“ Primero hay que saber sufrir,

después amar, después partir

y, al fin, andar sin pensamientos.” – Homero Expòsito –

 

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Lasciarsi avvolgere e coinvolgere totalmente.

Questo è il tango. Non esiste una definizione accademica per la “passione”.

Tentare di chiudere l’esperienza esaltante che può comprendere chi assiste ad uno spettacolo di altissimo livello in semplici descrizioni, significa non aver vissuto fino in fondo la carica di emozioni che un tale spettacolo può regalare.

Entre Nosotros in scena presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, è stato lo scorso mercoledì 19 settembre una vera esplosione di energia.

Esteban Morgado e María Graña protagonisti assoluti di una serata all’insegna del tango  e delle sue infinite sfumature.

Inserito nella quarta edizione del Buenos Aires Tango, il più grande festival di tango d’ Europa , ha rappresentato probabilmente una fra le più complete performance dedicate alla rassegna stessa andata in scena dal 12 Settembre al 21 Settembre.

Esteban Morgado  ( direzione musicale , arrangiamenti e chitarra ) è stato il narratore appassionato, ironico e spiritoso del racconto di una storia dentro la storia rappresentata dal tango. Ogni parola cantata, ogni nota suonata, ogni passo danzato, sono figlie di una lunga tradizione culturale e storica. Il tango è storia.

Walter Castro ( bandonéon), Horacio “Mono” Hurtado ( contrabbasso ), Enrique Condomí (violino) sono insieme ad Esteban, l’ Esteban Morgado Cuarteto. Strumentisti di indiscussa bravura emozionano e convincono durante le interpretazioni presentate.

Molto piacevoli le coreografie dello splendido corpo di ballo capitanato da Horacio Godoy e Magdalena Gutiérrez Calviño , e composto da Julieta Biscione e Roberto Castillo, Melody Celatti e Gonzalo Cuello, Lida Mantovani e Alejandro Andrián che hanno avuto al tempo stesso un sapore fresco quanto coinvolgente.

Ma la regina indiscussa è lei : Maria Grana,  voce femminile del tango per eccellenza, che ha lasciato il pubblico senza fiato per ogni singolo verso cantato.

La sua voce è capace di rendere in immagini i colori chiari e scuri del tango. Si passa dalla leggerezza per arrivare alla passione e sofferenza più profonda.

L’unicità di artisti di questo livello si legge infine nei gesti più semplici: al termine dello spettacolo hanno atteso con energia e gentilezza il pubblico presso la libreria annessa all’auditorium per regalare ancora un sorriso e un autografo a vecchi e nuovi fan.

Credo sia giusto affermare che deve rappresentare per Roma un vero onore aver avuto il piacere di ospitare una rassegna di così alto livello.

Giudizio sintetico finale : eccellente incontro  fra cultura e passione.

 

 

Alcune immagini dello spettacolo

(Foto a cura di Fabrizio Caperchi)

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