…può…fareeee!!!”
Dev’essere stato esattamente questo il pensiero di Mel Brooks quando ha deciso di trasporre in musical quella che è probabilmente la sua opera più famosa, il film “Frankenstein Junior” del 1975.
Dopo aver conquistato Broadway, il musical giunge quindi in Italia grazie alla Compagnia della Rancia, sotto l’ abilissima regia di Saverio Marconi, divenuto ormai un guru del musical italiano, e con la regia associata di Marco Iacomelli.
Dopo un fantasmagorico debutto al Teatro Brancaccio di Roma lo scorso 28 Novembre, la mostruosa combriccola del Dr Frankenstein è sbarcata a Milano Giovedì 17 Gennaio al Teatro Diners della Luna, raccogliendo fin dalle prime scene una serie interminabile di applausi e di sonore e sincere risate da parte del pubblico presente in sala, che hanno accompagnato l’ intera opera fino alla conclusione…e oltre.
Ci troviamo così immersi nelle atmosfere “lugubri” della Transilvania, dove assistiamo alle celebrazioni per la morte del Dr. Victor Von Frankenstein (Roberto Colombo), ultimo esponente dell’ antica casata che ha, per anni, terrorizzato gli abitanti del paese con i suoi terribili mostri. Si scopre quindi che il dottore ha ancora un parente residente negli Stati Uniti, un luminare della neurologia… il Dr. Frederick Frenkenstein (interpretato da un perfetto Giampiero Ingrassia). Il nostro Frankenstein Junior viene quindi invitato a recarsi in Transilvania per prendere possesso delle sua eredità. Dopo aver salutato la sua “dolce” fidanzata Elizabeth (Giulia Ottonello), parte quindi per le desolate terre rumene dove troverà ad attenderlo un fedele servitore di famiglia…Igor (un esilarante e sorprendente Mauro Simone), e da qui avranno inizio gli sketch e le situazioni più surreali e divertenti che ci hanno fatto apprezzare il film e l’ hanno reso una delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.
Tra grandi battute come “Gobba? quale gobba?“, ” Lupu ululà… Castellu ululì” e “Rimetta a posto la candela!“, facciamo la conoscenza di tutti i personaggi che rendono indimenticabile quest’ opera: l’ avvenente e affascinante aiutante del Dr. Frankenstein, Inga (Valentina Gullace), la sinistra governante del castello Frau Blücher (Altea Russo) e gli abitanti del paese, come l’ Ispettore Kemp (Felice Casciano), Ziggy (Michele Renzullo) e non scordiamo l’ Eremita cieco (Davide Nebbia) e tutto l’ensemble di cittadini (Giorgio Camandona, Paola Ciccarelli, Francesca di Cresce e Anna Bodei).
Riuscirà il Dr. Frankenstein…o Frankenst-I-n (come lui preferisce farsi chiamare…) a resistere alla tentazione di cadere nel “vizietto” di famiglia, o cederà al richiamo del sangue? Beh..se non avesse ceduto non avremmo avuto la commedia quindi…
Dopo aver sognato i suoi avi, aver scoperto lo studio segreto e aver letto i libri dello zio defunto decide di continuare i perversi esperimenti di famiglia…e porta quindi in vita il Mostro ( un poliedrico Maurizio Corucci).
Da qui una serie di scene esilaranti e di malintesi che porteranno al lieto finale.
Menzione speciale alla famosissima scena del tip tap tra il dottore e il mostro sulle note di Puttin’on the Ritz, esilarante quanto, se non di più, la famosa scena interpretata da Gene Wilder.
Davvero evocative le scene di Gabriele Moreschi che riescono a conferire al musical quella patinatura da film horror anni ’20, già voluta da Mel Brooks nel ’78, coadiuvate dagli splendidi costumi di Carla Accoraboni.
Fantastica la cura di ogni singolo dettaglio dell’ opera, fino ai saluti finali, dove ogni movimento è stato programmato per rendere comico anche quest’ ultimo “cadeaux” al pubblico (con tanto di imperdibile canzoncina di addio).
Frankenstein Junior, un musical tutto da ridere, che catturerà sicuramente l’ attenzione dei più grandi che hanno già potuto apprezzare il film, ma anche dei più giovani che grazie a quest’ opera potranno riscoprire le magie del teatro.
“Diventerà molto popolare…”
Grazie Mel.