Venerdì 3 maggio. Penultimo giorno del Far East Film Festival 21.
Dopo Jeon Do-yeon e Yao Chen, i riflettori del festival illuminano un altro super divo: Anthony Wong!
È stato protagonista di capolavori assoluti come The Mission di Johnnie To. È stato protagonista di splendidi cult movie come Infernal Affairs di Andrew Lau e Alan Mak. È stato un sicario e un poliziotto, un eroe romantico e un serial killer. Ha interpretato qualunque ruolo e ha spaziato attraverso qualunque genere, dal crime alla commedia, dal fantasy allo splatter. Una filmografia pressoché infinita. E certo non sbagliamo dicendo che gli ultimi trent’anni del cinema hongkonghese hanno la sua faccia…
Già ospite della primissima edizione del FEFF, nel 1999, per presentare Beast Cops di Gordon Chan e Dante Lam,Anthony ritorna dunque a Udine dopo vent’anni esatti per ritirare il Gelso d’Oro alla Carriera (affiancando nella hall of fame udinese i nomi di altri giganti orientali fra cui Jackie Chan, Joe Hisaishi, Feng Xiaogang, Johnnie To e Brigitte Lin).
Un’occasione preziosissima per vedere – o rivedere – da vicino mister Wong, ovviamente, e per applaudire due filmche ne raccontano simbolicamente la storia: il titolo d’esordio My Name Ain’t Suzie, proiettato il 30 aprile, e il magnificoStill Human, che alle 19.40 di oggi porterà sul palco del FEFF, assieme ad Anthony, anche la regista Oliver Chan e la co-protagonista Crisel Consunji.
Se Oliver Chan è stata incoronata all’ultimo Hong Kong Film Festival come miglior regista esordiente (Crisel Consunji, ricordiamo, ha conquistato due candidature: miglior attrice e miglior attrice esordiente), il programma di questaottava giornata include anche il thriller che all’Hong Kong Film Festival ha fatto incetta di premi: il tesissimo Project Gutenberg di Felix Chong. Puro Hong Kong style dagli autori di Infernal Affairs!
Ore 9.00 – A First Farewell
di Lina WANG (Cina, 2018)
Isa, nonostante sia ancora bambino, ha già le responsabilità di un adulto: deve occuparsi della madre malata, del gregge e frequentare regolarmente la scuola. Gli unici momenti di svago sono legati agli amici del cuore, figli di una coppia che coltiva il cotone. Un tributo poetico ad un modo di vivere che sta scomparendo: questo forse è l’addio a cui il titolo del film si riferisce.
Ore 10.40 – Hotel Soul Good
di YAN Pak-wing (Hong Kong, 2018)
In seguito ad un’esperienza di pre-morte, l’albergatrice Katy riesce a vedere i fantasmi. Grazie a questo ora ha dei nuovi amici: tre spiriti bloccati nel limbo che, per regolare i conti in sospeso, devono trovare un corpo da possedere e realizzare i loro desideri. Ecco il colpo di genio di Katy: aprire un hotel per spettri. Una commedia romantica in stile retrò che celebra gli “spiriti” affini.
Ore 12.35 – BNK48: Girls Don’t Cry
di THAMRONGRATTANARIT Nawapol (Thailandia, 2018)
Il gruppo pop tailandese BNK48, composto da più di 50 elementi, sta mettendo sottosopra il paese nel fanatismo che caratterizza gli idol asiatici. Il documentario solleva il sipario per mostrare cosa c’è dietro le quinte: per ottenere il massimo dal gruppo, le ragazze devono competere contro le loro migliori amiche. Le cantanti sono imprigionate in una gara di popolarità senza fine.
Ore 14.35 – Project Gutenberg
di Felix CHONG (Hong Kong, 2018)
La polizia di Hong Kong è sulle tracce di una banda di falsari guidata dal misterioso boss chiamato “Pittore”. L’efferatezza dei loro crimini e la loro bravura nella falsificazione rendono la gang il nemico pubblico numero uno e per fermarla il dipartimento è costretto a reclutare un noto falsario: a mali estremi, estremi rimedi. Il nuovo tesissimo thriller dagli autori di Infernal Affairs.
Ore 17.00 – Dare to Stop Us
di SHIRAISHI Kazuya (Giappone, 2018)
La giovane Megumi entra a far parte del fiammeggiante mondo del cinema indipendente giapponese degli anni settanta di cui Wakamatsu è l’enfant terrible. Questi realizza con creatività sfrenata film pink pionieristici che, con sesso e violenza, criticavano le tendenze dell’epoca. Un film sul potere del cinema, sulla sua carica eversiva, ma anche il ritratto di una stravagante “famiglia” e dei suoi legami.
Ore 19.40 – Still Human
di Oliver CHAN (Hong Kong, 2018)
Leung è paralizzato da anni e riesce a muovere solo le braccia. L’uomo è chiuso in se stesso e ha un carattere difficile, ritenendosi vittima della vita, ma a poco a poco stringe con la badante un rapporto di affetto così stretto da aiutarlo a realizzare il suo sogno. Un racconto estremamente delicato ma con una forza realistica impressionante. Wong è monumentale!
Ore 21.55 – Fly Me to the Saitama
di TAKEUCHI Hideki (Giappone, 2019)
Centro vs periferia: un rivalità che molti conoscono. Se poi la città è una Tokyo che sembra Versailles e che va a caccia degli abitanti della più semplice Saitama, le cose si complicano e la guerra fra i quartieri è inevitabile. Riusciranno Momomi e Rei, novelli Giulietta e Romeo, a portare la pace? Dal regista di Thermae Romae, una commedia in stile sfacciatamente manga e oltraggiosamente pop!
Ore 0.00 – The Devil Fish
di David CHUANG (Taiwan, 2018)
Nel folclore taiwanese per uccidere un demone lo si intrappola in pesce che poi viene fritto. Un gangster, dopo aver catturato uno di questi pesci, viene posseduto e stermina la famiglia. Il prete taoista Chen viene chiamato per esorcizzare l’uomo ma la funzione viene filmata e diffusa da un ragazzino. Grazie a questo la maledizione comincia a diffondersi…