Composta da musicisti che hanno già camminato sul palcoscenico dell’Ariston e provato l’emozione e la tensione che si provano nell’esibirsi nel più grande Festival della musica italiana, la sezione Campioni vede una variegata quantità di artisti, ognuno di loro in grado di differenziarsi dagli altri concorrenti per talento, genere musicale o, semplicemente, per il personaggio che interpretano.
Non resta quindi che andare a studiare e conoscere ogni cantante di questa categoria, protagonisti di questo articolo sono gli Elio e le storie tese.
Sebbene un gruppo così famoso e protagonista della scena musicale italiana non richiederebbe certamente una presentazione, andiamo a capire a cosa sono dovuti il successo e la fama del gruppo milanese.
Nati nel 1980 da un’idea di Stefano Belisari, aka Elio, Elio e le storie tese sono riusciti, fin dagli esordi, a conquistare un pubblico prettamente giovanile che ancora oggi, nonostante gli anni, continua a seguirli in giro per l’Italia rappresentando sia la fan base principale del gruppo che la migliore pubblicità possibile.
Negli anni è proprio il rapporto con i loro fan che permette alla band di crescere in notorietà e successo tanto da spingere Elio, nel 2004, a inventare un nuovo metodo di registrazione che viene definito dallo stesso artista “CD brulè”, ovvero cd ricavati dalle registrazioni di concerti live caratterizzati però dalle continue, ma ironiche, interruzioni del pubblico a cui lo stesso Elio rispondeva in modo scherzosamente sgarbato.
Purtroppo, con questa quarta partecipazione al Festival di Sanremo, il gruppo ha deciso di sciogliersi definitivamente, causando nei fan un forte dispiacere, portando sul palco un brano adatto alla situazione intitolato Arrivedorci.
Sarà veramente la fine per Elio e le storie tese o un’eventuale vittoria sarà in grado di far tornare sui propri passi i membri di Elio e le storie tese regalandoci altri anni di spettacoli e concerti?
