In un monologo spietato e intenso Michela Murgia ci ricorda che le donne non sono dappertutto.
Ce l’aveva a detto che saremmo tornati e tornate a casa un po’ arrabbiate, di quella rabbia che smuove il sangue e i pensieri: e così è stato. In una sala gremita di donne, uomini, ma anche ragazzi e ragazzi, la scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria Michela Murgia ci ha regalato un excursus nel mondo della politica, della scuola e della cultura italiana, elencando i nomi di chi occupa posizioni dirigenziali.
E ahimè in questo elenco, sono (ancora) pochissimi i nomi di donne. Come mai? Dove sono le donne? Esiste davvero quel soffitto di cristallo* che non permette alle donne di esserci? La Murgia ce lo prova a spiegare dal palco con quel pizzico di ironia che da sempre la caratterizza.
Inizia con questo simpatico attacco la riflessione della Murgia. A partire dal titolo/interrogativo lo spettacolo Dove sono le donne? andato in scena venerdì 8 ottobre al Teatro Orazio Bobbio di Trieste, drammaturgia sonora eseguita dal vivo da Francesco Medda Arrogalla e con le splendide illustrazioni di Edoardo Massasi, si sviluppa infatti in una riflessione attenta e precisa sulla condizione attuale delle donne italiane.
Molti dei temi trattati nello spettacolo sono presenti anche nell’ultimo libro della stessa autrice “Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire piú”.
Grazie a Michela Murgia per averci ricordato con un monologo intenso e spietato che no, le donne non sono proprio dappertutto e che la strada è ancora lunga e in salita. Gli strumenti li abbiamo e non ci resta che percorrerla assieme, uomini e donne.*soffitto di cristallo secondo la Treccani:https://www.treccani.it/vocabolario/soffitto-di-cristallo_res-c2f62b11-89ec-11e8-a7cb-00271042e8d9_%28Neologismi%29/