Il Teatro Verdi di Trieste, in occasione della Festa della della Musica, presenta la nuova stagione 2016/2017. Mattinata  dedicata ai giornalisti, che hanno visto anche la prima uscita ufficiale da sindaco del neo eletto Roberto Dipiazza. Il pomeriggio il vero protagonista sarà il pubblico. Il Verdi, infatti, aprirà le sue porte dando un assaggio della stagione che verrà.

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“Ci siamo appena lasciati alle spalle Die Fledermaus, e siamo pronti per presentare al nostro pubblico la nuova Stagione. Il nostro Teatro sta dimostrando di essere un luogo sempre più aperto, accessibile, da vivere. La nostra Stagione è un impegno per tre diversi Cartelloni – della Sinfonica, della Lirica e di Balletto e della Sala Victor de Sabata (Sala del Ridotto). Da settembre a giugno, un’avventura musicale unica, che vuole offrire tanti spunti diversi, perché puntiamo ad avere un pubblico sempre più vasto e rinnovato. E, oggi più che mai, il pubblico desidera poter scegliere.”

Con queste parole il sovraintendente del Verdi, Stefano Pace traccia un bilancio di ciò che è stata la stagione passata e quali gli obbiettivi di quella futura.

Un sincero ringraziamento è stato rivolto a tutti i lavoratori del Teatro: dalle maestranze ai maestri d’orchestra, al personale tecnico e amministrativo; ringraziamento a cui si sono uniti il Maestro Gelmetti, presidente onorario della Fondazione, e il neo eletto sindaco Dipiazza.

Tra le anticipazioni della nuova stagione, sul filone dei laboratori di creatività, le apprezzatissime Lezioni di Musica e gli Aperitivi Musicali, ecco arrivare l’Opera Breve. Verranno proposti dei titoli in formato ridotto affinché si possa dare un “assaggio” per coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dell’operistica e della musica classica in genere.

Quattro i titoli su cui la Fondazione sta già lavorando: La serva padrona di Giovanni Paisiello, Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari, La voix humaine di Francis Poulenc e Brundibar di Hans Krása.

La sapiente bacchetta del Maestro Gianluigi Gelmetti – Direttore onorario della Fondazione – guiderà alcuni tra i passaggi più salienti della Stagione: il primo concerto sinfonico, a settembre, che segna l’apertura delle attività; il grande concerto di fine anno (31 dicembre 2016); la prima nuova produzione del 2017 Die Zauberflöte (gennaio); la straordinaria chiusura di stagione con il nuovo allestimento di Tosca a giugno.

Il Teatro, inoltre, si consoliderà quale punto di riferimento culturale per tutto il Friuli Venezia Giulia: Pordenone e Udine ospiteranno l’edizione di Il barbiere di Siviglia appositamente pensata per la tournée di Dubai.

La presentazione della nuova stagione è stata, contestualmente, un’occasione dove poter fare il punto della situazione. Dopo anni di dispersione degli spettatori, i numeri del pubblico del Verdi tornano positivi.
Da settembre 2015 a giugno 2016 il Verdi ha registrato un totale di 77.618 presenze; di queste, ben 12.308 sono state di giovani spettatori, che hanno avuto la possibilità di avvicinare l’opera sia assistendo a rappresentazioni di spettacoli che partecipando alle lezioni concerto.

Sono stati infatti 3.672 gli studenti delle scuole primarie e secondarie (di I e II grado), da Trieste e da tutta la Regione Friuli Venezia Giulia, che hanno partecipato a questa apprezzata formula didattica, che unisce l’ascolto alla visita guidata di tutto il Teatro; inoltre quest’anno, il Verdi ha curato delle lezioni dedicate espressamente ai bambini della Scuola dell’Infanzia, sotto i sei anni.

Cerchiamo di fare capire ai giovani che questo è un luogo della città che li aspetta. Anche nella programmazione, cerchiamo di tener conto delle esigenze di chi sta imparando a scoprire l’Opera e, speriamo, ad amarla. Proponiamo grandi classici e titoli a misura delle famiglie. Immaginiamo nuove fasce di costi per il pubblico di domani: il costo di un abbonamento all’intera Stagione per un giovane under 30 è di 158 euro, poco meno di 20 euro a spettacolo. Abbiamo stabilito una nuova fascia d’abbonamento dedicata ai giovani adulti (fino ai 34 anni). Cerchiamo di attrarre già oggi i nostri futuri sostenitori e soci”.

conclude il sovraintendente

Una Stagione di grandissimo respiro con programmi di straordinaria bellezza, alcuni di raro ascolto e un tema conduttore, pensato per incoraggiare il pubblico a seguire questa avventura musicale attraverso i sei appuntamenti

Al rientro dalla prestigiosa tournée a Dubai – che dal 31 agosto al 6 settembre impegnerà l’Orchestra, il Coro e le Maestranze del Teatro negli eventi inaugurali della Dubai Opera – sarà il Maestro Gianluigi Gelmetti, Direttore onorario della Fondazione, ad aprire, il 16 settembre, la programmazione 2016-2017, con il primo concerto della Stagione Sinfonica.

Il percorso si snoderà come un viaggio musicale volto a celebrare in maniera originale il genio drammaturgico di William Shakespeare nel 400° anniversario dalla morte. Ascolteremo così: Ein Sommernachtstraum di Mendelssohn ispirata a Sogno di una notte di mezza estate, Coriolano ouverture di Beethoven, l’Ouverture-fantasia da Amleto di Čajkovskij, e, per un doppio omaggio a Romeo e Giulietta, la Suite per orchestra dal balletto omonimo di Prokof’ev e le Danze sinfoniche da West Side Story di Bernstein.

Michele Campanella
Michele Campanella

Straordinario il catalogo dei solisti di fama che si esibiranno in ogni concerto con brani di grande fascino: al pianoforte la classe di Michele Campanella – il cui ritorno è particolarmente atteso dopo il successo del concerto beethoveniano dello scorso anno – e la giovanissima Chloe Mun vincitrice del Concorso Busoni 2015; al violino giovani soliste fra le più interessanti del panorama internazionale: la madrilena Leticia Moreno, la giapponese Kyoko Yonemoto e Francesca Dego.

Il primo concerto, venerdì 16 settembre e sabato 17 settembre, che vede sul podio il M° Gianluigi Gelmetti, prevede due brani di Felix Mendelssohn-Bartholdy: Ein Sommernachtstraum op. 61 e uno dei capisaldi della letteratura per violino, il Concerto in mi minore per violino e orchestra op.64 eseguito da Leticia Moreno e precedentemente eseguito in Teatro nel 2003 da Shlomo Mintz; nella seconda parte la Sinfonia n. 5 in do diesis minore di Mahler, fra le pagine sinfoniche più difficili del compositore tedesco per complessità di strumentazione e di temi espressi che simbolizzano la vittoria della vita sull’angoscia e il dolore.

Il 23 e 24 settembre, Valentina Peleggi debutta sul podio del Teatro Verdi e dirige Ludwig van Beethoven, Coriolano ouverture in do minore op. 62, Fryderyk Chopin, Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 2, interpretato da Chloe Mun, e Felix Mendelssohn-Bartholdy, Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 “Italiana”.

Valentina Peleggi, talentuosa direttrice d’orchestra, diplomatasi a Roma e perfezionatasi a Londra alla prestigiosa Royal Academy, è fra le personalità emergenti più interessanti; ha alle spalle già una ricca carriera internazionale che l’ha vista dirigere prestigiose orchestre in particolare in Brasile.

Il sofisticato programma mette a severa prova l’orchestra che deve trovare nel concerto di Chopin un’affinità perfetta con la solista per esprimere tutte le delicatezze della scrittura di Chopin e nella sinfonia di Mendelssohn-Bartholdy, freschezza e spontaneità per esprimere il felicissimo equilibrio classico e romantico, mediterraneo e nordico della composizione.

Il concerto di Chopin manca dalla programmazione del Verdi dal 1986 e la Sinfonia Italiana è stata eseguita dall’Orchestra del Teatro Verdi diretta dal M° Lu Jia nel 1993.

Ancora un debutto per Il terzo concerto – 30 settembre e 1 ottobre – con Mischa Damev: il direttore d’orchestra svizzero, nato a Sofia in una famiglia di musicisti, è stato pianista di talento ed ha intrapreso la carriera di direttore d’orchestra formandosi in particolare a Vienna.

Ha diretto prestigiose orchestre europee in particolare in Svizzera, Est Europa e Russia. In programma: l’Ouverture-fantasia da Amleto op. 67 di Čajkovskij; lo straordinario, per fantasia virtuosistica e, nel contempo, essenzialità compositiva, Concerto n. 1 in re maggiore per violino e orchestra op. 19 di Sergej Prokof’ev eseguito dalla violinista Kyoko Yonemoto ed eseguito l’ultima volta al Verdi nel 2000; nella seconda parte della serata la sempre “spettacolare” Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij- Maurice Ravel.

Per il quarto concerto, 7 e 8 ottobre, il gradito ritorno di Michele Campanella al pianoforte per il Concerto per pianoforte, orchestra e coro maschile op. 39 di Ferruccio Busoni, composizione famosissima ma di raro ascolto, che richiede autentico virtuosismo esecutivo e mai prima eseguita al Teatro Verdi. Il concerto è un omaggio al compositore per il suo 150° anniversario di nascita ed al suo legame con Trieste. Sul podio il M° Günter Neuhold, direttore di larghissima esperienza che ha diretto nelle più prestigiose istituzioni musicali di tutta Europa, in particolare Wagner, e che ritorna al Teatro Verdi dopo l’edizione di Lohengrin del 2005. Nella prima parte del concerto la Suite per orchestra da Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev.

Dirige il quinto concerto, il 14 e 15 ottobre, il M° Christopher Franklin, che ritorna a Trieste dopo la direzione di Werther nella passata Stagione Lirica. In programma brani fra i più famosi del repertorio violinistico: la spumeggiante Sinfonia Spagnola per violino e orchestra op. 21 di Edouard Lalo – eseguita l’ultima volta nel 1960 da Salvatore Accardo – e la quasi visionaria Tzigane, rapsodia da concerto per violino e orchestra di Maurice Ravel, brani famosissimi e ricercarti, dura prova delle capacità virtuosistiche del solista per le velocissime scale e arpeggi in stretto dialogo con l’accompagnamento orchestrale.

Violino solista Francesca Dego, considerata fra le migliori interpreti italiane di oggi e che ritorna al Verdi dopo i concerti interpretati nel 2014 e nella primavera 2015. Nella seconda parte del concerto West Side Story – danze sinfoniche e Ouverture da Candide di Leonard Bernstein.

Una menzione particolare merita l’ultimo concerto, che chiude la rassegna, il 21 e 22 ottobre: il M° Gianluigi Gelmetti dirige l’esecuzione della Missa Solemnis in re maggiore op. 123 di Beethoven, considerata il principale monumento sinfonico e corale dell’ultimo stile beethoveniano e opera di assoluta originalità come sottolinea l’insolita dedica che la contraddistingue “Dal cuore possa andare ai cuori”. Di raro ascolto per la vastità di concezione e le dimensioni non ordinarie della compagine orchestrale e corale, è assente dal 1970 dalla programmazione del Teatro e sarà un evento straordinario che coinvolgerà anche il Coro della Filarmonica Slovena di Lubiana.

Protagonista della rassegna sinfonica, l’Orchestra della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste e il Coro – preparato dal M° Fulvio Fogliazza – che prenderà parte oltre che al sesto concerto, nella sua compagine completa, anche al primo concerto con la sezione femminile e al quarto concerto con la sezione maschile.

La campagna abbonamenti si apre oggi 21 giugno 2016 e si conclude sabato 17 settembre. I prezzi rispetto allo scorso anno sono invariati – il maggiore importo è giustificato dal superiore numero di concerti – ma la novità per gli abbonati che rinnovano la loro presenza, è la possibilità di confermare il proprio posto o di sceglierne in via prioritaria altro più gradito, senza la maggiorazione di costo per prelazione.

Le conferme e richieste di nuovi abbonamenti, da inoltrare alla Biglietteria del Teatro, si possono formulare sugli appositi moduli che da quest’anno si potranno scaricare anche dal sito del Teatro. Le conferme e richieste di nuovi abbonamenti saranno esaminate a conclusione della campagna rinnovo abbonamenti. I posti verranno attribuiti seguendo l’ordine cronologico di arrivo delle richieste.

Sono confermati gli abbonamenti ridotti per le fasce più giovani di pubblico: allargata fino ai trentenni la possibilità di acquistare l’abbonamento più conveniente a € 51.00 e introdotta una nuova opportunità di abbonamento scontato a € 102.00 per il pubblico fino ai 34 anni.
Prezzi molto interessanti – per le medesime fasce d’età – sono previsti anche per l’acquisto di biglietti.
La vendita dei biglietti per i singoli concerti inizia giovedì 1 settembre.


STAGIONE LIRICA e di BALLETTO 2016-2017
25 novembre 2016 – 17 giugno 2017

Una Stagione di novità, grandi titoli e grandi ritorni: queste in sintesi le caratteristiche principali del cartellone della Stagione Lirica e di Balletto 2016-2017. Nuove sono le modalità di abbonamento e le opportunità per il pubblico più giovane; nuovi sono tre importanti allestimenti – Die Zauberflöte, Tristan und Isolde e Tosca – nuovi interpreti, debutti di cantanti e regie.

Il primo titolo in cartellone Rigoletto di Giuseppe Verdi in scena dal 25 novembre al 3 dicembre sarà diretto dal M° Fabrizio Maria Carminati che ritorna a Trieste dopo il successo di Norma del gennaio di quest’anno.

L’opera viene proposta in un allestimento di grande eleganza e successo proveniente dall’Opéra di Monte-Carlo e firmato dal regista Jean-Louis Grinda.

Rigoletto è interpretato da Sebastian Catana – di ritorno a Trieste dopo I due Foscari del 2011 – Gilda è Aleksandra Kubas-Kruk; Antonino Siragusa debutta il ruolo del Duca di Mantova.

Dal 14 al 18 dicembre è in scena un classico delle feste natalizie Lo Schiaccianoci di Čaikovskij nella splendida e premiatissima versione di Amedeo Amodio che ne cura coreografia e regia; sul palcoscenico il Balletto della Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto e due grandi protagonisti della scena internazionale, Ashley Bouder e Amar Ramasar, entrambi Principal Dancers del New York City Ballet. L’allestimento è firmato per scene e costumi da Emanuele Luzzati. Dirige l’Orchestra del Teatro Verdi il M°Alessandro Ferrari.

Il 2017 si inaugura con la messa in scena, dal 13 al 22 gennaio, della nuova produzione del Die Zauberflöte di Mozart che si preannuncia come un evento carico di significati. Il titolo ritorna sul palcoscenico del Teatro Verdi dopo una assenza di ventiquattro anni: l’ultima edizione risale infatti al 1993 e venne ripresa ma alla Sala Tripcovich nel gennaio 1997.

La direzione è affidata al Direttore onorario della Fondazione, il Maestro Gianluigi Gelmetti. La regia è firmata da Valentina Carrasco, carismatica regista argentina, dall’ecclettica formazione (ha studiato danza, teatro, musica) e una delle personalità più energiche del famoso collettivo spagnolo La Fura del Baus. Valentina Carrasco vanta una solida carriera internazionale, sia operistica che teatrale e questo lavoro sarà la seconda regia che firma in Italia dopo il recente debutto a Roma. Fra gli interpreti principali Roberto Scanduzzi e Elena Galitskaya.

A febbraio, dal 10 al 18, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, nell’allestimento curato dalla Fondazione Teatro Verdi di Trieste in coproduzione con la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma per la regia di Ruggero Cappuccio. Guida il capolavoro rossiniano la bacchetta del M° Francesco Quattrocchi, tra i protagonisti della tournée a Dubai a settembre, occasione in cui dirige proprio Il barbiere di Siviglia.

Marcello Rosiello
Marcello Rosiello

Nel cast, voci di assoluto livello, come quella di Marcello Rosiello, che debutta il ruolo del factotum della città – Rosiello è reduce dal grandissimo successo personale nella Bohème della passata stagione – e di Aya Wakizono, talentuosa soprano giapponese, straordinaria interprete del repertorio rossiniano in particolare del ruolo di Rosina che ha cantato anche nella produzione della Scala di Milano allestita in occasione di Expo 2015.

Les pêcheurs de perles di Bizet in scena dal 10 marzo nell’allestimento del Teatro Verdi proposto alla Dubai Opera, è curato per la regia da Fabio Sparvoli e dalla raffinata bacchetta del M° Oleg Caetani. Nel cast si ritrovano, tra gli altri, Marcello Rosiello, Mihaela Marcu e nel ruolo di Nadir il tenore messicano Jésus Léon al debutto a Trieste e molto applaudito nei maggiori teatri europei.

La seconda nuova produzione di questa stagione, in scena dal 7 al 15 aprile, è dedicata all’atteso ritorno della musica di Richard Wagner ed in particolare di Tristan und Isolde dopo l’ultima edizione sul palcoscenico della Sala Tripcovich nel 1996 e la precedente al Teatro Verdi nel 1980. Sul podio il M° Christopher Franklin; la regia è affidata a Guglielmo Ferro, regista teatrale molto interessante che sarà affiancato per l’ideazione delle scene da Pierpaolo Bisleri. Nei ruoli del titolo Bryan Register a Allison Oakes voci che si dedicano principalmente all’interpretazione wagneriana.
La sonnambula di Bellini, dal 5 al 13 maggio, vede sul podio il giovane direttore spagnolo Guillermo Garcia Calvo e alla regia Giorgio Barberio Corsetti per l’allestimento prodotto dalla Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari.

Ritorna Aleksandra Kubas-Kruk per il leggendario ruolo di Amina e per il ruolo di Alvino è previsto il giovane ma ormai affermato tenore rumeno Bogdan Mihai.

Un finale importante per la La Stagione: dal 9 al 17 giugno il debutto della nuova ultima produzione triestina, Tosca di Giacomo Puccini diretta dal M° Gianluigi Gelmetti.

Una grande sfida senza dubbio per il Teatro dal momento che Tosca è, per la complessità delle ambientazioni in cui si svolge la trama, un’opera tra le più suggestive ed impegnative del nostro repertorio dal punto di vista dell’allestimento.

La regia sarà firmata dalla eclettica personalità di Daniele Guerra, regista romano di nascita e londinese d’azione, che lavora regolarmente nei principali teatri d’Inghilterra, Francia e Belgio e che per questa produzione sarà affiancato per le scene da un team di artisti triestini, Lorenzo Fonda e Pierpaolo Bisleri. Nel ruolo di Tosca una grande interprete come Svetla Vassileva e nel ruolo di Cavardossi Luciano Ganci.

 

La stagione è supportata dalla Sawakami Opera Fundation che rinnova la sua collaborazione con il Teatro Verdi anche quest’anno.

 

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L’Orchestra e il Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi sono presenti in tutte le produzioni.

La campagna abbonamenti prende il via oggi 21 giugno e si termina sabato 3 dicembre. Come per la Stagione Sinfonica, la novità per gli abbonati che rinnovano la loro presenza anche quest’anno, è la possibilità di confermare il proprio posto o di sceglierne in via prioritaria altro più gradito, senza la maggiorazione di costo per prelazione.

Le conferme e richieste di nuovi abbonamenti, da inoltrare alla Biglietteria del Teatro, si possono formulare sugli appositi moduli che possono essere ritirati presso la Biglietteria, scaricati dal sito web del Teatro o ritagliati dal depliant di presentazione. A conclusione della campagna rinnovo abbonamenti, le nuove richieste vengo esaminate seguendo l’ordine cronologico di arrivo.

Sono confermati gli abbonamenti ridotti per le fasce più giovani di pubblico: allargata fino ai trentenni la possibilità di acquistare l’abbonamento più conveniente a € 163.00/158.00 e introdotta una nuova opportunità di abbonamento scontato – turno E – a € 207.00 per il pubblico fino ai 34 anni. Prezzi molto interessanti – per le medesime fasce d’età – sono previsti anche per i biglietti.

La vendita dei biglietti per i singoli spettacoli inizia martedì 20 settembre 2016 per Rigoletto, per tutti gli altri titoli da martedì 6 dicembre 2016.

 

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