9 – 11 gennaio 2015 – Sala Delfino
STASERA ARSENICO!
DI: Carlo Terron
REGIA: Mario Mattia Giorgetti
CAST: Guido Ferrarini, Alida Piersanti
CAST TECNICO: scene e costumi: Tiziana Gagliardi, musiche: Jaqueline Perrotin, disegno luci: Poppy Marcolin
PRODUZIONE: Teatroaperto/Teatro Dehon – Bologna in collaborazione con Fondazione Teatro Italiano “Carlo Terron”
Una coppia, apparentemente felice, Bice e Lorenzo: lei, donna concreta, dedita agli affari, ninfomane, gestisce una impresa di pompe funebri; lui, intellettuale, amante dei libri, delle introspezioni, approdato all’impotenza sessuale per i continui attacchi di lei, partecipa alla gestione dell’impresa. Sono personaggi simbolo, riflettono una situazione-limite, ma abbastanza comune. Decidono, alle feste comandate, di dare spazio alla loro trasgressione immaginifica nella speranza di trovare degli stimoli erotici, di ritrovare la “voglia” di un tempo. Emergono così verità crudeli, desideri inconfessabili, spaccati di vita violentata, repressa, negata, a beneficio di squallide opportunità. I personaggi in realtà desiderano anche l’autodistruzione, la morte; desiderano uscire da questa prigione delle convenzioni, dalla loro solitudine nascosta dietro il gioco dell’apparenza. Bice e Lorenzo sono consapevoli delle rispettive personalità opposte, ma, nonostante ciò, non riescono a separarsi. Continuano a restare prigionieri della gabbia invisibile di un’educazione borghese.
16 – 25 gennaio 2015 – Sala Delfino
L’AMICO DI FRED
DI: Pierpaolo Palladino
REGIA: Andrea Murchio
CAST: Guido Ruffa, Andrea Murchio
MUSICISTI: Elvin Betti alla batteria, Federico Alotto alla tromba, Alessandro Di Virgilio alla chitarra, Mattia Bonifacino al contrabbasso
PERFORMER: Ramon Branda, Daniela Freguglia
CAST TECNICO: aiuto regia Ramon Branda, luci di Pietro Striano, fonico Marco Montano
Si rende omaggio attraverso una storia completamente inventata a Ferdinando Buscaglione. Il successo e la vita, ora ripiegato su se stesso, sulle proprie infelicità, sulle delusioni e sulle crisi personali e sentimentali. Il tutto raccontato e vissuto in prima persona dallo stesso Fred e dal suo particolarissimo amico: un diavolo amante del jazz, dello swing, del blues e dell’America dei primi decenni del XX secolo. Il diavolo Freddy trasmetterà al giovane Ferdinando il talento, gli suggerirà le “criminal songs”, lo plasmerà a sua immagine donandogli il successo in cambio dell’anima. Ma come in ogni buona storia che si rispetti le cose si complicheranno, e diversi incidenti di percorso obbligheranno Freddy e la sua “creatura” Fred a cambiare prospettive e a confrontarsi con situazioni impreviste…
28 gennaio – 1 febbraio 2015 – Sala Delfino
IL CORAGGIO DI UCCIDERE
DI: Lars Norén (traduzione di Annuska Palme Sanavio)
REGIA: Luca Mazzone
CAST: Massimiliano Lotti, Rosario Sparno e altri in definizione
CAST TECNICO: scena e costumi di Luca Mazzone, luci di Gianfranco Mancuso e Gabriele Circo
PRODUZIONE: Teatro Libero Palermo
Un padre, un figlio, di entrambi non sappiamo nulla, ma dal dialogo serrato e in apparenza quotidiano tra i due, scopriamo tutto. Una quotidianità banale che scava dentro e che porta fuori le conflittualità forti, frutto di lutti, della incapacità di comunicare, della complicità inesistente. Il figlio che rivendica forse una figura paterna diversa, reclama un padre presente un padre che denuncia una solitudine siderale, che lo ha avvicinato, forse soltanto in età matura, al figlio, che diventa la sua unica ancora, l’unica sua ragione di vita. Una dialettica che ha il sapore dei miti classici, nonostante la fredda e ruvida quotidianità nella quale si dipana la conflittualità edipica tra il padre e il figlio. Ad accendere la miccia sarà la compagna del figlio.
11 – 15 febbraio 2015 – Sala Delfino
LA BAMBINA DEI FIORI DI CARTA
DI: Sarah Maestri – tratto dall’omonima autobiografia edita da Aliberti
CAST: Sarah Maestri
REGIA: Andrea Chiodi
CAST TECNICO: musiche di Ferdinando Baroffio, scene di Andrea Chiodi, costume di Ilaria Ariemme, disegno luci di Marco Grisa
Sarah ha solo tre anni quando le diagnosticano una grave malattia emolitica.La malattia, vista attraverso gli occhi di una bambina, si tinge di poetica leggerezza, perde la sua connotazione drammatica per trasformarsi in un gioco. In queste pagine non c’è traccia di sofferenza, il dolore che costella il passato della protagonista, e che torna prepotente nel suo presente, le insegna ad apprezzare ancora di più il “dono” che le è stato fatto, la vita. I ricordi dei giorni in ospedale s’intrecciano con i pensieri di Sarah adulta, che sin da piccola coltivava il sogno di diventare attrice. Il flusso emotivo, che è la cifra stilistica del romanzo, esplora difficoltà e sfide che questa ragazza si trova ad affrontare sia sul piano esistenziale, sia professionale. L’iniziazione di Sarah all’amore si snoda attraverso riflessioni profonde sul significato dell’amicizia, sugli affetti familiari e le sconfitte private collezionate. Ma anche dalle storie naufragate, e dagli uomini sbagliati che incontra sul suo cammino, riesce sempre a trarre preziosi insegnamenti. I fiori di carta presenti nell’allestimento scenico sono realizzati da bambini del reparto di Pediatria dell’Ospedale Del Ponte di Varese.
17 – 22 febbraio 2015 – Sala Delfino
LE COGNATE
DI: Michel Tremblay – adattamento di Gustavo La Volpe
REGIA: Gustavo La Volpe
CAST: Da definire
Un’esilarante tragicommedia per un cast tutto femminile.Una signora di provincia, fanatica di concorsi a premi e quiz televisivi, si ritrova vincitrice di un milione di bollini con i quali si possono ordinare decine di regali da un catalogo pieno di meraviglie. Colpita da un tale, improvviso benessere, la donna invita sorelle e amiche, tutte piccolo borghesi come lei, tutte schiacciate dal peso della vita quotidiana,a incollarli per sbattere loro in faccia la propria fortuna e farle crepare d’invidia.
Durante l’adunata, che inizia in un’atmosfera festosa, emergono contrasti, nascono battibecchi,l’incontro si trasforma ben presto in un crescendo di veleni, pettegolezzi, invidie, cattiverie reciproche, fino a culminare nel maldestro tentativo di trafugare il piccolo capitale da parte delle subdole assistenti.
27 febbraio – 8 marzo 2015 – Sala Delfino
LA SPOSA IN BLU
DI: Romy Padovano
REGIA: Umberto Noto
CAST: Platinette (Oriana), Diana Del Bufalo (Betti), Umberto Noto (il mangusta), Cinzia Del Barba (Gazza ladra, l’agente di polizia), Pasquale Girone (Sciacallo, Salvo/Sig. Razzi), Alberto Pistacchia (Ispettore Sassi)
CAST TECNICO: coreografie di Valentina Bordi, scenografia e costumi Erika Carretta, arrangiatrice musicale e tastiertista Chiara Del Vaglio, compositore Romy Padovano
PRODUZIONE: Roberto Travaini per la VIP MANAGEMENT
Tratto dall’opera The Blue Bride, LA SPOSA IN BLU è un comedy musical teatrale con sfumature noir. La protagonista Oriana (Platinette) è una sessuologa psicoterapeuta 50enne che analizza l’universo maschile mentre è impegnata a prepararsi la cena. Oriana ride delle differenze tra il mondo degli uomini e quello delle donne, di quello che le donne cercano, desiderano e si aspettano dal sesso forte, analizzandone peculiarità, manie, convinzioni e follie. Luoghi comuni e verità, dicerie e informazioni scientifiche, Oriana non ha peli sulla lingua e mentre dimostra l’inconciliabile differenza tra uomini e donne. Ma anche Oriana ha qualcosa da nascondere… LA SPOSA IN BLU è un piccolo grande comedy musical dove La recitazione e i dialoghi si trasformano in musica e coreografie con un ritmo veloce, incalzante e un crescendo che conduce all’imprevedibile finale.
11 – 15 marzo 2015 – Sala Delfino
IL BOSCO
DI: David Mamet
REGIA: Antonio Mingarelli
CAST: Silvia Giulia Mendola, Alberto Onofrietti
PRODUZIONE: Compagnia Teatri Della Plebe – produzione Amat
Il “Bosco” è uno dei piu’ impressionanti, lucidi e spietati ritratti che ci sia dato leggere sulla vita di coppia, sui fantasmi dello stare insieme, sull’atroce distanza (che puo’ farsi lancinante, tragica) tra chi si ama, tra chi (cerca) di amarsi. l’interrogativo di fondo è la possibilità degli uomini di essere liberi e di riuscire ad amare. La risposta provano a darla i due personaggi rifugiandosi nella pace di una casa sul lago, completamente immersi nella natura. Nick e Ruth sono alla ricerca di autenticità e credono di trovarla nell’aria pura, nel silenzio del bosco, nel volo degli uccelli…
18 – 22 marzo 2015 – Sala Delfino
DATTILOGRAFE
DI: Cristian Mascia (con note a margine di Oliviero Corbetta)
REGIA: Oliviero Corbetta
CAST: Elena Canone, Stefania Rosso, Daniela Vassallo
CAST TECNICO: musiche originali di Bruno Coli, coreografie di Teodoro Bungaro, grafica di Daniela Vassallo, light designer Pietro Striano, registrazioni Underdog Studio di Matteo Castellan
PRODUZIONE: Liberipensatori “Paul Valéry” in collaborazione con Archivio Storico Olivetti
Correva l’anno 1957 quando Olivetti dava alle stampe un delizioso volumetto dal titolo Piccola guida di ortografia. Si trattava di uno svelto ed elegante manuale che indicava alle dattilografe, lavoratrici ovviamente privilegiate della fabbrica eporediese, la via per non incappare in orrori di ortografia e consentire loro scrivere le “molte pagine quotidiane in maniera corretta, uniforme, decorosa”. Quella generazione ha affrontato coraggiosamente un tragico dopoguerra e la ricostruzione di una nazione che, grazie alle solide basi gettate dalla Resitenza, ha saputo, proprio in quegli anni, rialzare la testa.Questo spettacolo vuole essere un omaggio alle donne che allora lavorarono, si sacrificarono e, entrando sempre di più capillarmente nel mondo del lavoro, contribuirono a riscattare agli occhi del mondo un Paese che si era colpevolmente arreso alle infauste lusinghe del regime fascista.
16 – 26 aprile 2015 – Sala Delfino
FRANKENSTEIN
DI: Federico Zanandrea (tratto dal romanzo di Mary Shelley)
REGIA: Federico Zanandrea
CAST: Federico Zanandrea, Lorenzo Scattorin, Maruzio Scattorin, Deborah Morese, Cristina Sarti, Tommaso Sandri, Olga Re, Gabriele Marchingiglio, Laura Locatelli, Stefano Narsini, Natalia Cogliati
CAST TECNICO: scene di Pierluigi Piantanida, progetto luci di Adriano Bernacchi, costumi di Rosaria Giacomino, produzione esecutiva di Vittorio Apicella e Simone De Domenico, sound design di Francesco Pederzani, trucco ed effetti speciali di Francesco Sanseverino, trucco di Chiara Filigheddu, aiuto regia di Elisabetta Ratti, art director Simone De Domenico, fight director Simone Belli, coreografie di Viola Senatore, responsabile di produzione Vittorio Apicella, fonico Matteo Maranzana, tecnico Luci Carlo Zanandrea e Francesco Colinelli, macchinista Francesco Colinelli.
PRODUZIONE: il Mecenate, Teatro Delfino
Torna Frankenstein, lo spettacolo teatrale tratto dal celebre romanzo di Mary Shelley. L’adattamento teatrale cerca di dare risalto ai temi della paura, dell’esclusione sociale e della marginalizzazione dei soggetti più deboli. Senza trascurare, nel sottotesto, le tematiche relative alla tendenza dell’uomo di emulare Dio non ponendo limiti al proprio desiderio di andare oltre se stesso. Con un linguaggio sincretico e transmediale si cerca di rendere il clima destabilizzante di Frankenstein, un vero e proprio mito contemporaneo. In questa versione teatrale, l’opera della Shelley, diventa attualità: La produzione di mostri è un’arma che la società usa per preservarsi dalla contaminazione del diverso. La paura dei mostri rende mostri.
Per info abbonamenti, è disponibile il sito www.teatrodelfino.it
e il numero 333 573 0340
TEATRO DELFINO
SALA DELFINO – VIA DALMAZIA 11, MILANO
SALA CAPITOLARE – VIA MONLUE’ 83 chiusa da aprile 2015 per restauro