Il talento di Agnese Fallongo e Tiziano Caputo arriva sul palco dell’Arena Estiva del Tor Bella Monaca Teatro Festival con …Fino alle stelle! – Scalata in musica lungo lo Stivale diretto da Raffaele Latagliata.
In scena il 28 e 29 luglio alle ore 21.00. É con la musica che Tonino, cantastorie siciliano dall’animo poetico, musicista istrionico e affabulatore, convincerà Maria, fanciulla dal temperamento apparentemente mite ancora ignara del suo straordinario talento, a seguirlo in un’impresa a dir poco improbabile: scalare l’intero stivale alla ricerca di fama e gloria per arrivare… FINO ALLE STELLE!
Una commedia musicale romantica, commovente e al contempo esilarante dal sapore tipicamente nostrano! Abbiamo intervistato i due protagonisti.
Quale Italia raccontate in questo spettacolo? “
Fino alle Stelle!” rappresenta un vero e proprio tributo nostalgico al varietà italiano degli anni ’50, restituito però in maniera originale e frizzante, in una commedia musicale romantica ed esilarante. Lo spettacolo racconta l’Italia del boom economico, del dopoguerra e dell’avanspettacolo, un’Italia sempre piena di contraddizioni, ma anche di vita e di colori, narrata attraverso gli occhi di due cantastorie siciliani che sognano “la Merica” come la terra dell’oro e delle grandi occasioni.
Troveranno il successo che cercano abbandonando le proprie radici?
Al pubblico la risposta. C’è una canzone che vi emoziona particolarmente? Essendo entrambi romani e molto legati ai più grandi esponenti della romanità quali Nino Manfredi, Gabriella Ferri, Claudio Villa, Gigi Proietti e tanti altri, la parentesi che dedichiamo nello spettacolo alla nostra città natia ci emoziona sempre in modo particolare. Anche dal punto di vista musicale “Pe Lungotevere” e “Stornelli a dispetto” sono sicuramente i brani che più ci divertiamo a riproporre.
Quanta partecipazione del pubblico c’è in questo lavoro?
“… Fino alle stelle!” è drammaturgicamente costruito come “uno spettacolo nello spettacolo” in cui il pubblico viene costantemente coinvolto come spettatore del racconto che Tonino e Maria, i due protagonisti, inscenano sulla nave di ritorno dall’America. I due cantastorie, inoltre, traghettano chi ascolta attraverso un viaggio per tutte le regioni, e quindi attraverso la musica popolare, le leggende e i vari dialetti regionali che compongono la colonna sonora del nostro Stivale.
Tonino e Maria chi sono?
Tonino e Maria rappresentano tutti i sognatori, gli affamati di vita, gli artisti più fragili ma anche i più coraggiosi. Ispirandoci alle ambientazioni e alle miserie dei protagonisti di “Polvere di Stelle”, con l’intento di omaggiare Alberto Sordi e Monica Vitti, ci siamo resi conto solo dopo aver concluso la scrittura del testo, di quanto, in realtà, fosse venuto alla luce un racconto, per certi versi, autobiografico. In fondo Tonino e Maria, con grande volontà e determinazione, cercano di fare della propria arte il proprio lavoro, con grande dignità, professionalità e abnegazione. Pur nella semplicità degli strumenti culturali che hanno a disposizione, rappresentano, a nostro avviso, un esempio da seguire per chiunque desideri vivere appieno e libero da sovrastrutture.
Un invito per i nostri lettori
“Si, ci chiameranno “Illusi”… e perché? Per aver avuto il coraggio di sfidare la sorte? Mica ti cade dal cielo, sai?! La felicità, quella, te la devi conquistare!” Vi salutiamo con questa citazione di Tonino, il protagonista del racconto, che, seppur nella sua semplicità, esprime un concetto complesso e bellissimo, che riguarda “la responsabilità della propria felicità”. Spesso ci ritroviamo ingabbiati in meccanismi malsani, atavici, incancreniti in dinamiche tossiche. Basterebbe girare pagina, battere una nuova strada, cambiare. Eppure il cambiamento spaventa, l’ignoto fa più paura di ciò che si conosce, seppur scomodo e stantio. Ebbene, questo spettacolo vuole essere un invito al cambiamento, al coraggio di assecondare la parte più istintiva, più folle, più libera di noi stessi.
Siate quindi coraggiosi e inseguite i vostri sogni… chissà che non vi portino davvero “fino alle stelle”!