«Lascia i tuoi pensieri nel cappotto, sali in palcoscenico e prenditi una birra» consiglia una rivista di Broadway ai suoi lettori, dopo aver specificato che “The Choir of Man” è una vera festa per i sensi, che fa ballare anche il pubblico in platea.
Una festa che da giovedì 14 a domenica 17 novembre raggiunge per la prima volta l’Italia, per accendere di energia il Politeama Rossetti, dove va in scena in esclusiva nazionale, ospite del cartellone Musical & Eventi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
Lo spettacolo ha il potere di trasformare il palcoscenico – attraverso la scenografia, ma anche tramite l’atmosfera e l’energia degli artisti – in un vero e proprio pub: e poiché in Inghilterra, la “pub culture” prevede che ognuno di questi locali possieda una propria personalità e specialità… questo in cui si troverà catapultato il pubblico del Rossetti sarà un pub dove si farà musica, si ballerà e si canterà. E naturalmente dove si spillerà qualche ottima birra. (Si ringrazia per la collaborazione Birra Castello).
“The Choir of Man”, creazione di Nic Doodson ed Andrew Kay, vive il suo debutto assoluto all’Edinburgh Fringe Festival 2017, dove conquista pubblico e critica: un successo replicato presto nel tour internazionale che tocca Regno Unito, Australia e America.
Nic Doodson ed Andrew Kay sono un binomio che è garanzia di qualità e originalità: produttori molto accreditati hanno infatti al loro attivo la creazione di spettacoli di successo e formazioni come il Soweto Gospel Choir, The Magnets e il pluripremiato “North by Northwest”.
In “The Choir of Man” scritto da Ben Norris e diretto dallo stesso Nic Doodson hanno inventato una formula del tutto singolare che in questa ambientazione “da pub” fa germogliare un’esperienza assolutamente divertente e coinvolgente, un’ora e mezza in cui l’energia della danza, si combina con percussioni dal vivo e coreografie di tap-dance e soprattutto con tanta musica, di stili e generi fra i più diversi, eseguita ad un elevatissimo livello.
Il cuore dell’operazione e il segreto della sua riuscita sono infatti nell’incredibile talento dei nove artisti del cast, versatili, preparati, spontanei… Eseguono di tutto, da classici successi da cantare assieme, alle hit del grande rock, da accenni al musical a numeri di danza che sfiorano l’acrobazia, e sono capaci di passare istantaneamente da Broadway al folk, dal pub a raffinati numeri percussivi, magari usando solo piedi e bicchieri come strumento.
La scaletta è incandescente e ricca di sorprese: sarà probabile intonare assieme ai nove “guys” “Hallo” di Adele, o infervorarsi con “Welcome To The Jungle” dei Guns ’n’ Roses, o sognare con “Somebody to Love” dei Queen… impossibile elencare tutti i titoli e forse anche le improvvisazioni che gli artisti “proprietari” del pub proporranno ogni sera, magari invitando qualcuno fra gli spettatori a salire in scena, e divertirsi un po’ assieme a loro fra tavolini, note e boccali.
Per approfondire la “pub culture” ci sarà un’ulteriore occasione: venerdì 15 novembre alle ore 17.30 al Cafè Rossetti Peter Brown – direttore della British School del Friuli Venezia Giulia – terrà un incontro dal titolo “Il pub è servito”: si parlerà della funzione del pub nella storia e nella cultura inglese. Come sempre, l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
“The Choir of Man” va in scena in esclusiva nazionale alle ore 20.30 dal 14 al 16 novembre al 26 ottobre e domenica 17 novembre alle ore 16. Per biglietti e prenotazioni si suggerisce di rivolgersi alla Biglietteria del Politeama Rossetti agli altri consueti punti vendita, o via internet sul sito www.ilrossetti.it. Informazioni anche al numero del Teatro 040.3593511.
creato da Andrew Kay & Nic Doodson
scritto da Ben Norris
regia di Nic Doodson
coreografie e movimenti di regia Freddie Huddleston
regista associato Jim Fortune
con Mikey Shearer, Tom Reade, James Hudson, Johnny Sheehy, George Bray, Tom Gadie, Ben Langridge, Matthew Hobbs, Freddie Huddleston
scene di Oli Townsend
costumi di Verity Sadler
supervisione musicale e arrangiamenti di Jack Blume
suono di Max Hunter
luci di Richard Dinnen
produzione Andrew Kay and Nic Doodson